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Interpellanza sul mancato accordo, da parte di ENI, in merito allo sviluppo della chimica... - P.G. n. 85114/14
di Renato Finco
P.G. n. 85114 del 29/09/2014
- Al Sig. Sindaco
- All’Assessore all’Ambiente, Attività Produttive (Petrolchimico)
Oggetto: Interpellanza mancato rispetto da parte di Eni dell’accordo sottoscritto al Ministero dello sviluppo economico (MISE) per lo sviluppo della chimica nel nostro Paese.
PREMESSO CHE
Il mancato rispetto da parte di Eni dell’accordo sottoscritto al Ministero dello sviluppo economico (MISE) solo pochi mesi fa - nel febbraio 2014 - denota, da parte del gruppo, una pericolosa strategia di abbandono dell’impegno della chimica e in generale delle attività industriali nel nostro Paese.
Le scelte, recentemente, ribadite dal nuovo amministratore delegato De Scalzi, nonostante gli i verbali di incontro sottoscritti, di una profonda rivisitazione degli impegni assunti in tema di investimenti e l’annullamento della riconversione del cracking di Porto Marghera indicano una scelta grave che va nella direzione di mettere in discussione il ruolo dell’Eni nella chimica italiana causando, inevitabilmente, pesanti ricadute per l’intero sistema produttivo e occupazionale nel nostro Paese.
La revoca dell’intero piano industriale e degli investimenti presentati metterà da subito in crisi l’intera filiera produttive della chimica nel nord est ( Marghera, Ferrara, Mantova e Ravenna).
Per le attività insediate nel polo chimico di Ferrara è decisivo che si ottenga il rispetto dell’impegno del riavvio, seppure con quantità riviste, del cracking di Marghera e ciò può avvenire solo rispettando gli accordi sulle riconversioni delle attività industriali.
A Ferrara le società che si ritroverebbero immediatamente in difficoltà sono quelle di Lyondell Basell ( impianto del polipropilene) e Versalis- società del gruppo Eni- che produce polietilene e gomme sintetiche.
Inoltre la scelta del non riavvio del craking, se mantenuta, metterebbe a rischio anche l’approvvigionamento del nuovo impianto di gomme sul quale la società Versalis sta investendo 160 milioni di euro nell’area del petrolchimico ferrarese.
Pertanto se si vuole garantire continuità produttiva a tutto lo stabilimento di Ferrara diventa fondamentale per lo stesso avere la certezza nella fornitura e nei costi delle materie prime ( etilene e propilene).
CONSIDERATO CHE
Tra le Linee strategiche di mandato del Sindaco, presentate il 7 luglio scorso in consiglio comunale, viene indicata la necessità che “Il prossimo mandato, a partire dal Terzo Accordo di Programma, sarà teso a verificare se gli sforzi fatti nel passato e nel presente sono tali da rilanciare il petrolchimico e di non limitarsi esclusivamente alla conservazione, pur importante, dell’esistente, e lo faremo chiedendo alla Regione di accompagnarci convintamente. Il nostro obiettivo primario dev’essere quello di portare nuove aziende ad insediarsi, in una logica di una chimica sempre più sostenibile e che utilizza le nuove tecnologie per creare posti di lavoro qualificati.”
SI INTERPELLA IL SINDACO E PER ESSO L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE
Se l’Amministrazione Comunale intende proseguire nell’impegno e quali siano le possibili azioni intraprese, al fine di sollecitare in primo luogo il Governo affinché intervenga per il rispetto degli accordi sottoscritti al MISE nonché si chiede altresì, il coinvolgimento della Regione, dei Parlamentari ferraresi, nonché del Ministro Franceschini che solo poche settimane fa, incontrando le organizzazioni sindacali, si era impegnato personalmente per sostenere le ragioni del rispetto degli accordi sottoscritti.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico è consapevole che se dovesse passare la linea dell’Eni si vanificherebbero tutti gli sforzi che le Istituzioni locali assieme alle forze sociali hanno messo in campo, in questi anni, per ridisegnare una prospettiva di sviluppo e di rilancio del petrolchimico in grado di consentire anche una attrazione importante per nuovi investitori.