Sommario sezioni

salta il link home e vai al motore di ricerca salta il motore di ricerca e vai al menu delle sezioni principali
sei in: index > ARCHIVIO: Legislatura 2014 - 2019 > ARCHIVIO: Gli atti dei gruppi consiliari 2014 - 2019 > Gruppo Partito Democratico > Finco Renato > Attività del consigliere > Proposta emendamento all’odg presentato dal Consigliere Fiorentini “sul D.L. 133/2014 “Sblocca Italia"
salta i contenuti principali a vai al menu

Proposta emendamento all’odg presentato dal Consigliere Fiorentini “sul D.L. 133/2014 “Sblocca Italia"

di Renato Finco
Al Presidente del Consiglio Comunale

Proposta di emendamento all’odg presentato dal Consigliere Fiorentini “sulle norme sui rifiuti contenute nel D.L. 133/2014 “Sblocca Italia”
Il decreto legge Sblocca Italia, approvato dalla Camera giovedì 23 ottobre, insieme a provvedimenti importanti dell’azione di Governo e del Parlamento, continua a contenere su energia e rifiuti, alcune scelte opposte e contrarie alla riduzione di impatti su ambiente e clima, pertanto visto che dalla prossima settimana il decreto sarà al Senato è necessario che l’azione parlamentare continui il suo lavoro di miglioramento.
“L’ordine del giorno presentato dal consigliere Fiorentini (SEL) invita il Sindaco e la Giunta a continuare ad esercitare pubblicamente, anche tramite gli organi preposti dell’ANCI, un’attività di controllo e pressione affinchè il testo dell’ art 35 venga ulteriormente modificato al fine di salvaguardare le politiche virtuose sulla gestione dei rifiuti intraprese in questi anni; chiede ai Parlamentari eletti nella nostra Circoscrizione un impegno diretto affinché nelle prossime letture alle Camere del testo di legge la norma venga ulteriormente modificata”
Il Gruppo consigliare del Partito Democratico condivide questa proposta ma ritiene che vada ulteriormente approfondita ed ampliata.
In particolare i due articoli del disegno di legge, 35 e 38, che sono riferiti alla gestione dei rifiuti e alla ricerca delle risorse energetiche quali petrolio e gas naturali presentano rilevanti criticità in merito all’accentramento delle decisioni di carattere territoriale, nel senso che le scelte vengono assunte dai Ministeri senza il parere vincolante delle Regioni e degli Enti locali.
La Camera, sull’art 35, ha approvato migliorie rispetto al testo presentato dal Governo tuttavia il lavoro parlamentare dovrà ulteriormente impegnarsi in primo luogo in direzione di una reale diminuzione della produzione dei rifiuti; in secondo luogo per la incentivazione della raccolta differenziata e del riuso dei materiali, piuttosto che puntare sulla distruzione per incenerimento. Analogamente andrà rilanciato un approccio basato sulla pianificazione regionale, su un ruolo efficace della programmazione e su una corretta informazione e consultazione della cittadinanza (vedi l’esempio del RAB a Ferrara).
Se il nostro Paese vorrà veramente assumere un ruolo a livello Europeo, dovrà non solo rispettare le Direttive Europee, ma incentivare la raccolta differenziata dei Rifiuti Urbani, oggi solo al 41% di media nazionale mentre in Europa si registrano livelli del 60%. Risulta ovvia che se questo obiettivo fosse effettivamente perseguito anche in Italia non ci sarebbe la necessità di prevedere nuovi inceneritori mentre quelli esistenti risulterebbero sovradimensionati visto che gli stessi essendo sistemi rigidi richiedono una portata fissa di rifiuti.
L’articolo 38, invece, interviene per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e per le procedure di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, in maniera indistinta e senza alcuna pianificazione preventiva.
L’articolo in questione riporta in capo ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico il potere decisorio sulle autorizzazioni ambientali e vincola le concessioni in terra a generiche intese con le regioni interessate esautorando di fatto la pianificazione locale e regionale, riducendo i tempi di consultazione e di decisione sui territori.
In particolare il nostro sistema territoriale ferrarese, soggetto a fenomeni di subsidenza conclamata e alla necessità di provvedere al sollevamento meccanico delle acque supèrficiali, potrebbe essere messo a dura prova. Infatti la Pianura Ferrarese è un’area già interessata da fenomeni di subsidenza che generano e acuiscono criticità territoriali, quali allagamenti di aree recentemente bonificate; generano maggiore vulnerabilità nei confronti di fenomeni alluvionali, aumento dei costi di mantenimento delle aree bonificate, abbandono e ricostruzione di manufatti idraulici, danneggiamento di infrastrutture e riduzioni della capacità agricola delle aree coltivate.

