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O.D.G. Contratti e attività ospedaliere
di Francesco Rendine - 3.2.2017
P.G. 14377/2017
PREMESSO
che circa 30 anni fa, il vecchio Sant’Anna, con 5 USL e nutrita rete di ospedali in provincia, poteva ospitare fino a 1600 pazienti, nonostante ciò i costi erano sostenibili;
CONSIDERATO
che oggi, grazie alle riorganizzazioni dei manager della sanità, i posti letto sono diminuiti drasticamente e i medici e il personale sanitario, col clima di ristrettezze, devono far salti mortali per curare i pazienti e, paradossalmente, i costi sono diventati insostenibili.
Al riguardo il direttore di Cona, Tiziano Carradori ha illustrato alle organizzazioni dei lavoratori le azioni per un piano di rientro aziendale, in quanto vi sono cause strutturali e organizzativo - gestionali che comportano maggiori costi di Cona rispetto alle altre aziende ospedaliere della Regione Emilia Romagna.
Detti costi, come noto sono imputabili al contratto di costruzione e gestione dei servizi in concessione scaturiti dal project financing. Al riguardo si ricorda che solo per “gli aggregati servizi di manutenzione” i costi sono aumentati del 73% rispetto al 2011 (ultimo anno di gestione dei servizi del Sant’Anna di Ferrara) mentre nelle altre aziende ospedaliere della Regione i costi sono cresciuti del 9%. Non è nemmeno trascurabile l’aumento dei costi dei “Servizi non sanitari” come ad esempio il trasporto persone e materiali che a Cona è cresciuto del 51% mentre nella altre aziende ospedaliere è diminuito dell’1%).
ONEROSO
che “a sostegno dell’equilibrio economico-finanziario” Di Cona la Regione abbia dovuto sborsare 53 milioni di euro nel 2015 e 48 milioni di euro nel 2016 (cifre ben oltre il piano di rientro). Detti importi su un bilancio aziendale di circa 310 milioni/anno di valore della produzione incidono per oltre il 16% mentre per le altre aziende ospedaliere della Regione è di poco superiore al 2 %;
TUTTO CIÒ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- ad intervenire presso la Direzione Generale dell’ospedale di Cona perché sia riconosciuta la sopravvenuta eccessiva onerosità dei costi che incide negativamente sulle iniziative volte all’interesse sanitario della popolazione; ciò al fine liberare risorse economiche utili ad evitare situazioni disastrose (overbooking dei posti letto) della recente attualità che vede effettuati interventi chirurgici solo nei casi urgenti, costringendo i sanitari a riprogrammare la restante attività chirurgica;
- ad intervenire con la Regione perché si attivino le procedure volte alla risoluzione del contratto con Prog.Este senza tergiversare in inutili contrattazioni con la ditta che non risolverebbero strutturalmente la questione economica.
Con Osservanza.
Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. - Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine