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Sull'assestamento di Bilancio 2012
Archivio legislatura 2009 - 2014
Come ogni anno con l'autunno in Comune arriva il tempo dell'assestamento di bilancio, cui seguirà l'impostazione del bilancio di previsione per l'anno successivo. La discussione in Consiglio Comunale sull'assestamento si è concentrata - meglio: si è accesa - sul contenzioso in corso relativo a un esproprio del 1979 per un'area PEEP, trascurando in sostanza i dati relativi alla manovra sul bilancio 2012.
Vale però la pena di richiamare, a grandi linee i contenuti di questa appendice del bilancio 2012. Tralasciando le modifiche legate agli interventi d'urgenza nelle scuole per effetto del sisma, la manovra di assestamento vale circa 1,5 milioni di Euro, cioè l'1,3% del bilancio complessivo, derivanti per circa il 60% da minori entrate e per poco più del 40% da maggiori spese (23% maggiori spese per spalamento neve).
L'86% del maggiore fabbisogno è coperto da ulteriori tagli di spesa (63%), che si vanno ad aggiungere a quelli già inseriti nel bilancio di previsione, e da ulteriori risparmi sul costo del debito (23%).
E' utile ricordare che il Bilancio di previsione 2012 è stato impostato agendo prevalentemente sul lato della spesa: riduzione di un quarto (24%) del debito del Comune - e se ne possono concretamente apprezzare i positivi effetti in termini di minori costi -; riduzione del 10% di una spesa corrente fortemente ingessata e quindi con ridottissimi margini di manovra nel breve; riduzione dei costi della politica.
L'azione sul versante delle imposte è stata quanto più possibile contenuta, tanto che l'IMU del Comune di Ferrara risulta essere la più bassa in Regione e la quinta più bassa a livello nazionale.
Infine non va trascurato che la rapida approvazione del bilancio di previsione, effettuata entro dicembre 2011, ha consentito di attivare fin da inizio 2012 le (poche) quote di investimenti, consentiti dal Patto di Stabilità.
Uscendo dai confini municipali e confrontandoci con il panorama nazionale, Ferrara risulta essere ai vertici della classifica nazionale di buone pratiche di bilancio, come attestato dall'inchiesta pubblicata da Italia Oggi qualche settimana fa.
Le linee guida delle manovre impostate da questa Amministrazione sono sostanzialmente quelle necessarie - vedi le raccomandazioni di Commissione Europea, BCE e Banca d'Italia formulate oltre un anno fa - per eliminare le distorsioni prodotte nei conti pubblici da tre decenni di finanziamento attraverso il debito. Si è trattato di scelte non facili, che però il Sindaco e tutta la Giunta hanno effettuato e mantenuto con determinazione, supportati in ciò dai Partiti di maggioranza. La formazione delle previsioni di bilancio per il 2013 non potrà che proseguire sulla stessa strada, nonostante il drammatico assottigliamento dei margini di riduzione delle spese. D'altro canto non cesserà l'azione verso il Governo, per tentare di orientare le scelte verso più efficaci distinzioni tra le amministrazioni locali, premiando chi ha già dimostrato di avere imboccato la via del risanamento dei propri conti. Alla luce di queste considerazioni, pur rispettando il diritto dell'opposizione a svolgere il proprio ruolo, il tentativo di screditare l'Amministrazione e il Sindaco sulla base di una sentenza avversa appare finalizzata solo al desiderio di guadagnare spazi mediatici.