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Mozione "Idrovia moderna emergenza"
di Francesco Rendine - 25.6.2014
P.G. 55177/2014
PREMESSO
che è facile dimostrare come chi ha governato la città non sia stato in grado di costruire un progetto di crescita, sviluppo e sostenibilità che sia andato poco oltre l’emergenza.
ACCERTATO
che a tutt’oggi, dopo anni di studi e discussioni, nonostante gli oltre 500 milioni di Euro messi a disposizione dall’Europa (dunque soldi nostri), avendone l’amministrazione speso buona parte senza aver fatto nulla di percepibile come utile dalla comunità, possiamo rilevare le criticità di un progetto sbagliato, che ha la sua punta di diamante nella rotonda di San Giorgio. Per questi errori nessuno paga, pur essendo stato pagato, e forse proprio chi ha sbagliato ci propone nuovi progetti dannosi nati nella testolina di qualche amministratore.
PACIFICO
come il "collo di bottiglia" dovuto al passante ferroviario, troppo basso, sul Po di Volano, solo di studi costerà almeno un milione di euro, la realizzazione invece … sarà, come costi, un’altra Cona ….. e il corso d’acqua perderà totalmente quel rimasuglio di antico fascino, gli stessi problemi sembra li abbia anche il ponte della rotatoria su via Maverna, nonostante sia stato appena costruito.
RIMEMBRATO
il ponte di San Giorgio, vincolato dalle belle arti, il progetto innovativo, ipotizzato del 2013 con un magnifico ponte levatoio era quello di tornare agli Estensi, ma loro non si dovevano preoccupare del blocco del traffico automobilistico per alcune volte al giorno e neanche delle code aggiuntive a quelle che si hanno già nella citata rotonda di San Giorgio.
La chiusura del ponte di San Giorgio alcune volte al giorno potrebbe avere per gli automobilisti riflessi simili a quelli che si sono osservati con la doppia chiusura delle vie Wagner e Giuseppe Fabbri.
SERENAMENTE
chiedo a questi amministratori, che invece di risolvere un problema ne creano uno nuovo, come reagirebbero se recandosi dal medico con un blocco di branca destra, questo prescrivesse loro dei cerottini antiallergici oppure, a lamentati problemi digestivi, prescrivesse pomata per emorroidi.
TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
ad opporsi a chi ha proposto di abbassare il livello del corso d’acqua affermando che per alzare il ponte ferroviario bisognerebbe spostare alcuni chilometri a Nord la stazione di Ferrara.
a manifestare la possibilità di alzare di circa un metro il livello dei binari in stazione e operare alcune modifiche alle strutture per risolvere il problema.
ad intervenire sulla Regione perché impedisca sul nascere queste terroristiche malpensate.
Il Presidente del Gruppo Consiliare
G.O.L. - Giustizia Onore Libertà
Ing. Francesco Rendine