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Oltre il Giorno della Memoria...

Archivio legislatura 2009 - 2014
Il 27 gennaio è stato "Il giorno della memoria", molto della memoria sulle atrocità perpetrate durante l'ultima guerra ci vengono dall'ordine del Generale Eisenhower impartito ai suoi fotografi di guerra, affinché documentassero per immagini tutto ciò che vedevano, ed avere così memoria fisica immortalata attraverso le immagini di quell'orrore.
Quelle immagini sono le prove inconfutabili sulla terribile verità che ancora oggi qualcuno nega!

OLOCAUSTO o SHOAH
La parola “Olocausto” sta a significare sacrificio. Per decenni il termine è stato utilizzato per descrivere il sacrificio di vite umane a cui gli ebrei hanno dovuto sottostare sotto il periodo nazista. In greco il termine significa “tutto bruciato” e si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli Ebrei dalla Torah: si trattava di sacrifici di animali uccisi e bruciati sull’altare del tempio. A partire dalla meta del secolo XX il termine olocausto viene utilizzato anche per indicare massacri o catastrofi su larga scala. A causa del significato religioso del termine, alcuni, sia ebrei che di altre fedi, trovano inappropriato l’uso di tale termine in quanto giudicato offensivo paragonare, o associare, l’uccisione di milioni di ebrei ad una “offerta a Dio”.
Shoah, significa “desolazione, catastrofe, disastro”, venne usato per la prima volta nel 1938 dagli ebrei di Palestina a commento della Notte dei Cristalli, come viene definito il "pogrom" (dal russo distruzione) condotto dai nazisti (SS) nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938 in Germania, Austria e Cecoslovacchia. Quella notte è ritenuta di fatto l’inizio “ufficiale” della persecuzione nazista agli ebrei, anche se già sancita nel 1935 dalle leggi razziali di Norimberga
Complessivamente quella notte furono uccise circa 400 persone (ufficialmente 91), incendiate e rase al suolo 267 sinagoghe e devastati 7500 negozi.
Circa 30 mila ebrei furono deportati nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen.
Solo nel campo di Dachau, nel giro di due settimane vennero internati oltre 13 mila ebrei; quasi tutti furono liberati nei mesi successivi (anche se circa un migliaio di loro persero la vita nel campo), ma solo dopo esser stati privati della maggior parte dei loro beni
Dal 1938 la parola Shoah definisce, nella sua interezza, il genocidio della popolazione ebraica d’Europa.
Ciò spiega come la parola Shoah non è ritenta sinonimo di Olocausto.
Olocausto si riferisce allo sterminio compiuto dai tedeschi nei confronti di ebrei, omosessuali, comunisti, Rom, testimoni di Geova, dissidenti tedeschi e pentecostali.
Shoah il genocidio degli ebrei.
Lo sterminio perpetrato dai nazisti ha preso anche altri nomi: Porajmos o Porrajmos («grande divoramento»), oppure Samudaripen («genocidio») usati dalle popolazioni Rom per descrivere il massacro operato nei loro confronti, dai nazisti.
Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it
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