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sei in: index > ARCHIVIO: Legislatura 2009 - 2014 > Gruppo Partito democratico > Ricciardelli Adelina > Attività della consigliera > Le parlamentari e gli anelli tricolori - 11/01/2011
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Le parlamentari e gli anelli tricolori

Archivio legislatura 2009 - 2014
Lo spettacolo presentato nell’ultimo mese dal mondo della politica non è stato dei più esaltanti, ma personalmente non avevo ancora percepito di aver toccato il fondo almeno fino a quando non ho letto e visto in tv alcune parlamentari del PDL fare sfoggio con orgoglio dell’anello a tre fasce dai colori patriottici gentilmente regalati dal premier in occasione delle feste natalizie. Al di là della strana coincidenza con uno dei momenti forse non dei migliori per il nostro Presidente del Consiglio quello che mi ha davvero irritato sono state la superficialità e la superbia con cui donne elette a rappresentare il popolo italiano si siano lasciate lusingare con un monile in un momento così difficile quando si imporrebbe rigore e condivisione di progetti per affrontare la crisi in cui versa la maggior parte del paese senza ostentazioni di regali che offendono la sensibilità di molti italiani e direi italiane. Si, credo che sia offesa soprattutto la dignità di quel genere che tanto si presta a discussioni e manifestazioni di solidarietà da parte di intellettuali anche di sesso maschile soprattutto in occasione di giornate dedicate alla violenza alle donne ma che per gli altri 363 giorni ricade nei clichè da cui ancora non riusciamo a liberarci. Sono state fatte delle rivoluzioni epocali ma non siamo riuscite a sconfiggere il pregiudizio per cui il successo maschile è legato al merito e quello femminile alla fortuna; i ruoli di responsabilità sono sempre più maschili nei gradini alti della scala gerarchica e per quei pochi che sono appannaggio delle donne va dimostrata una capacità ed una abnegazione tre volte tanto quelle mostrate dal maschio; la donna che lavora ed è madre si affanna tre volte tanto l’uomo che lavora ed è padre; la donna che oltre a lavorare ed essere madre osa impegnarsi in politica deve imparare a rifuggire possibili privilegi che per l’uomo sono compensi ma per lei sono favoritismi; la donna a cui ancora fanno credere di aver bisogno del principe azzurro per svegliarsi dal sonno profondo mentre rimbocca le coperte a chi questa illusione contribuirà a perpetuare; la donna che subisce violenza dal frutto del suo ventre perchè ancora non è riuscita a riscattare la sua forza e la sua indipendenza di fronte ad un patrimonio genetico che nonostante anni di cultura riesce ad esprimersi spesso solo con la forza dei muscoli e poco con quella della ragione; ma sicuramente la maggior parte delle donne italiane non si riconosce nelle belle “signore dell’anello tricolore” e davvero mi auguro che una riflessione profonda induca molte di loro ad uno scatto di orgoglio contro il mercato dell’ideologia a favore di un riscatto del privilegio dei valori di una società davvero libera da pregiudizi.
Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
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