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O.d.G. "Progetto CAMAA"

di Ilaria Morghen - 20.11.2014
P.G. 108104/2014



OGGETTO: O.d.G. denuncia di impiego di spesa pubblica, fondi erogati dal Comune di Ferrara, per il progetto europeo di partenariato CAMAA (Centro per le Architetture Militari dell’Alto Adriatico), progetto inserito nell’ambito del Programma Operativo per la Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007/2013.
PREMESSO
• che con delibera GC 2013-237 del 07.05.2013, il Comune di Ferrara, ha dato attuazione al progetto europeo di partenariato Centro per le Architetture Militari dell’Alto Adriatico, (CAMAA), e variazione di bilancio di previsione 2013 e contratto di concessione di finanziamento.
• che con tale progetto si è voluto perseguire l’intento di definire delle linee guida per la fruizione e la trasformazione delle aree del sottomura; sviluppare nuovi modelli amministrativi basati su forme di partneship pubbico-privato; sviluppare conoscenze tecnico-scientifiche per la conservazione e il restauro; sviluppare un’azione di promozione tramite portale informatizzato unico. Obiettivo principale: innovazione e sviluppo locale.
CONSIDERATO
• che, da quanto emerge dall’analisi del sito web del CAMAA, unico documento in possesso all’attuale Amministrazione per eseguire un controllo secondo normativa dell’attività conseguita con utilizzo di fondi pubblici, gli obiettivi operativi del CAMAA, vengono declinati in: documentazione, ricerca, elaborazione metodologica, promozione, evocazione turistica. Non coincidenti con quanto elencato nella delibera, priva oltremodo di un chiaro piano di gestione e di studio economico. I siti di interessi indicati nel suddetto link sono specificati: Forte Marghera, Palmanova, Miren-Kostanjevica. In nessuna parte, neanche mappale, è indicata la città di Ferrara, se non come partrner di un non specificato obiettivo. In nessuna parte del sito di riferimento del progetto, (www.camaa.eu), sono esplicitate le metodiche di ricerca, i nominativi dei referenti di progetto e dei partners, né i risultati anche in itinere. Una nebulosa di scienza e di costi;
• chiediamo: chi fa parte del board di CAMAA? Perché tanta segretezza in un progetto propagandato come culturale e scientifico che utilizza fondi nazionali ed europei? Perché non compare una segreteria scientifica né tantomeno un referente di progetto?;
• chi fa parte del gruppo di lavoro indicato nel collegamento con il Comune di Ferrara e chi dell’Università di Ferrara?;
• perché nel sito web del Progetto non vengono esplicitati i nomi dei referenti per la città di Ferrara, che apprendiamo invece essere nelle persona di Gianfranco Franz, docente e Coordinatore generale del Progetto per Unife, da Comunicati Stampa n. 164 del 07/05/14 e n. 337 del 18/11/14 inerenti giornate di studio e seminari sulla gestione delle mura estensi e relatore del progetto nell’ambito di video promozionali. Egli compare anche come relatore nella Conferenza finale del Progetto CAMAA, (Venezia, 24 Novembre 2014), insieme all’Assessore Fusari. Il docente in questione, si scopre legato con stretti vincoli di parentela all’Assessore Fusari, che con l’architetto Tumiati, RUP, e la Giunta pregressa, ha deciso di occuparsi della progettazione e conservazione delle nostre Mura, aderendo ad un progetto periferico, marginale e per nulla sinergico a livello europeo, anziché aderire a costi irrisori ad una vera rete europea delle città murate (European Walled Towns). Il fatto risulta grave perché costituisce vulnus culturale ed espone l’Amministrazione alla dubbia collaborazione in un progetto che vede coinvolto in interesse privato un esponente della Giunta;
• perché nei filmati che propagandano il progetto CAMAA e visibili al sito http://cultura della citta.i/2014/09/29/mura-ferrara-35-anni-dal-progetto-mura-ciclo-seminari, sfilano le associazioni promosse dal docente Franz. In particolare:
1. Associazione Città della Cultura/Cultura della Città, che ha gestito il recupero del Mercato Coperto e del Teatro Verdi;
2. Associazione Wunderkammer, che ha gestito il recupero magazzini generali;
3. Società Basso Profilo, affidataria di bando nell’ambito del progetto CAMAA;
4. Associazione Spazio Grisù, che ha gestito il recupero dell’ex caserma dei vigili del fuoco e sostenitrice dell’impresa TryeCO 2.0. affidataria di bando nell’ambito del progetto CAMAA.
VISTO
l’ammontare dell’impiego di spesa pubblica, (Euro 93.598,) fondi erogati dal Comune di Ferrara per il progetto europeo di partenariato CAMAA, (Centro per le Architetture Militari dell’Alto Adriatico), progetto inserito nell’ambito del Programma Operativo per la Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007/20013.

