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Mozione per il contrasto al degrado urbano
di Federico Balboni - 27.11.2015
OGGETTO: MOZIONE IN MERITO AGLI INTERVENTI DI SICUREZZA URBANA.
PREMESSO
che il problema della sicurezza urbana, sebbene le materie riguardanti l’ordine pubblico e il contrasto alla criminalità siano di competenza statale,è un tema che oggi investe direttamente tutte le realtà urbane, anche di piccola e media dimensione, poiché è aspetto intrinseco alle dinamiche di sviluppo della città contemporanea;
CONSIDERATO
- che, sebbene i reati contro l’incolumità del cittadino come gli omicidi volontari, siano diminuiti nel nostro paese nel corso degli ultimi anni, si è creato un clima a causa del quale è aumentata notevolmente la percezione di insicurezza;
- che, nonostante il numero totale di denunce rilevate all’interno del territorio comunale sia complessivamente diminuita del 4.3%, si registra un aumento di alcune tipologie di delitti particolarmente sentiti dalla popolazione, che intaccano il senso di sicurezza dei cittadini in quanto subiti nella propria abitazione o durante la fruizione degli spazi pubblici. Sono i crimini contro i più deboli che aumentano. Da ricordare come su 8261 crimini denunciati a ferrara 5236 siano furti. Si riportano alcuni esempi estratti dal report sui crimini commessi nel nostro comune rispetto all’anno passato
OMICIDI -100%
TOTALE RAPINE +26,47%
VIOLENZE SESSUALI -77,27%
LESIONI VOLONTARIE DOLOSE -10,1%
TOTALE FURTI +0.11% fra cui:
FURTI CON STRAPPO +15%
FURTI CON DESTREZZA +24.66%
FURTI IN ESERCIZI COMMERCIALI -13.59%
RITENUTO
- che garantire l’esigibilità del diritto alla sicurezza significhi garantire una maggiore serenità dell’esercizio dei propri diritti per tutti i cittadini, come ad esempio la libertà per qualsiasi donna sola di fruire di qualsiasi spazio urbano in qualsiasi ora della giornata con serenità e tranquillità;
- che il ruolo dell’Amministrazione nella prevenzione di atti criminosi è legato anche alla creazione di una capacità nel territorio in collaborazione con i cittadini, di lavorare per promuovere una piena sicurezza ed integrazione sociale tra tutti i cittadini di diversa etnia, età, genere e classe sociale, anche tramite creazione di ambienti urbani, fisici e sociali che disincentivino comportamenti devianti e incivili;
- che, nel favorire la formazione e lo sviluppo del senso civico tra la popolazione, risulti centrale valorizzare il ruolo educativo della famiglia, della scuola e delle istituzioni, per contrastare le cause profonde dei comportamenti incivili, violenti e devianti, anche favorendo le attività di associazioni giovanili, che consentono la crescita culturale e lo sviluppo sociale dei nuovi membri della comunità;
- che le soluzioni di “gestione privata” dell’ordine pubblico (come le ronde di privati cittadini o l’utilizzo di servizi di vigilanza a pagamento per la protezione di luoghi pubblici), non siano altro che un segnale di esasperazione sociale, e che, al tentativo di trovare un rimedio tramite una soluzione privata si oppongano, oltre a questioni morali, anche rischi legati ad una prolungata esposizione di individui non addestrati o parzialmente addestrati a situazioni di difficile gestione,con la possibilità che episodi di condotte non professionali di questi ultimi inneschino spirali di scontri territoriali e di violenze;
- che il tema della sicurezza interroghi un insieme complesso di dimensioni e di misure, non solo di tipo repressivo, ma anche volte a rafforzare il capitale sociale, quel “legante” che trasforma un gruppo di persone in una comunità, e che contrasta le spinte all’individualismo e all’anomia, aspetti che determinano più facilmente fenomeni di violenza e devianza
TUTTO CIO’ CONSIDERATO
si evince che un problema così complesso come quello della sicurezza e dell’integrazione sociale vada affrontato in modo articolato, agendo allo stesso tempo tramite diversi strumenti, che possano favorire le condizioni per promuovere la sicurezza urbana e attenuare la percezione di insicurezza tra i cittadini, tramite soluzioni sia di tipo preventivo che repressivo, nella consapevolezza che queste ultime richiedono risorse che in questo momento storico sono di difficile reperibilità e che quindi devono essere impiegate con parsimonia ed in modo efficiente;
IMPEGNA SINDACO E LA GIUNTA
Ad aggiungere alle attuali politiche dell’amministrazione in tema di sicurezza una serie di interventi rapidamente attuabili, coordinati tra loro, che trovino spazio fra le attuali priorità nell’azione del governo locale, qui suddivisi in tipologie di interventi specifici:
- 1. promozione della cultura della sicurezza, della legalità e della prevenzione:
a) rafforzare la programmazione, di concerto con gli istituti scolastici, di corsi di educazione al civismo e al rispetto delle regole, e corsi di educazione alla salute per un corretto stile di vita ( con informazioni sugli effetti delle sostanze stupefacenti e di alcool, spesso non adeguatamente conosciuti da parte dei più giovani, di concerto con l’AUSL), oltre ad iniziative volte a contrastare i fenomeni di bullismo, cyberbullismo e i vari fenomeni trasgressivi legati al disagio giovanile;
b)incentivare e supportare l’associazione di liberi cittadini in piccole realtà di quartiere, denominando queste ultime “presidi sociali”, loro funzione sarà quella di creare una rete di supporto sociale e di confronto, utile per ricostruire un senso di comunità fra quei cittadini che convivono in un determinato spazio urbano. In particolare si tratta di valorizzare e replicare alcune iniziative spontanee portate avanti nella nostra città, come ad esempio l’esperienza “via pitteri social street”,valorizzando l’operato di “ Urban Center ferrara” che si sta occupando di riunire associazioni volontarie di cittadini tramite il progetto “ferrara mia”. I suddetti presidi sociali dovranno essere apolitici e apartitici, loro unica finalità sarà quella di ricostruire un senso di alleanza fra cittadini, fondamentale in questo momento storico.
