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Piano Provinciale Rifiuti

ARCHIVIO: Agorà - la piazza virtuale dei ferraresi
Obiettivo: Avvio del Piano Provinciale Rifiuti e Termovalorizzatore


I rifiuti sono la metafora più nitida del nostro rapporto burrascoso con l’ambiente: non ci curiamo del loro aumento, ma non ci piace averli tra i piedi. Lo strumento di gestione che abbiamo a livello locale è il Piano Provinciale di Gestione Rifiuti, che è stato approvato dal Consiglio Provinciale nel dicembre 2004 ed è ad oggi in corso di revisione.
Il piano prevede prima di tutto la riduzione delle quantità prodotte e della pericolosità dei rifiuti. Nel comune di Ferrara si sono prodotte nel 2006 95986 tonnellate di rifiuti urbani (nel 2005 erano 97120). I primi dati dell’anno 2007 sembrano confermare un ulteriore aumento.
Il secondo obiettivo del Piano Provinciale riguarda il recupero di quanto possibile attraverso forme di reimpiego e riciclaggio.
La raccolta differenziata è senza dubbio il comportamento più virtuoso per raggiungere molti scopi: il consumatore si rende conto di quanto scarta, lo differenzia e porta i rifiuti separati in cassonetti o luoghi di raccolta, da cui gli operatori riescano più facilmente a gestire i diversi tipi di rifiuti. Dal 2000 al 2007 nel nostro comune è sempre cresciuta la percentuale di raccolta differenziata e del materiale inviato a recupero.
Tenendo conto della conformazione della città e delle aree periferiche, delle esigenze delle utenze servite, delle tipologie dei rifiuti riciclabili, oggi a Ferrara si raccolgono in maniera differenziata circa 280 kg per abitante all’anno, agevolando questa pratica positiva con la distribuzione capillare di contenitori, l’aumento delle stazioni ecologiche attrezzate (che permettono anche sconti sulla tariffa), la raccolta a domicilio per particolari utenti non domestici, l’intensificazione di raccolte di prossimità, la distribuzione di compostiere.
Questo modello integrato di raccolta garantisce un consistente invio di rifiuti ai consorzi di recupero.
Vogliamo aumentare questo risultato per rispettare pienamente il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata al 2012, come prevedono le norme.

Ma che fare con i rifiuti non adatti alla raccolta differenziata o al recupero?
Il Piano Provinciale traccia come terza priorità lo smaltimento di rifiuti tramite recupero energetico (priorità che viene prima solo dello smaltimento in discarica).
Questo principio, insieme al favorire i sistemi che garantiscono il minor utilizzo di territorio (meglio adeguare impianti esistenti piuttosto che realizzare nuovi impianti in territorio non edificato), è alla base della scelta dell’adeguamento del termovalorizzatore di Via Diana.
Esso, autorizzato perché è coerente con tali presupposti, sarà l’unico impianto per tutti i rifiuti urbani prodotti a livello provinciale (oggi pari a circa 260.000 tonnellate/anno).
Il forno brucerà 130.000 tonnellate per anno (pur autorizzato per 142.000).
Dopo la chiusura del precedente inceneritore di Conchetta (che bruciava 80.000 tonnellate), sarà chiuso anche Canal Bianco (50.000 tonnellate), senza dunque prevedere aumenti di quantità.
Solo la quota di 30.000 tonnellate potrà assorbire rifiuti speciali, sempre e solo provenienti dal territorio provinciale.
Con questi programmi, saranno raggiunti gli obiettivi di invio a recupero dettati dal Piano Provinciale.
L’Autorizzazione Integrata Ambientale si occupa inoltre di limitare le emissioni al camino, preoccupandosi della cittadinanza ed in particolare degli abitanti nelle zone vicine, che sono stati coinvolti in un lungo lavoro di analisi e proposta insieme alle istituzioni e al gestore.
L’autorizzazione al nuovo termovalorizzatore contiene vincoli:
- sui quantitativi annui emissibili per alcuni inquinanti (polveri e ossidi di azoto, azione coerente con gli obiettivi del Piano Provinciale di Tutela e Salvaguardia dell’Aria);
- sui limiti di concentrazione media annua per ciascuna delle due linee;
- sui limiti di concentrazione istantanea, elaborati partendo dai limiti previsti dalla normativa nazionale, comparati con i risultati che si possono ottenere adottando le migliori tecnologie disponibili per la depurazione dei fumi, e abbassati fino a questo livello.
Appositi controlli sull’impatto dell’impianto permetteranno di verificare costantemente il rispetto degli impegni presi.
Lo smaltimento dei rifiuti attraverso il termovalorizzatore produrrà energia elettrica.


* Per avere maggiori informazioni sul Termovalorizzatore di Ferrara clicca qui


* Per avere maggiori informazioni sullo smaltimento e la raccolta differenziata dei rifiuti
clicca qui







Ultima modifica: 26-08-2011
REDAZIONE: Servizio Sistemi Informativi - Sviluppo Comunicazione
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