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Risoluzione alla Mozione CARIFE (P.G.n.7767) presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord

di Luigi Vitellio
Ferrara, 25 gennaio 2016


Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale


Risoluzione alla mozione “CARIFE” – P.G. n.7767


Premesso che:
• Il Governo Italiano con il D.L. 183/2015 del 22/11/2015 è intervenuto per risolvere la crisi di quattro banche: Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti;
• Con il citato provvedimento, il Governo Italiano è riuscito a salvaguardare 7.000 lavoratori tra dipendenti diretti e dell‘indotto, tutti i depositi detenuti da circa 1.000.000 di correntisti, i mutui di numerose famiglie e di circa 200.000 piccole e medie imprese;

Considerato che
• Alla luce degli orientamenti di fine 2013 espressi dalle varie Istituzioni Europee e dalla Banca d’Italia (burden-sharing), il Governo NON HA POTUTO salvare gli investitori tra cui i detentori di obbligazioni subordinate;
• È stato istituito un Fondo di solidarietà gestito e alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, con una dotazione sino a un massimo di 100 milioni di euro;
• le misure introdotte si pongono l’obiettivo di minimizzare gli effetti negativi del processo di risoluzione sulla componente socialmente più debole degli investitori coinvolti, che possa aver agito senza la necessaria consapevolezza del livello di rischio del prodotto acquistato;
• è stato istituito in Regione un fondo pari a € 200.000,00 che consente il sostegno legale di chi intende fare ricorso;
• in Parlamento è stata istituita una Commissione d’inchiesta per far emergere le responsabilità di chi aveva il compito di gestire la Banca, organi di vigilanza, Banca d’Italia;

Rilevato che
• l’istituzione del Fondo di solidarietà è volta ad assicurare la tutela verso tutti i detentori di obbligazioni subordinate delle quattro banche che risultano danneggiati, per numerose ragioni, dall’investimento effettuato, anche in ragione del fatto che una parte degli investitori ha subito perdite patrimoniali tali da determinare condizioni di particolare vulnerabilità economica e sociale; in particolare le procedure arbitrali stabiliranno gli indennizzi dovuti, valutando i casi i cui gli istituti bancari hanno contribuito a ingenerare nell’acquirente la convinzione di avere sottoscritto un titolo a basso livello di rischiosità;
• in numerosi casi gli strumenti finanziari, sottoscritti anche in parallelo all’accensione di mutui, sono stati acquistati su indirizzo di figure del sistema bancario locale verso cui il cittadino riponeva la massima fiducia;

Sottolineato che
• il Consiglio Comunale di Ferrara intende esprimere la propria vicinanza e solidarietà ai dipendenti e a tutti coloro i quali hanno subìto perdite patrimoniali a causa di scelte manageriali le cui conseguenze oggi sono ben visibili e riconoscibili sul nostro territorio;

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA

1. Il Governo, i Parlamentari, la Regione, il Sindaco e la Giunta nel garantire la massima tutela degli investitori che, alla data di entrata in vigore del decreto legge 22 novembre 2015, n. 183, detenevano strumenti finanziari subordinati emessi dalla Cassa di risparmio di Ferrara Spa;

2. a valutare l’opportunità e la necessità di alimentare ulteriormente il Fondo di solidarietà a tal fine istituito, se la dotazione attualmente prevista non risulterà in grado di far fronte alle esigenze finanziarie connesse alla corresponsione di tutte le prestazioni che saranno dovute.



(Presentata in Consiglio Comunale il 25 gennaio 2016 e ritirata a seguito del ritiro della Mozione del gruppo consiliare Lega Nord)


 
Ultima modifica: 31-05-2018
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it