c)la creazione o l’eventuale individuazione di materiale già disponibile, con distribuzione di opuscoli nei quali siano inseriti consigli pratici al fine di saper riconoscere ed evitare situazioni rischiose. Questi opuscoli dovranno essere adeguati alle esigenze di differenti fasce di popolazione: ne è un chiaro esempio l’opuscolo “più sicuri insieme”, creato dal ministero dell’interno nell’ambito di una campagna di sicurezza per gli anziani nel maggio 2014.
- 2. miglioramento dell’ambiente urbano:
a) riqualificazione delle zone urbane in cui si avverte una maggiore insicurezza o dove si sono verificati episodi di vandalismo e micro-criminalità, tramite:
- progetti specifici di riqualificazione urbana, sia mediante interventi di tipo urbanistico, sia tramite progetti volti a favorire l’aggregazione socio-culturale, la vitalità degli spazi urbani più desolati e la qualità, l’ordine e la pulizia degli spazi della città, anche attraverso il posizionamento strumenti e servizi di raccolta dei rifiuti in prossimità delle aree ad elevata fruizione (in presenza di mercati, sagre o in concomitanza con attività studentesche) ;
- sviluppo delle attività commerciali in loco, secondo indirizzi e modalità da concertare con le categorie interessate, ad esempio premiando l’insediamento di attività in loco attraverso una temporanea sospensione del pagamento delle spese di segreteria per le varie pratiche necessarie;
- 3. piano di controllo del territorio e di governo della sicurezza:
a) chiedere alle autorità competenti, al termine dello sforzo richiesto per mettere in sicurezza expo, una ridistribuzione delle forze di polizia, considerando che in città sono in servizio 250 agenti di questura con un’età media di 47 anni, e che con queste forze potrebbe essere aumentato il servizio di sicurezza offerto alla città.
b) aumentare il numero di interventi effettuati con auto civetta ed agenti in borghese da parte di personale in forze alla polizia municipale, al fine di effettuare una lotta alle infrazioni del codice della strada e ai reati ambientali.
c) Modificare in via sperimentale i turni della polizia municipale al fine di utilizzarle quale forza aggiuntiva per il pattugliamento serale e notturno della città,ottenendo il personale tramite il recupero di alcune delle presenze degli agenti attualmente dislocati innanzi alle scuole negli orari di entrata ed uscita degli studenti, sostituendoli con l’uso di volontari provenienti da diverse associazioni, ad esempio associazioni nazionali di volontariato (come l’associazione nazionale dei Carabinieri), l’amministrazione dovrà impegnarsi a stipulare con le suddette associazioni convenzioni mirate a garantire la sicurezza dei bambini all’uscita dalle scuole (formando il personale volontario con gli appositi corsi richiesti dalla regione)
d) Valutare se la pattuglia aggiuntiva possa essere utilizzata come presidio fisso ottenendo un duplice risultato, semplificando anzitutto le pratiche svolte per l’identificazione di soggetti potrebbero essere svolte lasciando le pattuglie in aree “calde”, verrebbe inoltre sfruttata la semplice presenza territoriale della stazione mobile quale dissuasore dei fenomeni di microcriminalità
- 4 Confronto con la cittadinanza sulle iniziative adottate
a) Fornire ai precedentemente citati presidi sociali strumenti tali da permettere ai cittadini di esprimersi, tramite strumenti di democrazia diretta, sulle politiche portate avanti dal comune.
b) Utilizzare il feedback della cittadinanza, sia attraverso i pareri delle associazioni che dei presidi sociali per valutare gli esiti delle iniziative intraprese, in particolare chiedendo loro, dopo un arco di tempo definito:
se l’ordinanza di restrizione della vendita di alcolici emessa dal sindaco e valida dal 29 giugno abbia sortito gli effetti sperati e venga considerato un provvedimento utile e da mantenere in maniera permanente
se lo spostamento di risorse dal servizio della polizia davanti alle scuole a favore di una pattuglia serale, sia un provvedimento percepito come positivo e da estendere in tempi e risorse ad esso destinate o se invece sia da sospendere.
Il Consigliere gruppo Consiliare M5S
Federico Balboni