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Il Palio di Ferrara e la corsa dei cavalli
Archivio legislatura 2009 - 2014
«Non abbiamo nulla contro la manifestazione storica del Palio, quello a cui invece siamo contrari è la corsa dei cavalli in Piazza Ariostea così come viene effettuata, senza il rispetto della normativa vigente che prevede una velocità massima di 35 km/ora e 20 Km/ ora», oppure: facciamo correre i cavalli DELTA….. Questa la dichiarazione resa alla stampa da Paola Cardinali. Confondendo tra l’altro il 2006 con il 2007 e l’autorizzazione 2010 con quella del 2011….. Un caro amico romano mi direbbe, “ma ci sei o ci fai?”. Come si può dire di non avere nulla contro il Palio per poi affermare che non si vogliono cavalli nella sede storica del Palio moderno. Dopo aver smontato la proposta di trasferire il Palio all’Ippodromo, in quella che per le Associazioni era la sede più idonea, dimostrando una stranamente scarsa conoscenza del tema, costringendo l’Amministrazione e l’Ente Palio, se fossero state assecondate le loro proposte dal Consiglio Comunale, a portare i cavalli a correre in situazione di pericolo e non di sicurezza! Le Associazioni volevano, in sintesi, far correre i cavalli del Palio, che praticano il galoppo e che prevede fondi morbidi ed ovviamente il fantino in sella al cavallo, in un Ippodromo (bisognoso di almeno 3.000.000 di euro per sua la messa a norma), ed udite udite, destinato al trotto; destinato cioè a corse di cavalli che trainano un sulky sul quale siede il fantino e corso, ovviamente, su un fondo duro, pericolosissimo per il galoppo, modo di correre tipico del Palio. Tornando ai cavalli Delta ed alle velocità. Il cavallo è un animale nato per correre, fuggire, percorrere lunghi spostamenti, ciò che spesso non viene considerato è che il cavallo in natura è una Preda e, come tale, tende a fuggire da ogni cosa che lo spaventa. E che per questo è veloce. Se quindi il cavallo è nato per SFUGGIRE e per correre Via deve essere agile e veloce. L'uomo ha selezionato per millenni le sue attitudini e gli ha affidato diversi impieghi LAVORATIVI E SPORTIVI, incrociando varie razze di cavalli, per ricercare ciò che poteva, attraverso le sue attitudini, soddisfare le esigenze. Per il lavoro dei Campi è stato necessario concentrare forza muscolare a discapito della velocità e così ecco il BARDIGIANO, I'AVELIGNESE, Il BRETONE, il FRENCH MONTAGNEs, e da loro il TPR (TIRO PESANTE RAPIDO) cavalli che tirano l'aratro , i Carri pesanti, in Bretagna ancora oggi le chiatte. Per la velocità, necessaria durante le battaglie, ecco un cavallo più longilineo, che poi si è rivelato “atleta” adatto agli sport del Salto, Troppo e Galoppo. Altri Cavalli ancora si collocano in una fascia intermedia, veloci ma non troppo, rustici e resistenti, al lavoro, i PRS (PURA RAZA SPAGNOLA), IL QUARTER HORSE, IL LUSITANO, IL NONIUS Il nostro DELTA CAMARGUE. In sostanza esistono cavalli che hanno la loro predisposizione morfologica a diversi impieghi e per questo particolari attitudini. Il cavallo da Palio può essere inquadrato in quei robusti cavalli da corsa, a volte esclusi dagli Ippodromi, ma comunque adatti morfologicamente al tipo di corsa. Cavalli che corrono e che esprimono la loro forza esplosiva che diventa velocità, lo fanno perché è la loro indole, ed allora perché voler ridurre, far violenza a ciò che l’istinto detta loro, correre veloci! Cavalli atleti che certamente possono correre su percorsi strani come quelli dei Palii, con rettilei brevi e curve strette od irregolari dando il massimo di impulso perché nei pochi minuti necessari ad una corsa sviluppano massima adrenalina ed energia. Una vettura da rally non corre in F1 e viceversa. Si pensa davvero di rischiare a far correre il Palio a cavalli "Mesomorfi" come sono i nostri DELTA, cavalli non certo predisposti a questo tipo di sport? Non è certo limitando le corse che si risolve il problema anzi se ne creerebbero di maggiori legati all'Aspetto Turistico, Commerciale e di tradizione che la nostra Città ha da ormai secoli, con forse un unico vantaggio, l’apertura di nuovi macelli. Non si può snaturare una corsa facendo correre i CAVALLI che gli estensi utilizzavano per COMBATTERE o LAVORARE; come loro dobbiamo far correre cavalli nati per questo scopo, sulla piazza voluta da Biagio Rossetti per arricchire la sua addizione Erculea e fin dal secolo scorso destinata a questo, a correrci il Palio.