Comune di Ferrara

salta i contenuti principali a vai al menu Jacques Diouf ( direttore generale FAO) è furioso e ci invita tutti ad una arrabbiata indignazione: un miliardo di persone nel mondo soffre la fame e ogni 6 secondi muore un bambino per malattie
correlate alla malnutrizione.
Lo scorso anno altre 100 milioni di persone si sono aggiunte al gruppo di chi ha fame o è malnutrito.
Intanto, oltre mille miliardi di dollari vengono spesi annualmente per armi e, negli ultimi 30 anni, gli aiuti internazionali per fare crescere l’agricoltura nei paesi in via di sviluppo sono scesi del 43%.

Lo scorso anno i leader del G8 a L’Aquila hanno solennemente promesso aiuti per 22 miliardi di Dollari in tre anni. A oggi, quasi nulla è stato erogato.

La magica data d’inizio del terzo Millennio si sta allontanando e così anche vari baldanzosi obiettivi dell’ONU, della Unione Europea e di altre importantissime istituzioni che mirano ad una umanità più altruista. Si sta sbiadendo anche l’obiettivo di ridurre la dimensione della fame e della povertà.
I dati di cui parla Diouf , sono in sé terrificanti, ma nel ricco mondo occidentale, siamo assuefatti ormai a mostrare scarso coinvolgimento alle peggiori catastrofi; sembra quasi che alle notizie sulla fame nel mondo corrisponda solo la tiepida attenzione di chi si abituato al peggio.

Non un sussulto, non un impeto di rabbia, ci siamo assuefatti alla incapacità di indignarci.
Pancia piena e la testa presa da sciocchezze da TV?
E’ molto probabile che questa sia una spiegazione: siamo diventati “impermeabili” all’indignazione. Ma la povertà e la fame non abbandoneranno la nostra Terra fino a quando potranno poggiare sull’insensibilità del cuore e sulla chiusura della mente.

L’appello che lancia Diouf è per un invito, rivolto a tutti ma specialmente a chi come noi non ha mai provato la fame, a scuoterci dal nostro torpore, ad indignarci e a fare sentire forte la nostra rabbia.
Diouf ci invita al passa parola, a soffiare forte sul problema e soprattutto a firmare una petizione sul sito www.1billionhungry.org.

Il prossimo ottobre porterà questa petizione all’ONU e ai leader di tutto il mondo racconterà il dramma di chi vive con la fame. In quella sede Diouf chiederà attenzione e sostegno, con la forza e i “numeri” di questa petizione. Se questa petizione avrà forza e “numeri” sufficienti.

“Numeri” che anche noi, cittadine e cittadini ferraresi, possiamo contribuire ad incrementare!