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Interpellanza- Pericolo calotte
di Francesco Rendine - 17.10.2017
P.G. 124193/2017
Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO
Che la
marcatura CE consiste nell’applicazione sul prodotto del
marchio CE, che impone tra gli altri:
Dichiarazione di conformità del prodotto;
Fascicolo tecnico del prodotto;
Analisi dei rischi in fase di progettazione, produzione ed utilizzo;
Predisposizione di disegni, progetti, documentazione tecnica di vario genere, dagli schemi elettrici ed elettronici, alla raccolta delle
dichiarazioni di conformità dei fornitori;
Relazioni e calcoli qualora ritenuti esplicativi e necessari;
Informazioni e dati sui prodotti acquistati.
APPURATO 1
Che in passato una società spagnola che attraversava la dogana con prodotti non marcati CE necessario, ha garantito la conformità con la EN 71, ovvero la direttiva comunitaria sulla sicurezza dei giocattoli. Tuttavia, poiché questi giocattoli erano anche elettrici, si applicavano ulteriori normative CE di cui l’azienda non poteva dimostrare la conformità, conseguentemente i prodotti sono stati sequestrati.
EVIDENTE 1
Che sul lettore della tessera smeraldo, posto sulla calotta, non è presente il marchio CE che dovrebbe garantire quantomeno la compatibilità elettromagnetica, l’assenza della marcatura potrebbe comportare delle non conformità alla legge.
APPURATO 2
Che la calotta presenta pericoli di schiacciamento mano, che potrebbe subire lesioni se trascinata dalla lamiera mobile quando scorre verso la parte fissa. Inoltre, così come nei luoghi di lavoro il datore di lavoro ha l’obbligo giuridico di formare il lavoratore sui rischi che presentano le macchine aziendali, nello stesso modo lo scrivente ritiene che Hera dovrebbe avere l’obbligo di informare adeguatamente i cittadini sui rischi dei contenitori a calotta, che sono disciplinati dal D.lgs 17/2010 - Direttiva Macchine.
EVIDENTE 2
Come dimostra la foto sottostante il micro cartellino adesivo, sistemato in modo posticcio da Hera sulla calotta, non è sufficiente ad informare in modo decoroso il cittadino sulla pericolosità della stessa (sulle macchine la segnaletica "Pericolo di schiacciamento mani" deve essere ben visibile oltre che rigida e fissata in modo stabile). A titolo di esempio si evidenzia come le tutele sanitarie per i cittadini debbano essere maggiori di quelle dei lavoratori perché nella popolazione sono presenti bambini, anziani, cardiopatici, ipovedenti ecc. mentre i secondi sono sottoposti a visite mediche periodiche. Proprio per questi motivi l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) quando non ha riferimenti, per la indica per la cittadinanza limiti (per esempio nel campo chimico di concentrazione di una sostanza) anche 1000 volte inferiori a quelle ammesse per i lavoratori.
E’ anche manifesto come i cassonetti a calotta che Hera sta imponendo alla città potrebbero essere pericolosi perché hanno la poco igienica apertura che richiede l’uso delle mani invece che del piede, anche in questo caso i cittadini andrebbero adeguatamente informati sul rischio di potenziali infezioni.
DI CRESCENTE DUBBIA LICEITA'
Che Hera stia obbligando i cittadini ad accedere alle calotte dei rifiuti indifferenziati solamente con la tessera Smeraldo senza informare a dovere i cittadini stessi sui rischi che l’utilizzo della stessa potrebbe comportare.
CIO’ PREMESSO
Il sottoscritto INTERPELLA il Sig. Sindaco per sapere se ritiene opportuno:
- intervenire urgentemente con i vertici di Hera al fine di sospendere l’accesso alle calotte così come costruite con la carta smeraldo fino a quando l’azienda non avrà adottato tutti gli accorgimenti indispensabili.
- stimolare il presidente del consiglio comunale perché convochi un consiglio comunale al fine di appurare la cassazione del sistema “in fieri”.
Si richiede risposta scritta.
Con grande deferenza.
Il Consigliere Comunale
Ing. Francesco Rendine