Sommario sezioni

salta i contenuti principali a vai al menu

Acqua pubblica, le differenze

Archivio legislatura 2009 - 2014
Gentili Amici del Comitato Acqua Pubblica,
letta la vostra lettera “Acqua pubblica, l'enigmistica del Pd” (in coda all'intervento) ritengo utile e necessario uno sforzo per capirsi.
Nelle diverse sedute della Commissione Statuto abbiamo analizzato minuziosamente diverse proposte di modifica e abbiamo giocato a “trovare le differenze!”. Un gioco che - data la situazione italiana alla luce degli indirizzi governativi - non è certamente uno scherzo.
Abbiamo prima di tutto cercato di condividere alcune indispensabili premesse:
- Trattandosi di modifiche ad uno Statuto Comunale (l'equivalente di una Carta Costituzionale!) ogni singola parola è importante;
- Le “Carte Fondanti” delle Istituzioni mal si prestano ad essere Manifesti di proclami politici a meno che questi non siano condivisi da una maggioranza ben più che qualificata (quindi patrimonio di tutti e di ciascuno);
- Lo Statuto di un Comune italiano sottostà alla Legge italiana, non fosse altro perchè non può fare altrimenti.
“Forse non tutti sanno che...” nel corso dell'estate il Governo Italiano ha emanato alcuni decreti attuativi assolutamente spietati.
Per ora sorvoliamo sulla scelta di tempi e modi utilizzati dal Governo nel prendere decisioni di questa portata in materie di interesse generale com'è questa e andiamo ai fatti: da luglio 2010 per la legge italiana non è più ammissibile la dicitura “non rilevanza economica” del servizio.
Grazie ad una scelta precisa del Governo (Fli, Lega, PdL) e non dei gruppi di maggioranza a Ferrara, oggi riproporre le diciture di altri Comuni che hanno modificato lo statuto prima di quella data rischia -purtroppo- di essere inutile.
La domanda che possiamo porci è: come rispettare l'impegno solenne che a larghissima maggioranza il Consiglio Comunale si era preso nell'agosto 2009 alla luce delle scellerate imposizioni centraliste dei Ministri berlusconiani? Come?
Noi riteniamo importante agire comunque sullo statuto introducendovi principi e valori oggi assenti, fra cui: "l’acqua quale patrimonio dell’umanità", "bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente, privo di rilevanza economica", "la cui gestione non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno, in quanto bene essenziale per garantire pari dignità a tutti i cittadini".
Non ci sembrano diciture neutre o inutili: crediamo anzi che queste modifiche qualifichino e migliorino la nostra Carta Fondamentale. Personalmente sarei curioso di capire in che modo queste sarebbero invece "dannose" come affermate.
Desta sospetti la parola "mercato"?
Può essere utile chiarire che il riferimento al "mercato interno" intende essere un esplicito richiamo alle direttive europee, in particolare alla Risoluzione approvata a Strasburgo l'11 marzo 2004 denominata "Stratégie pour le marché intérieur: priorités 2003-2006" che al punto 3 recita:
"respinge i tentativi di fare disciplinare le acque e i servizi di smaltimento e dei rifiuti da una direttiva settoriale del mercato unico;
ritiene che non si dovrebbe realizzare la liberalizzazione dell'approvvigionamento idrico (compreso lo smaltimento delle acque reflue) in vista delle caratteristiche spiccatamente regionali del settore e delle responsabilità a livello locale in materia di approvvigionamento di acque potabili e di vari altri aspetti relativi all'acqua potabile;
chiede tuttavia, senza arrivare alla liberalizzazione, che l'approvvigionamento idrico venga "ammodernato" secondo principi economici, standard qualitativi e ambientali e requisiti di efficienza;".
L'invito che vi rivolgo è di aiutarci e di contribuire: la commissione Statuto è ancora al lavoro e sin tanto che la modifica non sarà portata al voto del Consiglio Comunale siamo assolutamente nelle condizioni di discutere, di formulare e di valutare altre proposte.

PS: gli amici di Trieste saranno presto nella nostra stessa situazione.
Il loro Comune non ha ancora modificato lo statuto, ha solo votato un impegno a farlo! Temo quindi che anche nella Commissione Statuto di Trieste incontreranno i medesimi nostri ostacoli e dovranno scegliere: o rivedere la dicitura o non apportare alcuna modifica.

Enrico Balestra, consigliere Comunale gruppo PD

----------------------------------------
LA LETTERA SCRITTA DAL COMITATO
Acqua pubblica, l’enigmistica del Pd
L’enigmistica dell’acqua pubblica: la maggioranza a guida PD fa l’anagramma alla modifica dello statuto comunale? Trovate le differenze! Sulla proposta di modifica dello statuto comunale avanzata da PD ed alleati, la cui formulazione recita: "Il Comune riconosce l’acqua quale patrimonio dell’umanità, bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente, privo di rilevanza economica, la cui gestione non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno, in quanto bene essenziale per garantire pari dignità a tutti i cittadini", si invitano i consiglieri a rileggere il testo della petizione popolare per la richiesta di modifica dello statuto presentata dal Comitato Acqua Pubblica Ferrara già nel marzo 2009, che legge "riconosce l’acqua quale patrimonio comune dell’umanità. L’acqua è un bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente. La proprietà, la gestione, l’erogazione del servizio idrico sono servizi di interesse generale, privi di rilevanza economica." In alternativa si riveda l’ordine del giorno dell’agosto 2009 dove il Consiglio Comunale ferrarese approvava all’unanimità una formulazione del tutto simile alla petizione. Oppure, infine, si confronti con la modifica di statuto adottata ormai da oltre 200 comuni in Italia, ultimo in ordine di tempo è il comune di Trieste. In sintesi, la definizione del servizio idrico – e non dell’acqua! – quale privo di rilevanza economica, è l’unica formulazione che si oppone direttamente alla norma vigente, dunque l’unica enunciazione utilizzabile al fine di blindare lo statuto comunale e impedire la definitiva privatizzazione del servizio. Tutto il resto è enigmistica amministrativa, inutile a cambiare lo stato dei fatti, quando non addirittura dannosa.
Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it
salta le informazioni sul Comune di Ferrara e vai al sommario delle sezioni di questa pagina
COMUNE DI FERRARA
Piazza del Municipio, 2 - 44121 Ferrara
Centralino: +39 0532 419111
Fax: +39 0532 419389
Codice fiscale: 00297110389