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Intervento in Consiglio Comunale del 03/02/2010 sull'approvazione Bilancio di Previsione 2010
Archivio legislatura 2009 - 2014
Inizio anche io, come fatto nella relazione al bilancio dall’assessore Maisto, evidenziando la rilevanza dell’accorpamento delle deleghe Cultura e Turismo avvenuta con la nomina di questa giunta. È questo un segnale forte, ma soprattutto un punto sostanziale che sta a sottolineare come a Ferrara, città patrimonio Unesco (ed è questo motivo di vanto ma anche punto di vantaggio strategico per lo sviluppo di alcuni settori dell’economia locale) , non esista turismo senza cultura, ma anche che valorizzare il settore della cultura, intendendola in senso ampio, è necessariamente concedere all’industria del turismo locale maggiori capacità di sviluppo.
Una cosa però occorre rimarcare: il turismo, a Ferrara, è nelle mani degli imprenditori del settore. Le istituzioni -il Comune, ma anche Provincia e Regione- devono solo operare nella direzione di “aiutarlo”, di facilitare l’azione di commercianti, ristoratori, albergatori, guide, taxisti, eccetera che puntano ad una nicchia nel mercato composta da turisti che intendano soggiornare nella nostra città per alcuni giorni o anche soltanto per poche ore. Il lavoro però non lo crea mai un soggetto pubblico: esso è frutto dell’autoimprenditorialità! Gli enti locali e gli enti pubblici operino per coordinare l’offerta turistica, per garantire al consumatore un servizio di qualità e per tutelare l’immagine della città.
È in quest’ottica che va letta la riorganizzazione del calendario degli eventi: un calendario fatto di appuntamenti che permettono agli operatori privati del settore di costruire un’offerta adeguata attraverso la programmazione, e al pubblico di non disperdere risorse preziose, soprattutto oggi. A Ferrara già si registravano una moltitudine di eventi, che tuttavia andavano razionalizzati: andava insomma tenuto ciò che garantiva il migliore rapporto costi/benefici, comunque considerando che la qualità dell’offerta nel nostro contesto è imprescindibile per dare maggiore e migliore visibilità e riconoscibilità alla città.
Oggi, quando è sempre più necessario ridurre, o comunque mantenere adeguati i costi sopportati da enti pubblici e Comune, e quando invece diventa sempre più difficile riuscire a reperire risorse da sponsor privati, fa davvero piacere notare come si sia rivelato possibile organizzare per il 2010 le due mostre di Ferrara Arte. La mostra recente dedicata a Boldini ha avuto risultati assai migliori di quanto auspicato, il costo marginale di una seconda mostra è inferiore rispetto a quello della prima, il coinvolgimento di cittadini e di esercenti privati (penso ai pacchetti mostra-sconto in ristoranti e negozi del centro o ai pacchetti week-end che per la prima volta nel 2010 saranno presentati unitariamente senza distinzioni tra vari enti o consorzi) è significativo e l’offerta culturale rivolta sia ai turisti sia ai concittadini alta: ciò considerato emerge che lo sforzo per avere due mostre organizzate per il 2010 da Ferrara Arte è assolutamente positivo.
C’è poi la novità rappresentata dalla Festa del Libro Ebraico, che dona il giusto riconoscimento, insieme al progetto per il Museo dell’Ebraismo e della Shoah, ad una parte di storia della nostra città e della nostra comunità che finora era marginale.
Il Salone del restauro (l'appuntamento più significativo e prezioso della Fiera di Ferrara, e certamente registreremo l’impegno dell’amministrazione per mantenerlo qui), il nostro Palio e la serie di eventi ad esso collegati e concentrati soprattutto nel mese di maggio, il Busker Festival (del quale abbiamo accertato nell’ultima edizione che gli apprezzamenti sono cresciuti), il Baloons Festival, il festival di Internazionale (che da tre anni ci regala una vetrina italiana e non solo) il Capodanno in piazza (momento assai significativo per gli operatori del settore, e spiace che sia giunta da un gruppo consiliare di opposizione la proposta, rigettata, di eliminarlo dall’agenda) sono gli appuntamenti a cui ci siamo abituati e che, rispondendo ai criteri di qualità e convenienza di cui si diceva sopra, restano.
Qualcosa è necessariamente “saltato”: quegli appuntamenti che nonostante siano stati significativi per la nostra città e per un’ampia platea per questioni di riorganizzazione e razionalizzazione sono stati oggetto di rinuncia. Ma una cosa dobbiamo sottolineare, ancora una volta, relativa alla soppressione della tappa ferrarese della Mille Miglia: è giusto così, gli organizzatori hanno dimostrato scarsa capacità di dialogo e trasparenza con la città che da sempre ha collaborato alla realizzazione di questo evento e che comunque tornerà a collaborare con loro se si creeranno le condizioni adatte, e anche se in tanti eravamo affezionati a questa corsa, tutti dovremmo comunque preferire che la nostra città non sia “ricattabile” per avere qualcosa che dura il tempo di una sera soltanto. E va anche bene che Ermitage Italia non organizzi mostre: un solo soggetto organizzatore –Ferrara Arte– per la nostra città basta.
Va segnalato però che a Ferrara il turista, per fermarsi qualche ora o giorno in più rispetto a quanto gli serva per visitare una mostra o partecipare a un evento, ha bisogno di qualcos'altro: ha bisogno, come ne abbiamo tutti noi ferraresi, di trovarsi in un contesto cittadino adeguato. Ferrara ha una lunga e preziosa storia che ci dona un patrimonio monumentale e museale straordinario: il valore di tale eredità va mantenuto alto ed in questa direzione vanno alcuni interventi prioritari pianificati per il 2010. Si pensi al restauro di Casa Minerbi (1.355.000 E) al completamento dei lavori nel Giardino delle Duchesse (1.200.000 E), al completamento del salone del refettorio e altre pertinenze delle ex Carceri di San Paolo per svolgervi attività congressuali. Si consideri inoltre il progetto di restauro e riqualificazione di Palazzo Sacrati a fini museali. Tra gli altri investimenti vanno sicuramente segnalati quelli relativi alla ripavimentazione di corso Martiri della Libertà (1.500.000 E) e quelli per la manutenzione straordinaria delle Mura Estensi (200.000 E previsti per il 2010, altri 200.000 per il 2011 e per il 2012 per un totale di 600.000 E oltre a 100.000 per il 2010 destinati al rifacimento dei percorsi ciclopedonali).
Un ultimo accenno va fatto ad alcune progettualità promosse dall'Assessorato alle attività produttive, che si muovono nella direzione di qualificare il settore turistico come prioritario per lo sviluppo economico del nostro territorio, cittadino ma non solo. Si segnala l'attenzione rivolta al centro storico, al rafforzamento delle iniziative e manifestazioni ivi organizzate e alla riqualificazione e valorizzazione delle vie centrali che possono guadagnare maggiore prestigio e competitività per attività commerciali che siano di interesse sia per la cittadinanza, sia per il turismo.