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Interpellanza su presenza di medici che esprimono dubbi sull'applicazione dei vaccini in pediatria - P.G.n.68148

di Davide Bertolasi
Ferrara, lì 10/06/2017                                                                                                 
  
- Al Sig. Sindaco
- Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
 
Oggetto: Interpellanza su presenza di medici che operano sul territorio ferrarese, che esprimono forti dubbi sull’applicazione dei vaccini in pediatria.
 
PREMESSO CHE
  • Si apprende che quattro medici ferraresi abbiano sottoscritto, già nel 2015, una lettera all’ISS in cui vengono evidenziati forti dubbi sull’applicazione dei vaccini in pediatria
  • Nel documento si leggono passaggi come questi:
    • “questi 35-40 anni di pratica medica specialistica accanto al bambino malato, non frettolosa ma fatta di osservazione e di ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e subliminale e di quello che i genitori raccontano, ci ha aperto gli occhi sulla realtà delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche.”
    • “..ci siamo infatti accorti che, dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive”
    • “..notiamo che dopo le vaccinazioni molti bambini, ad esempio, reagiscono con l'innalzamento della temperatura (che è una classica reazione immunitaria ad una noxa esterna), subiscono un'alterazione di quelle che prima erano le loro normali funzioni digestive e/o della regolarità del loro ritmo sonno-veglia (espressione di una risposta multisistemica), diventano più irritabili, piangono in modo inconsolabile e regrediscono in alcune abilità prima acquisite (a testimonianza che c'è stato una irritazione a livello del sistema nervoso centrale).”
    • “..queste evidenze, che qualsiasi medico attento e osservatore può notare ovviamente non in tutti ma in alcuni bambini da poco vaccinati, ci hanno interrogati sulla innocuità non tanto del singolo vaccino, ma specialmente sul modo in cui noi oggi pratichiamo le vaccinazioni pediatriche.”
    • “noi crediamo che la Medicina del Futuro, alla quale ogni Operatore Sanitario è chiamato a dare il piccolo ma sempre prezioso apporto, sarà una Medicina dove si imporrà la Prevenzione Primaria e questa non può certamente essere basata sull'uso dei farmaci, ma prima di tutto su una corretta igiene di vita (alimentare, cinetica, psicologica, socio-culturale, ecc.) e su azioni di salvaguardia e di bonifica dell'ambiente, argomento quest'ultimo che è diventato un'emergenza primaria che secondo noi avrebbe bisogno, da parte Sua e dell'Istituto che Lei presiede, di interventi immediati che riteniamo addirittura molto più prioritari di quelli riguardanti le vaccinazioni.”
    • “Nelle attuali condizioni socio-sanitarie del nostro Paese, non sembra essere assolutamente né necessario né urgente ricorrere alle vaccinazioni di massa con 7 vaccini contemporanei nei primissimi mesi di vita, quando il sistema immunitario è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile.”
    • “Le attuali conoscenze di immunologia non considerano razionale la somministrazione parenterale contemporanea di 7 antigeni vaccinali ad un neonato di pochi mesi di vita, anche perché in Natura, indipendentemente dal grado di contagio, non si manifestano mai simultaneamente 7 patologie infettive e ciò significa che l'organismo non è fisiologicamente idoneo a gestire una tale evenienza.”
 
CONSIDERATO CHE
  • In base alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la percentuale di vaccinati che garantisce la migliore protezione a tutta la popolazione deve essere superiore al 95%. Percentuale che, in Emilia-Romagna, è notevolmente diminuita negli ultimi anni, scendendo dal 2014 sotto il livello di sicurezza. Nel 2016 la copertura al 24^ mese di vita per le quattro vaccinazioni obbligatorie (antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite B) si è fermata al 92,4%. Tutte le Ausl sono risultate al di sotto del 95%: Piacenza con il 92,2%, Parma con il 94,1%, Reggio Emilia con il 94,1%, Modena con il 92,5%, Bologna con il 92,3%, Imola, la più alta, con il 94,5%, Ferrara con il 92,3%. Dati ancor più in flessione per l’Ausl unica della Romagna, che - sempre nel 2016 - ha fatto registrare una copertura pari al 90,9%, rispetto al 91,1% dell’anno precedente.
  • La Regione Emilia-Romagna è stata la prima Regione italiana ad imporre (dal punto di vista dello scrivente, atto estremamente positivo) l’obbligo vaccinale per accedere ai nidi, pubblici e privati, somministrando l’antipolio, l’antidifterica, l’antitetanica e l’antiepatite B.
 
DATO ATTO CHE
  • Il legislatore nazionale, dopo l’esperienza emiliano-romagnola, ha immediatamente provveduto a rendere norma nazionale l’obbligatorietà vaccinale per iscriversi a nidi, materne e scuola dell'obbligo
 
APPURATO CHE
  • La comunità scientifica considera SICURI i vaccini ed i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano chiaro: grazie ai vaccini, in particolare quelli che proteggono da difterite, pertosse, morbillo e tetano, sono quasi 3 milioni i bambini che ogni anno, nel mondo, vengono salvati da morte certa, dato che sino alla prima metà del ’900, la mortalità infantile si aggirava intorno al 25%
  • Negli anni, grazie al progresso in campo tecnologico, sono stati creati diversi tipi di vaccini sempre più specifici e sicuri. Con essi oggi le malattie infettive spaventano meno ed alcune sono quasi scomparse (rosolia, tetano, pertosse, morbillo, difterite e parotite).
  • Notizie pubbliche confermano che alcuni medici anti vaccinisti sono stati radiati dagli albi professionali, per “comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini”, come testimonia la cronaca recente con l’espulsione e la condanna della comunità scientifica del Dott. Roberto Gava, considerato uno dei paladini dei no-vax in Italia
  • La Federazione degli Ordine dei medici sostiene che “Il consiglio di non vaccinarsi, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica” e pertanto questo comportamento “può portare a provvedimenti disciplinari per il medico, fino alla radiazione”
  • La presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani ha sostenuto pubblicamente che “I vaccini sono, nella storia della medicina, gli interventi più efficaci mai resi disponibili per l'uomo”
SI RICHIEDE  AL SIG. SINDACO E AGLI ASSESSORI COMPETENTI 
  • Di attivarsi presso l’Ordine dei Medici di Ferrara, affinché valuti se, le posizioni citate in premessa dei quattro medici ferraresi, siano compatibili con i valori dell’Ordine stesso;
  • Di attivarsi presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e l’Ausl di Ferrara per capire se, per chi opera in particolar modo all’interno del polo ospedaliero di Cona e per chi esercita la libera professione, le affermazioni fatte, sempre citate in premessa, siano compatibili con le linee deontologiche e valoriali delle due aziende.
                 
Ultima modifica: 18-06-2018
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it