Come si evince dagli atti, tale spesa è servita attraverso progressive varianti a:
▪ affidamento e aggiudicazione per la prestazione di servizio alla Società SIPRO SpA per un importo di Euro 9.075,00 (unica offerta pervenuta entro i termini previsti),con la scusante di una trasmissione rapida della rendicontazione e approvazione con DD 2013-523 del 21.03.13 PG 2013-23059 e l’istituzione di Short List per prestazioni di servizio;
▪ accertamento ed impegno della somma di Euro 65.755,00 per il prosieguo del progetto CAMAA, autorizzato dall’Arch. Davide Tumiati, quale RUP, a procedere con la definizione alla predisposizione del progetto, DD n 2499 PG 103610 del 03.01.2014;
▪ impegno di spesa per organizzazione convegni pari a 1.708, DD n P04.0.0.0-2014-1;
▪ impegno di Euro 5.900,00 per l’adesione alla Fiera EIRE (prevista dal 24 al 26 giugno 2014 a Milano), DD 2014-1091;
▪ impegno di Euro 1.555,50 di spese di rappresentanza (acquisto di n. 15 pass per gli inviti del Sindaco di Ferrara), DD-2014-1091;
▪ impegno di spesa di Euro 2.815,76 per stampa materiale Fiera EIRE,Milano, DD 2014-1126;
▪ impegno di spesa di Euro 1.498,20 per prestazioni di servizio per l’organizzazione di una cena e di un catering, DD n P04.0.0.0-2014-11;
▪ impiego di Euro 5.000,00 per interventi di manutenzione mirati nell’area verde delle mura di Ferrara in base al piano di gestione del Wp3, ovvero, fotogrammetria tramite APR, DD P04.0.0.0-2014-12;
▪ impiego di Euro 2.000,00 per implementazione del piano di gestione sito Unesco ai fini dello sviluppo di realtà imprenditoriali e commerciali attorno alle mura di Ferrara, ai fini del bando teorico, affidataria Società Tryeco 2.0, DD P04.0.0.0-2014-12. (Chi ha fatto questa consulenza? È attinente al progetto CAMAA?);
▪ mappatura degli usi degli spazi pubblici delle sopra mura e sotto mura, legati al miglioramento delle politiche pubbliche: impegno di spesa, Euro 9.200, affidati alla Società promozionale Basso Profilo, con DD n P04.0.0.0-2014-13;

CONSIDERATO

che l'associazione CAMAA ha usufruito di Fondi Europei di sviluppo regionale e di Fondi Nazionali.
Il piano di comunicazione, come da obiettivi prefissati da CAMAA, avrebbe dovuto promuovere dunque i risultati ottenuti nell’ambito di tali azioni di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio fortificato dell’Alto Adriatico prevedendo anche la divulgazione di informazioni sullo stato di implementazione del progetto CAMAA in generale, i risultati ottenuti e casi studio sviluppati all'interno di esso, nonché il ruolo dell’UE come soggetto finanziatore.
Inoltre, sempre da programma, CAMAA avrebbe dovuto realizzare diversi piani di conservazione di manufatti di rilevanza transfrontaliera mentre attraverso un progetto pilota si sarebbe dovuto sperimentare l’insediamento di attività produttive e commerciali all’interno di un sito, quello di Forte Marghera, aprendo così la strada ad una gestione e fruizione del patrimonio fortificato in chiave di partnership pubblico-privato.
Il Partenariato Pubblico Privato è un approccio multidisciplinare rivolto al finanziamento di specifici investimenti caratterizzati da ampi livelli di complessità di strutturazione, nonché dalla possibilità di ricorrere ad un elevato coinvolgimento di finanziamenti provenienti dal settore bancario. L’obiettivo è una forte partecipazione di capitale privato in modo da attenuare la spesa pubblica, rimanendo, ove possibile, nell’ambito del Patto di Stabilità.
La P.A. deve ben valutare la remuneratività dell’appaltatore, in modo da consentire l’operazione, trasformando così un problema economico in una soluzione finanziaria.
Riteniamo inopportuno che per tale progetto siano stati erogati fondi sostenendo gli strumenti del Partenariato Pubblico Privato. Questo progetto è il fallimento pianificato, perchè non sussiste una strategia di business sostenibile e che coinvolge pubblico (amministrazioni, Enti, Comune, ecc..) e privato (Collettività, Piccole e Medie Imprese, Imprenditori, ecc..).

TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
CHIEDE:
• DI PRENDERE IMMEDIATA VISIONE DEL SUCCITATO PIANO DI GESTIONE E SUE APPLICAZIONI, ESITI E VALUTAZIONI IN TERMINI DI IMPATTO SULLA CRESCITA ECONOMICA E CULTURALE DELLA CITTA’ DI FERRARA, AI FINI DI VALUTARE TALE SPESA PUBBLICA COMPLESSIVA DI EURO 93.598, COMPRESE TUTTE LE SPESE DI RENDICONTAZIONE, NEI TERMINI DI QUANTO PROGRAMMATO E DICHIARATO;
• di provvedere affinché in futuro, l’affidamento di opere strategiche per la valorizzazione della Città di Ferrara venga attuato con metodo trasparente e non oneroso, attraverso Società ed Imprese selezionate secondo normativa Europea ed in tale ambito;
• che, proprio nell’ottica di preservare l’immenso patrimonio artistico di Ferrara, non ci si affidi ad associazioni satellite di esponenti dell’amministrazione e dei loro stretti congiunti, gettando un’ombra perenne sul buon operato e sulle potenzialità dei diversi studi di architettura, che pure insistono nella nostra Città, ombre, che oggi si addensano su l’operato di un amministratore dell’attuale giunta, ovvero l’Assessore Fusari;
• che, considerato il sospetto di interesse privato per il coinvolgimento di un parente diretto dell’Assessore, e che ha richiesto l’impiego di una considerevole somma di denaro pubblico, il Sindaco provveda a richiedere e ad accogliere le immediate dimissioni dell’Assessore Fusari.

Per il Gruppo Consiliare M5S
la Presidente
Dr.ssa Ilaria Morghen

Ultima modifica: 23-05-2016
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Movimento5Stelle
EMAIL: gruppo-movimento5stelle@comune.fe.it