salta i contenuti principali a vai al menu
Intervento in Consiglio Comunale del 21 luglio 2014 - Decentramento
di Bianca Maria Vitelletti
Grazie sig. Presidente.
Sig. Sindaco, Sig.ri della Giunta, colleghi Consiglieri.
Tra le linee programmatiche di mandato del sindaco Tiziano Tagliani leggo molti passaggi che richiamano l'importanza del ruolo del decentramento e della politica partecipata. Su queste tematiche vorrei fare alcune considerazioni, che prima di tutto vogliono essere di stimolo affinché il lavoro svolto in questi ultimi 5 anni sia portato avanti nonostante la mancanza dei presidi di circoscrizione, attualmente sostituiti dalle nuove delegazioni.
A mio avviso, infatti, il tema del decentramento è molto articolato, poiché coinvolge più tematiche inerenti la città, che vanno dalla cultura ai lavori pubblici, dalla sanità allo sport. Quella che si dovrà quindi conformare è una vera e propria RETE di comunicazioni e conoscenze che riguardano, a mio avviso, in maniera pressoché indiscriminata, tutti gli assessorati ed il territorio comunale a 360°.
Il fare RETE coinvolge inoltre due attori fondamentali: i cittadini e le numerose associazioni presenti sul territorio.
Certamente la politica partecipata, che è stata adottata negli ultimi anni, ha avvicinato molto più l'amministrazione comunale al cittadino, e la creazione dell'Urban Center è un esempio concreto di questo impegno, ma credo sia necessario fare un ragionamento specifico relativamente i cittadini delle campagne e delle piccole frazioni, che ancora oggi, vedono piazza municipale ancora idealmente troppo lontana.
A tal proposito è quindi importante impegnarsi ad una maggiore vicinanza fisica a queste realtà, ed in quest' ambito credo fermamente che il consiglio comunale debba fare la sua parte. Ciascun consigliere, infatti, fa parte di un territorio specifico, nel quale ha vissuto più o meno lungamente, nel quale conosce i punti d'incontro delle persone e sa quali siano le necessità primarie. In quest'ottica credo che sia necessario garantire all'assessore Merli la nostra massima disponibilità, soprattutto in commissione V, affinché non solo ci sia il massimo monitoraggio del territorio, ma che siano mantenuti i legami con le persone.
Credo che la vicinanza, la possibilità di essere punti di riferimento per i cittadini possa anche essere da stimolo affinché le persone riacquistino quell'amore e attaccamento, per la città che oggi ci sembra diminuito.
Già oggi vedo in alcune zone della città, cittadini attenti al verde, al rispetto dei parchi e dei luoghi comuni. Mi piace pensare che questi siano semi piantati nella nostra società ferrarese, che aspettano di produrre ancora altri frutti, che come amministrazione dobbiamo curare e coltivare.
Bisogna rispondere fermamente a chi dice che siamo tutti eletti dal partito con i fatti e con l'impegno. Il decentramento è quindi la vera cartina al tornasole, che parlerà più di ogni altra cosa.
Mi soffermo poi sulle associazioni, che costituiscono un'ulteriore ricchezza del territorio. Per me è molto apprezzabile, lo ripeto fermamente, che vi sia la volontà di allargare il tavolo delle scelte della nostra città. Le esperienze pregresse ci insegnano che esistono associazioni che possono dare il loro contributo, che possono lavorare con altre associazioni, che possono essere a loro volta punto di riferimento per i cittadini.
Ma su cosa si fa Rete?
Non solo su problemi di ordine generale, peraltro assolutamente importanti, ma anche su ciò che di più ostico fa parte del lavoro di un'amministrazione comunale. Raggiungere risultati partecipati su temi come gli strumenti urbanistici comunali non è da tutti i giorni. Su questo si deve continuare, a mio parere, a fare rete.
E a questo punto come si fa Rete?
In quest'ottica è quindi importante parlare di modalità di comunicazione. L'era digitale ci permette di avere notevoli comodità nel ricercare informazioni, avere certificati, partecipare a iniziative, ma mi chiedo quanto sia giusto mettere da parte, sempre più, gli strumenti di comunicazione standard (o "vecchi").
Sappiamo che la popolazione ferrarese è caratterizzata da una quantità di persone anziane non trascurabile, ed anche in virtù di questo, credo che sia necessario fare il punto su come si pensa di voler raggiungere queste persone.
Come raccontare loro le iniziative e i progetti che abbiamo in mente? E ciò ancor più vale per chi abita fuori città. Anche questo credo che sia un tema che la commissione V dovrà affrontare, al fine di accorciare sempre più le distanze dai cittadini ferraresi.
Non ci rimane quindi che continuare sulla strada già aperta negli scorsi 5 anni, con la volontà di mettere le proprie forze, esperienze e idee in gioco, ed ovviamente augurandoci buon lavoro.
Grazie