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Risoluzione al Bilancio 2019 furto di velocipedi ai dipendenti dell'Amministrazione Comunale, messa in sicurezza - P.G.n.157623

Attività del consigliere
Ferrara, 18 Dicembre 2018

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Al Sig. Sindaco
 
Risoluzione: Furti di velocipedi dipendenti Amministrazione Comunale – Messa in sicurezza.
 
Premesso:
  • Che da una indagine promossa nel 2013 da Fiab (Federazione italiana Amici della bicicletta) e riportata su un quotidiano locale, emergeva che nella nostra città si registrava, in compagnia con Bolzano, il maggior numero di furti di tutta Italia, della fedele due ruote;
  • Che ogni anno, nel nostro Paese, vengono rubate circa 320.000 biciclette dei quattro milioni di pezzi circolanti (per i ciclisti italiani la paura di essere derubati della due ruote è seconda solo a quella di essere investiti);
  • Che la città col maggior numero di denunce pro capite di furti di bici è Ferrara (una bici rubata ogni 91 residenti contro una media nazionale superiore a 400) Parma è seconda (con un furto ogni 156 abitati) e terza Padova con 159;
  • Che Ferrara era anche la città col numero assoluto di denunce (1.449 - quasi tre bici rubate al giorno), a Padova erano state 1.293, a Bologna 1.192, a Bolzano 1.143, a Parma 1.130;
  • Che in base ai questionari raccolti tra i ciclisti ferraresi, su 49 persone interpellate (per una popolazione di 132mila abitanti) tutti hanno subito almeno un furto negli ultimi anni e di questi 25 ha sporto regolare denuncia;
  • Che in tutta l’Emilia Romagna si registra una denuncia ogni 199 abitanti calcolata sulla base dei dati delle prefetture di Ferrara, Bologna, Reggio Emilia e Parma e riferita a una popolazione di 1.000.000 abitanti;
  • Che a differenza di quanto succede nella maggior parte degli altri paesi europei – riportavano sempre gli Amici della Bicicletta - in Italia non esistono dati sul problema dei furti di biciclette, eppure il fenomeno ha pesanti ripercussioni anche sull’economia del nostro Paese e, secondo le stime di FIAB e Confindustria ANCMA, genera ogni anno un danno pari a 150 milioni di euro, composto dai mancati introiti per l’industria nazionale della bicicletta, incluso l’indotto, e dalle transazioni in nero che sfuggono a ogni controllo d’imposta, a questo si aggiungono i danni legati alla sicurezza: chi ha subito un furto è più incline ad acquistare una bici a basso costo, spesso proveniente da mercati extraeuropei e, in genere, di inferiori standard di sicurezza, oppure a rivolgersi al mercato dell’usato, talvolta di dubbia provenienza, concorrendo, di fatto, al reato di ricettazione;
  • Che il dato a distanza di diversi anni non è migliorato ed anzi nel 2017 secondo i dati forniti dalla polizia le denunce sono arrivati a quota 617, una piaga che, nella città del velocipede, è troppo pesante (catene rotte, rastrelliere forzate, raggi sparsi ovunque);
  • Che nell’ultimo periodo il furto di bici nella zone centrale della città ha visto un notevole aggravio della situazione (Piazza Municipale, Piazza Cortevecchia ecc.) le cui vittime sono molto spesso dipendenti dell’Amministrazione Pubblica che finito il proprio turno di lavoro si vedono privati del loro mezzo di trasporto;
TUTTO CIO’ PREMESSO,
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
  •  Affinché in fase di realizzazione dei lavori di riqualificazione della via e della piazza Cortevecchia, siano trovate adeguate soluzioni – anche attraverso il confronto con la Fiab – per il parcheggio delle bici e sia anche garantito un adeguato standard di sicurezza per coloro che vi stazionano il mezzo;
  • Affinché in fase di valorizzazione degli immobili di proprietà comunale (posti nelle immediate vicinanze del centro storico) siano trovati adeguati spazio per riparare le bici dei dipendenti dell’Amministrazione Comunale.
     
(Approvata nella seduta del Consiglio Comunale del 21 dicembre 2018)
Ultima modifica: 21-01-2019
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it