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La crisi

Archivio legislatura 2009 - 2014
La crisi,
continuiamo a sentire autorevoli dichiarazioni su quanto sia pesante, pericolosa, ma anche di come siamo vicini alla sua fine, di come la ripresa sia vicina e contemporaneamente veniamo informati che la fine non arriverà prima di 5 anni o altre notizie ancora diverse.
La crisi non è di destra o di sinistra, la crisi non l’ha voluta nessuno ed al momento nessuno ne ha la panacea.
Credo che nessuno, a questo punto, sappia esattamente come e quando ne usciremo.
Su alcune cose tutti però concordano, il locale tessuto imprenditoriale sta subendo pesantemente gli effetti di questa malattia al momento senza antidoto.
Situazione che solo barando si può dire conclusa, che evidenzia, anzi, ancora una forte negatività, confermata anche dai dati economici recentemente presentati dalla Camera di Commercio, dove vengono confermate situazioni allarmanti, in alcuni casi molto gravi, presenti in tutti i settori economici.
Altri dati recentemente diffusi dicono che il quasi 50% degli italiani e' stato colpito "concretamente" dalla crisi, che il 30% ha registrato una riduzione del suo reddito e che il 60% degli italiani ha cercato il modo di ridurre consumi e costi a conferma che al di là dell’ottimismo c’è la vita vera.
È una crisi contagiosa, dove la crisi di una azienda può condizionare il lavoro di tutto un indotto, fatto di tanti lavoratori che vorrebbero essere ottimisti ma non ci riescono.
Effetti collaterali, così intendo definire due situazioni critiche, per certi versi simili e riconducibili alla situazione economica contingente ma delle quale non c’è traccia sui media.
Il primo degli effetti collaterali di cui intendo riferire sta nelle difficoltà che un gran numero di agenti e rappresentanti di commercio sta subendo a causa della contrazione dei mercati.
La scarsa richiesta di beni, qualsiasi essi siano, ha come ovvia conseguenza una diminuzione di produzione, quindi calo di fatturato ed ordinativi, e questo ha pesante ricaduta su questa categoria.
Se i primi segnali si sono avuti già dalla metà del 2008 questi si sono confermati anche per il 2009, dati aggiornati al terzo trimestre di quest’anno evidenziano un andamento negativo rispetto all’anno precedente con una perdita molto vicina al 15%.
La abbassatasi media reddituale della categoria, che nel nostro comune è oggi molto vicina a quella che le associazioni classificano come soglia minima di sussistenza, è probabilmente il motivo che ha costretto il circa 10% dei rappresentanti a chiudere la loro attività.
Chi invece la prosegue, oltre al dover fare i conti con un costante aumento dei costi ed il rischio derivante dal dover essere quotidianamente sulle strade, si deve adeguare a studi di settore e fiscalità, che a detta di commercialisti e associazioni di categoria, sono inadeguati.
L’altro settore che cito, e che è in ancor maggiore difficoltà, è quello legato alla vendita ed alla riparazione dei veicoli commerciali leggeri (i VAN) e pesanti (i TRUCKS) dove storiche aziende locali sono di fronte ad una evidente e complessa situazione.
Il mercato di riferimento di VAN e TRUCKS è composto al 60% di autotrasportatori ed il 40% di imprenditori, per i quali avvicinarsi all’acquisto di un mezzo attraverso un finanziamenti, grazie magari al tanto sbandierato accesso al credito, è e resta un miraggio.
I pochi contributi previsti per il settore TRUCK si limitano a valori dai 3.500 ai 4.500 euro, pari a circa il 5% del valore totale di un mezzo pesante (che è oscillante dagli 80.000 ai 100.000 euro ), in pratica una goccia nel mare.
Anche se il settore dei VAN va un po’ meglio (si possono infatti applicare parte degli incentivi previsti per l’auto, dalla rottamazione di veicoli immatricolati prima del 1999 a quelli per i veicoli a metano), non inverte la tendenza del settore, che riferisce di un calo di vendite di VAN vicino al 40% e di TRUCK molto prossimo al 50% .
In controtendenza il settore auto, con il 15% di auto vendute in più rispetto al 2008 e la conferma di Ferrara città virtuosa nell’uso di autoveicoli a metano, che però raggiunge questo eccezionale risultato grazie ai forti incentivi, capaci di ridurre il prezzo d’acquisto di un’auto di quasi il 50%.
Risulta però che questi incentivi, effettivamente molto interessanti, sono sfruttati principalmente da privati.
Anche le aziende ovviamente possono godere di incentivi per l’acquisto, come detto interessanti quelli per le auto, ma che non interessano particolarmente per la tipologia stessa del veicolo.
Molto modesti quelli per i veicoli commerciali che sarebbero per loro molto più interessanti.
Aziende che avrebbero la necessità di rinnovare il loro parco mezzi, soprattutto per la sua vetustà, non sono messe nelle condizioni di farlo.
Anche in questo caso il leggero aumento delle ore di lavoro nelle officine dedicate alle riparazioni dei mezzi commerciali leggeri e pesanti, a causa appunto della manutenzione a volte straordinaria su mezzi anche obsoleti, non ne inverte la tendenza
Aziende storiche nel settore sono in crisi e sappiamo bene come alcune di loro abbiano chiuso l’attività.
E ci preoccupa sapere che la crisi non provoca chiusure solo a Ferrara, ma anche nelle province vicine dove, come sappiamo bene, sono impiegati un gran numero di nostri concittadini.
La recente chiusura delle concessionarie e delle filiali dei veicoli industriali MERCEDES e FORD a Bologna con la perdita di un consistente numero di addetti, molti dei quali sono sicuramente nostri concittadini è ulteriore motivo di preoccupazione e conferma della grande difficoltà in cui versa questo settore.
La fotografia della situazione realizzata con il contributo delle associazioni di categoria, da analizzarsi assieme ai locali Istituti Bancari, con i quali auspico una sempre maggiore e proficua collaborazione, potrebbe dare il via a forme di credito agevolato e garantito attraverso la partecipazione di comune, provincie, regione.
Crediamo quindi che l’invito rivolto, e l’impegno richiesto a Sindaco e Giunta attraverso il documento presentato, siano un valido contributo dell’amministrazione a contrastare la perdurante situazione negativa.

Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it
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