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Interpellanza sulla somministrazione di contraccettivi d'emergenza nelle farmacie comunali - P.G.n.38938

di Ilaria Baraldi
Ferrara, lì 6 aprile 2016 - P.G.n.38938

Al Sig. Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale

OGGETTO: INTERPELLANZA SULLA SOMMINISTRAZIONE DEI CONTRACCETTIVI D’EMERGENZA NELLE FARMACIE COMUNALI

Premesso che
Nella Gazzetta Ufficiale dell’8 Maggio 2015 è stato pubblicato la determina con cui l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha dato la possibilità di ottenere direttamente in farmacia la pillola per la contraccezione d’emergenza ellaOne (ulipstral acetato, 30mg), senza più la necessità di prescrizione; Federfarma rende noto che dal 3 Marzo 2016 anche il farmaco anticoncezionale norlevo (a base di levonorgestrel) diventa un farmaco sop (cioè senza obbligo di prescrizione).
Ciò consente a tutte le donne di età superiore ai 18 anni di ottenere l’accesso diretto alla contraccezione d’emergenza. Contemporaneamente è stata anche abolita l’obbligatorietà del test di gravidanza precedentemente previsto. La delibera dell’Aifa ha recepito la decisione da parte della Commissione Europea (CE) di consentire l’accesso a ellaOne direttamente in farmacia in tutti gli Stati membri dell’UE, sulla base del riconoscimento da parte del CHMP (Comitato per i medicinali per uso umano).

La cosiddetta “pillola del giorno dopo” è un contraccettivo d’emergenza e non un farmaco abortivo, per cui la legislazione nazionale non prevede l’obiezione di coscienza di medici, farmacisti e personale sanitario.

Considerato che
Il 25 Febbraio 2011 il Comitato Nazionale per la Bioetica rilasciava la “NOTA IN MERITO ALLA OBIEZIONE DI COSCIENZA DEL FARMACISTA ALLA VENDITA DI CONTRACCETTIVI D’EMERGENZA”

Al punto 3 “Diritto all’ottenimento del farmaco” si legge: “A fronte dell’ipotesi che il legislatore riconosca il diritto all’obiezione di coscienza del farmacista e degli ausiliari di farmacia, i componenti del CNB si sono trovati d’accordo che nel rispetto dei principi costituzionali, già richiamati in premessa, si debbano considerare e garantire gli interessi di tutti i soggetti coinvolti. L’obiezione di coscienza deve essere esercitata in modo responsabile in maniera tale da non interrompere l'iter che conduce alla libera risoluzione del paziente, alle sue successive opzioni di assumere un farmaco, sotto la responsabilità morale e giuridica del medico. Presupposto necessario e indispensabile per l’eventuale riconoscimento legale dell’obiezione di coscienza è, dunque, l’affermazione del diritto di ognuno ad ottenere le prestazioni dovute per legge: solo se tale presupposto viene stabilito in via prioritaria e con le indicazione delle misure idonee affinché non venga di fatto vanificato, si creano le condizioni per evitare un conflitto di coscienza che potrebbe essere dannoso per l’ordinato svolgimento della vita sociale.
Il CNB, pertanto, ritiene che la donna debba avere in ogni caso la possibilità di ottenere comunque il farmaco prescritto e che spetti al legislatore prevedere i sistemi più adeguati nell’esplicitazione degli strumenti necessari e delle figure responsabili per l’attuazione di questo diritto. Il CNB raccomanda che le Istituzioni e le Autorità competenti, sentiti gli organi professionali coinvolti, anche ai sensi dell’art. 117, lettera m della nostra Carta costituzionale, a fronte di uno specifico intervento normativo che preveda il diritto all’obiezione di coscienza per i farmacisti e gli ausiliari, adottino le necessarie disposizioni per fornire una corretta e completa informazione agli utenti e garantiscano, a tutela dei cittadini, la dispensa dei farmaci prescritti da ricetta medica in tempi utili in relazione alla loro efficacia.”

Rilevato che
L’A.F.M. Farmacie Comunali Ferrara srl gestisce 11 farmacie del Comune di Ferrara su un totale di 48 farmacie aperte al pubblico presenti sul territorio
L'Azienda svolge pertanto un ruolo fondamentale per la realizzazione di un servizio farmaceutico moderno ed efficiente per la popolazione ferrarese


LA SOTTOSCRITTA CONSIGLIERA COMUNALE INTERPELLA
IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE ALLO SCOPO DI SAPERE

- Se nelle farmacie comunali siano in servizio farmacisti obiettori;
- Qual è la linea d’indirizzo di codesta Amministrazione e dell’Azienda Farmacie Municipali nei confronti di farmacisti dell’azienda che eventualmente rifiutino di rilasciare la pillola anticoncezionale d’emergenza;
- Se sia comunque garantita alle donne che ne facciano richiesta la dispensa del farmaco anticoncezionale post-coitale.

Si richiede risposta scritta.

Ultima modifica: 28-07-2016
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it