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O.d.G. “Colpo di spugna sulle norme che contrastano il gioco d’azzardo”
di Claudio Fochi - 7.2.209
P.G. 16947/2019
VISTI I SEGUENTI ATTI
protocollati negli ultimi 4 anni e indirizzati all’attuale Giunta, che testimoniano un’attenzione costante e una volontà di contrastare i rischi del gioco d’azzardo e le ludopatie:
- P.G. 94575/15 del 16 settembre 2015 : Interrogazione su promozione gioco d’azzardo al Balloon Festival di Ferrara (e relativa risposta);
- P.G. 81790/16 del 18 luglio 2016 : Interrogazione su presenza di macchinette per gioco d’azzardo nei circoli ARCI (e relativa risposta);
- P.G. 22933/17 del 27 febbraio 2017 su promozione del gioco d’azzardo alla tredicesima edizione della Fiera LIBERAMENTE a Ferrara (e relativa risposta);
- P.G. 29287/17 del 13 marzo 2017 : Ordine del Giorno su benefici concreti per gli esercenti con marchio Slot freE.R. ;
- P.G. 83402/17 del 13 luglio 2017: Ordine del Giorno No Slot su distanze e censimento luoghi sensibili;
- richiesta di accesso agli atti su gioco d’azzardo a Ferrara negli anni 2015 - 2017 del 28 agosto 2017;
PREMESSO
che sia codesta Amministrazione comunale, sia le forze politiche di maggioranza che di opposizione hanno spesso condiviso con atti istituzionale e azioni, specialmente negli ultimi mesi, una lotta costante al gioco d’azzardo e alla ludopatia, vera piaga sociale e sanitaria che affligge il nostro paese;
PRESO ATTO
della recentissima Delibera della Giunta Regionale della Regione Emilia-Romagna nr. 68 del 21 gennaio 2019 (seduta nr. 3) che rischia di azzerare tutti gli sforzi fatti in questi anni per cercare di limitare il gioco d’azzardo patologico;
CONSIDERATO CHE
già nel novembre scorso (2018), incontrando i sindacati in seguito a potenziale allarme per possibile perdita di posti di lavoro, la Regione Emilia-Romagna aveva mostrato una preoccupante “flessibilità” nell’applicazione delle norme contro il gioco d’azzardo, in particolare relativamente alle distanze dai luoghi sensibili;
la delibera sopra citata inserisce nella legge regionale delle limitazioni al contrasto della ludopatia, che viene depotenziata, quali:
- un periodo di proroga di sei mesi concesso per consentire lo spostamento dell'attività in una zona non vietata che "può essere ulteriormente prorogato per un massimo di ulteriori sei mesi" (quindi in tutto 12 mesi) in ragione di "particolari esigenze che ciascun Comune potrà valutare e dovrà adeguatamente motivare";
- una inattesa tolleranza anche nel caso di apertura di nuovi luoghi sensibili nelle vicinanze di sale giochi dopo la loro delocalizzazione per "salvaguardare gli investimenti effettuati e tutelare il legittimo affidamento degli operatori economici", come scrive la Regione, stabilendo che la norma non ha effetto "per un periodo congruo a consentire l'ammortamento degli investimenti effettuati, comunque non eccedente la durata massima di dieci anni". Opponendosi, di fatto, o dilazionando copiosamente , un trasloco di macchinette slot e VLT dai luoghi sensibili come era stato inizialmente deliberato;
- una rassicurazione bonaria verso i gestori di macchinette per gioco d’azzardo che hanno l’obbligo di spostarsi ma che in pratica non devono temere multe istantanee, quindi , di fatto, attenuando le sanzioni , ove si afferma “ che rispetto al divieto di nuova installazione delle macchinette, in sede di prima applicazione il controllo non viene effettuato qualora gli apparecchi siano collocati all'interno di sale gioco o scommesse soggette, per effetto della mappatura, a chiusura o delocalizzazione";
RITENUTO CHE
tutto ciò si può configurare come un bluff dello spegnimento delle slot e vlt all’interno di bar e tabaccherie che, per una bizzarra interpretazione della normativa nazionale, potranno restare accese in pratica fino al 2021 e a quello sui ticket redemption (veri stimoli più che subliminali che istigano i minorenni e i bambini all’abitudine del gioco d’azzardo ) per i quali l’Assemblea Legislativa aveva vietato di consentirne l’utilizzo ai minori mentre la Giunta regionale li ha poi salvati con una discutibile delibera attuativa che ha indebolito il divieto o meglio l’ha vanificato;
VALUTATO CHE
quanto sopra esposto costituisce un cedimento alle lobbies del gioco d’azzardo e di fatto annacqua quella legge contro l’azzardo patologico che proprio la maggioranza del Consiglio regionale aveva approvato;
con la delibera sopra citata la giunta della nostra regione si è dimostrata disponibile a mantenere gli impegni non nei confronti dei cittadini e di chi d’azzardo si ammala, ma solo verso gli imprenditori che in questi mesi hanno fatto un pressing costante affinché la legge anti-slot venisse depotenziata;
la lobby dell’azzardo, grazie ai cedimenti sopra evidenziati, ha segnato un punto a proprio favore, lasciando ai cittadini il problema dell’azzardopatia che continua a gettare nella miseria intere famiglie e a caricare di costi il nostro sistema sanitario regionale;
TUTTO CIÒ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- a prendere posizione, con i mezzi ritenuti idonei, nei confronti della recentissima Delibera della Giunta Regionale della Regione Emilia-Romagna nr. 68 del 21 gennaio 2019 che di fatto depotenzia quanto precedentemente stabilito dalla Regione Emilia Romagna stessa in termini di lotta al gioco d’azzardo e alle ludopatie, soprattutto per quanto riguarda la distanza di slot machine e VLT da luoghi sensibili, poiché vengono dilazionate - in base a puri criteri economici di ammortamenti - le delocalizzazione di esercizi dove si pratica gioco d’azzardo e inoltre viene ridotta l’immediatezza delle sanzioni;
- a tenere fede, con coerenza e fermezza, agli impegni precedentemente assunti nei confronti della cittadinanza in tema di contrasto alle ludopatie e al gioco d’azzardo patologico, attivandosi ai fini di attenersi a quanto stabilito nella delibera regionale prima della recente modifica o integrazione.
Il Consigliere comunale M5S
Claudio Fochi