Sommario sezioni

salta il link home e vai al motore di ricerca salta il motore di ricerca e vai al menu delle sezioni principali
sei in: index > ARCHIVIO: Legislatura 2014 - 2019 > ARCHIVIO: Gli atti dei gruppi consiliari 2014 - 2019 > Gruppo Movimento 5 Stelle > Bazzocchi Alessandro > Attività del consigliere > Intervento in Consiglio Comunale su mozione Consigliere Rendine "Accoglienza immigrati"
salta i contenuti principali a vai al menu

Intervento in Consiglio Comunale su mozione Consigliere Rendine "Accoglienza immigrati"

di Alessandro Bazzocchi - 1.12.2014


Intervento su mozione “Accoglienza Immigrati” presentata dal gruppo G.O.L.
nella seduta di Consiglio Comunale dell’1 Dicembre 2014



Il genere Ebolavirus, è un raggruppamento di 5 microrganismi che fanno parte della famiglia dei Filoviridae e che si riscontrano generalmente nei primati; due di queste specie sono responsabili della malattia da virus Ebola (in inglese "ebola virus disease "o "EVD") che colpisce gli umani con una febbre emorragica con un tasso di letalità molto alto: sono chiamate rispettivamente Zaire Ebolavirus e Sudan Ebolavirus.
Zaire ebolavirus produce una mortalità del 70%, Sudan del 56%, ma quest'ultimo è scarsamente diffuso.
Pertanto lo Zaire ebolavirus è la specie di riferimento per il genere Ebolavirus ed è costituita da un solo ceppo conosciuto, semplicemente chiamato "Ebola virus", il quale è caratterizzato dal più alto tasso di letalità di tutti gli EV conosciuti ed è anche responsabile del maggior numero di epidemie di Ebola attribuibili al genere, comprese l'epidemia di febbre emorragica di Ebola in Zaire del 1976 e l'epidemia di febbre emorragica di Ebola in Africa Occidentale del 2014, che è quella che ha causato finora il maggior numero di vittime.
Il nome Ebola deriva dal ramo tributario del fiume Congo, proprio dove avvenne la prima epidemia del 1976. Questo virus quindi si conosce quasi da 40 anni, ma la medicina l'ha sempre affrontato e studiato in un contesto di povertà e mancanza di mezzi e strutture adeguate.


Questo virus si trasmette attraverso il contatto con i fluidi biologici di un infettato, anche durante il suo periodo di gestazione, che è di 30 giorni prima dela comparsa dei sintomi e quindi dell'esordio clinico della malattia; è teoricamente possibile contrarre uno di questi virus toccando il sudore, anche depositato, di una persona malata, anche se in questo caso la probabilità di infezione sembra essere piuttosto bassa.
Una sola delle specie note di ebolavirus possiede una trasmissibilità di tipo aereo: la specie Reston ebolavirus. MA NON CONTAGIA GLI ESSERI UMANI
Sono stati considerati anche come potenziale arma biologica, come agenti di bioterrorismo, questi virus sono classificati di categoria A, ovvero come estremamente infettanti.
L'efficacia è tuttavia compromessa proprio dall'elevata mortalità, dal decorso della malattia stessa, che porta quasi subito ad ospedalizzazione, e dalla modalità di contagio: un'epidemia tipica potrebbe diffondersi attraverso un piccolo villaggio o ospedale, contagiando l'intera comunità senza poter trovare altri ospiti potenziali, morendo quindi prima di raggiungere una comunità più ampia.

Il virus penetrando attraverso le mucose o ferite dell'epidermide, oppure attraverso vie parenterali (esempio la tipica iniezione con ago infetto o manovra invasiva con strumenti infetti) si diffonde attraverso le vie linfatiche arrivando a contagiare monociti, macrofagi, cellule dendritiche, cellule endoteliali (quindi potenzialmente si diffonde poi attraverso tutto l'albero circolatorio), fibroblasti, epatociti, cellule adrenocorticali (surrene), e cellule epiteliali. Ditruggendole gradualmente.
Di conseguenza, l'invasione virale si accompagna ad un crescente danno tissutale che induce una risposta infiammatoria sistemica, che è origine della febbre, vasodilatazione, aumentata permeabilità vascolare, ipotensione e shock spesso emorragico.
Addizionalmente il virus arriva a coinvolgere le piastrine, compromettendo l'emostasi a valle, quindi emorragie periferiche causate dalla rottura del circolo capillare.

Al 2014 non esiste un protocollo standardizzato di trattamento per la malattia da virus Ebola. La terapia primaria è unicamente di supporto e comprende l'utilizzo di procedure invasive ridotte al minimo: bilancio degli elettroliti, poiché i pazienti sono frequentemente disidratati, ripristino dei fattori di coagulazione per arrestare il sanguinamento, mantenimento dei parametri ematici e di ossigenazione, trattamento delle complicanze infettive.
Purtroppo non si conoscono ancora basi razionali per la terapia antivirale.

Esistono essenzialmente tre modalità di contagio
- Contatto diretto con fluidi corporei (anche il sudore)
- Con cadaveri infetti (usanza di lavare i cadaveri nel fiume Congo, corresponsabile nell'epidemia del 1976)
- Attraverso strutture sanitarie prive di barriere efficaci contro il contagio crociato.
(concausa dell'epidemia di quest'anno)

La malattia quindi si diffonde molto facilmente e velocemente in villaggi o centri di piccole medie dimensioni dotati di strutture di ricovero inadeguate, essendo gli ospedali stessi spesso la fonte di infezione.
Pertanto la modalità di diffusione su larga scala in un contesto diverso da quello africano è ancora tutta da discutere.

Sappiamo che il virus è già arrivato in Europa.
Innanzitutto sembra improbabile che gli appartenenti al genere Ebolavirus possano svilupparsi con caratteristiche pandemiche a livello mondiale, proprio per via della loro difficoltà a diffondersi per via aerea e a causa soprattutto del lasso di tempo in cui questi virus assumono caratteristiche contagiose atte alla diffusione in relazione alla rapida comparsa del quadro conclamato di malattia che porta quasi subito a ricovero e spesso a decesso come abbiamo visto.
In più la comparsa di sintomi a poche settimane dal contagio rende remota l'eventualità che un individuo colpito sia in grado di effettuare viaggi permettendo quindi lo spostamento del contagio su larga scala, per di più in maniera occulta.
Poiché i cadaveri sono infetti, si adottano misure preventive affinché le sepolture avvengano in sicurezza contrariamente ai rituali funebri tradizionali diffusi in area africana.


Il Consigliere Comunale
del Movimento5Stelle
Dott. Alessandro Bazzocchi




Ultima modifica: 25-05-2016
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Movimento5Stelle
EMAIL: gruppo-movimento5stelle@comune.fe.it