Pertanto per le considerazioni suddette il Gruppo Consiliare del Partito Democratico propone i seguenti emendamenti, evidenziati in corsivo all’ODG in oggetto:


Il Consiglio comunale riunito in data ______________

Premesso

- che “Il decreto legge Sblocca Italia, approvato dalla Camera giovedì 23 ottobre, insieme a provvedimenti importanti dell’azione di Governo e del Parlamento, continua a contenere su energia e rifiuti e consumo del suolo, alcune scelte opposte e contrarie alla riduzione di impatti su ambiente e clima,”
-che ai sensi della normativa nazionale e tenendo in considerazione la tutela del territorio e della salute dei cittadini la nostra Provincia si è data, sin dall’approvazione del primo Piano Rifiuti, l’obiettivo della progressiva riduzione dei rifiuti, del riuso, del riciclaggio e quindi dello smaltimento della sola parte residuale;
- che tale programmazione ha previsto la progressiva chiusura delle discariche presenti nel territorio provinciale, degli impianti di smaltimento non più adeguati tecnologicamente e ha di fatto impostato la capacità di smaltimento dell’unico impianto di incenerimento provinciale sito nel Comune di Ferrara alla produzione di rifiuti non recuperabili dell’ambito della Provincia;

Tenuto conto

-che è in via di discussione in Parlamento la conversione in legge del decreto cosiddetto “Sblocca Italia” che al suo interno contiene sia l’articolo 35 che dichiarando “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale” gli impianti di incenerimento esautora gli Enti Locali dalla programmazione in tema di rifiuti, che l’articolo 38 il quale interviene per la modifica delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e per le procedure di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, in maniera indistinta e senza alcuna pianificazione preventiva in materia di ricerca ed estrazione;

Tenuto conto altresì

-che negli anni passati il Comune, la Provincia e i cittadini di Ferrara non si sono mai sottratti a prestare solidarietà ad altre realtà che stavano affrontando situazioni di emergenza nella gestione di rifiuti;
-che se il nostro Paese vorrà veramente assumere un ruolo a livello Europeo, dovrà non solo rispettare le Direttive Europee, ma incentivare la raccolta differenziata dei Rifiuti Urbani, oggi solo al 41% di media nazionale mentre in Europa si registrano livelli del 60%;
- che l’art 38,sulle competenze, riporta in capo ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico il potere decisorio sulle autorizzazioni ambientali e vincola le concessioni in terra a generiche intese con le regioni interessate esautorando di fatto la pianificazione locale e regionale, riducendo i tempi di consultazione e di decisione sui territori”;
- che il nostro sistema territoriale ferrarese è soggetto sia a fenomeni di subsidenza conclamata che alla necessità di provvedere al sollevamento meccanico delle acque superficiali, potrebbe essere messo a dura prova. Infatti la Pianura Ferrarese è un’area già interessata da fenomeni di subsidenza che generano e acuiscono criticità territoriali, quali allagamenti di aree recentemente bonificate; generano maggiore vulnerabilità nei confronti di fenomeni alluvionali, aumento dei costi di mantenimento delle aree bonificate, abbandono e ricostruzione di manufatti idraulici, danneggiamento di infrastrutture e riduzioni della capacità agricola delle aree coltivate.

Considerato

- che tale previsione normativa rende vani gli sforzi ultradecennali delle Istituzioni locali di una corretta pianificazione delle politiche di riduzione, riuso, riciclo e smaltimento dei rifiuti a livello territoriale, nonché di limitazione dell’ uso delle risorse fossili per una generale riduzione delle emissioni di CO2 obiettivo primario della politica ambientale a livello mondiale come stabilito nei protocolli di Kyoto e seguenti;
- che essa stravolge e rende irrealizzabili gli impegni presi in questi anni dalle stesse Istituzioni nei confronti dei cittadini ferraresi, in particolare riguardo l’obbiettivo della progressiva riduzione della quantità di rifiuti non recuperati e quindi inviati allo smaltimento e la massima limitazione dell’impatto ambientale sul territorio e sulla popolazione e delle emissioni in atmosfera legate al trattamento dei rifiuti;
- che il Sindaco di Ferrara ha già espresso la propria contrarietà all’impostazione della norma presente nel Decreto Legge in una lettera aperta firmata dai primi cittadini emiliano romagnoli;
- che nel corso del dibattito in commissione alla Camera sono intervenute alcune modifiche che vanno incontro alle preoccupazioni espresse ma che non sembrano sufficienti a garantire una corretta programmazione a livello territoriale.


Invita il Sindaco e la Giunta:

- in prima istanza a continuare a sollecitare pubblicamente, anche tramite gli organi preposti dell’ANCI, i parlamentari perchè si provveda alla rimozione degli articoli citati dello Sblocca Italia;

- in via subordinata a continuare ad esercitare pubblicamente un’attività di controllo e pressione affinchè il testo degli articoli 35 e 38 venga ulteriormente modificato al Senato al fine di salvaguardare le politiche virtuose intraprese in questi anni e nel senso di recuperare il coinvolgimento della cittadinanza e il potere decisionale degli Enti Locali e delle Regioni interessate;

Chiede ai Parlamentari eletti nella nostra Circoscrizione

- un impegno diretto affinché nelle prossima lettura al Senato del testo di legge, lo “Sblocca Italia” venga ulteriormente modificato negli articoli citati secondo le indicazioni suddette.

Impegna il Presidente del Consiglio comunale

- ad inviare tempestivamente il presente testo al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere e a tutti i parlamentari eletti nella Circoscrizione elettorale dell’Emilia Romagna;
- ad inviare il presente testo ai componenti del Consiglio Provinciale di Ferrara;
- ad inviare il presente testo a tutti gli organi di informazione.

Ultima modifica: 06-11-2014
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it