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O.d.g. per l'adesione alla campagna "l'Italia sono anch'io"
Archivio legislatura 2009 - 2014
ORDINE DEL GIORNO PER L’ADESIONE ALLA CAMPAGNA “L’ITALIA SONO ANCH’IO”
Premesso che:
Le persone di origine straniera che vivono in Italia sono oggi circa 5 milioni (stima Dossier Caritas Italiana Fondazione Migrantes al 1° gennaio 2010), pari all’8 % della popolazione totale. Di questi un quinto circa sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze, nati in gran parte in questo Paese, e solo al compimento della maggiore età vedranno riconosciuto il diritto a chiederne la cittadinanza.
L’articolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone, impegnando lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento, ma nei confronti di milioni di stranieri questo principio è disatteso.
La Convenzione europea sulla Nazionalità del 1997 chiede agli Stati di facilitare
l’acquisizione della cittadinanza per “le persone nate sul territorio e ivi domiciliate legalmente ed abitualmente”.
Il 1 ottobre 2011 è iniziata la campagna nazionale “l’Italia sono anch’io”, promossa da 19 organizzazioni della società civile: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli.
Considerato che:
L’uguaglianza è un valore fondante di ogni democrazia e la decisione di persone di origine straniera di diventare cittadini/e italiani/e una scelta da apprezzare e valorizzare, il riconoscimento dei diritti di ogni individuo risulta decisivo per il futuro del nostro Paese;
Si impegnano il Sindaco e la Giunta a:
Ad aderire e sostenere la campagna “L’Italia sono anch’io”;
A sostenere una proposta di legge che riformi la normativa sulla cittadinanza, aggiornando i concetti di nazione e nazionalità sulla base del senso di appartenenza ad una comunità determinato da percorsi condivisi di studio, di lavoro e di vita;
A sostenere una proposta di legge che riconosca ai migranti il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali, quale strumento più alto di responsabilità sociale e politica.