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L'approvazione del documento degli obiettivi del POC
Archivio legislatura 2009 - 2014
L’approvazione del documento degli obiettivi del Piano Operativo Comunale costituisce un passaggio preliminare, di fondamentale importanza, per la definizione e poi l’approvazione del POC, che, insieme al Regolamento Urbanistico Edilizio, va a completare la dotazione degli strumenti urbanistici del nostro Comune, conseguenti al Piano Strutturale Comunale.
In questo documento si definiscono i parametri che governano il bando – inclusi i parametri di valutazione -, attraverso il quale i vari soggetti economici potranno avanzare proposte di intervento negli ambiti definiti dal PSC.
Chiuso il bando e valutate le proposte, il Consiglio sarà nuovamente chiamato a esprimersi sul POC, per approvarlo in via definitiva.
L’ambito di intervento del POC è stato definito in sede di PSC e, in linea di massima, riguarda i nuovi interventi, mentre il RUE si occuperà dell’esistente. I due strumenti sono distinti e autonomi, in ogni caso il RUE verrà definito e portato in approvazione prima della chiusura del bando del POC..
La definizione dei contenuti del documento approvato è stato il frutto di un lungo lavoro di Commissione, che comprendeva l'audizione degli ordini professionali e delle categorie economiche e che si è reso necessario per la una forte discontinuità rispetto agli strumenti urbanistici precedenti; ciò richiede uno sforzo di adattamento, che, oltretutto, non ha molti punti di riferimento cui appoggiarsi, altre realtà comunali da cui mutuare esperienze.
La discussione in Commissione non ha evidenziato punti di particolare contrapposizione, salvo alcune riserve relative al PSC, tema su cui non è più possibile riaprire la discussione, essendo già stato approvato nella precedente consiliatura.
A questo punto era necessario e utile passare rapidamente al bando, in modo da affrontare subito e nel concreto i problemi, invece di proseguire con considerazioni teoriche.
Personalmente trovo il PSC uno strumento moderno, orientato a un futuro auspicabile e possibile. Analogamente il POC, che ne attua una parte.
Le scelte operate con il documento degli obiettivi puntano a consentire una moderata espansione abitativa, contenendo il consumo di territorio; il sistema di perequazione rende meno sbilanciate le posizioni di chi è in possesso di terreni edificabili e non edificabili; è stata posta la dovuta attenzione a non frenare – almeno sul piano urbanistico – nuovi insediamenti produttivi, tentando implicitamente di attirare a Ferrara nuove imprese; è presente un’adeguata attenzione alle tematiche ambientali; vengono salvaguardate le piccole iniziative private e le imprese medio-piccole.
Complessivamente si cerca di migliorare la qualità del vivere a Ferrara, e non solo in centro storico, senza sacrificare i settori produttivi.
Apprezzo questo documento, perché svolge in modo logico e lineare temi che condivido; ne apprezzo la visione, gli obiettivi e i vincoli che pone.
Sottolineo i vincoli, perché il mercato è il luogo di incontro tra domanda e offerta di beni o servizi, ma come hanno evidenziato fin dall'inizio i suoi teorici sono necessari limiti e regole per il suo funzionamento, per tutelare l'accesso da parte di tutti.
In questo documento vengono fissati dei limiti, cercando di portare a sintesi istanze diverse nell'interesse complessivo del territorio di questo Comune.
Non ci sono impostazioni dirigistiche, viene lasciato spazio all'iniziativa privata. Se però queste iniziative non incontreranno il favore del mercato, se l'offerta non sarà in linea con la domanda, ci sarà ulteriore invenduto. Ma questo è un problema che deve essere affrontato con altri strumenti, ad esempio usando la leva fiscale, non forzando sulla leva urbanistica.