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Interpellanza - Bugie sulla Signora T.

di Francesco Rendine - 13.12.2016
P.G. 142051/2016
                                  
 
PREMESSO
che in Settembre 2016 si è chiesto, tramite interpellanza, se l’amministrazione avesse intenzione di prendersi cura della sig.ra T. che si trova senza casa e senza lavoro e, in caso affermativo, in quali tempi intende rispondere alle esigenze dei cittadini italiani bisognosi;
 
ACCERTATO
 
come, l’Assessore Sapigni tenda a far credere che l’ASP abbia agito bene nei confronti della Sig.ra T. e il 3/11/16 risponda all’interpellanza come di seguito indicato:
 
 
  • da dicembre 2012 ad agosto 2013 ospitalità c/o la Comunità Papa Giovanni XXIII;
  • dal 4/3/2013 al 04/05/2013 la Sig.a T. ha svolto uno stage c/o CUP-ASL;
  • da agosto 2013 a novembre 2013 ospitalità c/o la Ciottà del Ragazzo;
  • nel mese di novembre 2013 la proposta di inserimento c/o un’affittacamere, con spesa a carico del servizio, ma la signora rifiuta e decide di trasferirsi in altra città (Padova, Vicenza e Modena);
 
 
 
URTICANTE
 
che, come mi scrive la Sig.ra T., le informazioni in possesso dell’Assessore siano quantomeno imprecise, giacché la predetta si trova effettivamente in una situazione di difficoltà e asserisce di NON essere seguita dai Servizi Sociali.
 
Ricordo alla Sig.ra Assessore che la Sig.ra T. presso la comunità di Papa Giovanni XXIII (e ospitata dalla Sig.ra G.) è arrivata grazie ad informazioni ricevute dai servizi del comune di Bondeno quindi arrivò con risorse NON ASP; solamente dopo che fu accettata dalla Sig.ra G. fu invitata ad iscriversi presso l'Asp, formalizzando un accordo per la permanenza presso G. di un anno.
Poiché da marzo a maggio 2013 ha svolto lo stage presso il CUP ASL per 150 euro non seguiva totalmente la casa della sig.ra G. la quale a  ferragosto del 2013 comunicò alla T. di andarsene entro pochi giorni.
Nell’occasione furono contattati senza esito i (pressoché inutili) servizi assistenziali del comune…..
Vista la latitanza dell’ASP a settembre affittò autonomamente una stanza presso la Città del Ragazzo (come dovrebbe ben sapere la sig.ra M. di ASP), e a novembre, quando la Sig.ra T. ha finito i soldi, i frati le hanno chiesto di lasciare la stanza.
 
A questo punto la T. ha pregato ripetutamente la Signora M. di ASP per un supporto, anche temporaneo, la soluzione proposta fu una struttura in mezzo alla campagna, (tra Cona ed Aguscello)  priva di riscaldamento e acqua potabile. I bagni alla turca. Unico accesso dalla strada uno sterrato senza illuminazione pubblica. Unico suo mezzo di trasporto la bici.
La T. evidenziò le innumerevoli difficoltà all'ASP, recandosi ripetutamente a Pontelagoscuro, e telefonando, ma non fu ascoltata;
 
CIO’ PREMESSO
 
omettendo considerazioni sui successivi punti evidenziati dall’Assessore, in quanto le confutazioni sono simili alle precedenti, il sottoscritto, dopo aver appurato ancora una volta che l’Assessore delegato fornisce risposte bugiarde (si ricorda anche risposta sul comportamento ASP relative alla denuncia della  Sig.ra O.);
 
 
CHIEDE AL SIGNOR SINDACO
 
se l’Amministrazione abbia intenzione di prendersi cura realmente e non solo a chiacchiere della Sig.ra T. che si trova senza casa e senza lavoro e in caso affermativo in quali tempi intende rispondere alle esigenze dei cittadini italiani bisognosi.
Se nella struttura in mezzo alla campagna, (tra Cona ed Aguscello)  priva di riscaldamento e acqua potabile sono attualmente ospitati profughi.
 
Resto in attesa, nella speranza che Lei DIRETTAMENTE possa darmi quelle delucidazioni che il caso richiede.



Si prega la S.V. di fornire risposta scritta.
Con Osservanza.
 
Il Presidente del Gruppo Consiliare
                           G.O.L. - Giustizia Onore Libertà                                           
                           Ing. Francesco Rendine
 
 
 
Ultima modifica: 03-02-2017
REDAZIONE: Gruppo Consiliare G.O.L. - Giustizia Onore Libertà
EMAIL: gruppo-gol@comune.fe.it