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Mozione creazione di un giardino rinascimentale strutturato nella zona denominata “Giardino delle Duchesse”.

di Claudio Fochi - 17.4.2018
P.G. 48821/2018                                     
 

Premesso
 
che, come risulta da autorevoli fonti storiche, l’antico Giardino delle Duchesse (oggi cortile interno ubicato sul lato occidentale  del palazzo municipale , con ingressi da via Garibaldi e Largo Castello), fu realizzato tra il 1473 e il 1481 su commissione di Ercole I d’Este. La sua progettazione rientrava  all’interno dei lavori di ampliamento del Palazzo Ducale (oggi palazzo comunale)  che disponeva di due aree aperte, il Cortile Ducale (oggi Piazza Municipale) e poco più avanti, adiacente, aperto verso il cortile del Castello, il Giardino. Nonostante gli eventi storici abbiano radicalmente cambiato lungo i secoli la destinazione d’uso di questo luogo, tanto che risulta difficile ricostruire la sua esatta struttura, la documentazione oggi esistente consente di risalire al suo aspetto
alla fine del XVI secolo.
Su un’area di circa 3000 mq si disponeva una ben orchestrata, variegata vegetazione, tra arbusti, alberi e piante aromatiche, siepi di bosso e alberi da frutto, che, in consonanza col gusto rinascimentale e il clima teatrale che animava le sale e le piazze del Palazzo Ducale, suggerivano l’dea di una elegante quinta scenografica. La loro disposizione seguiva uno schema a croce al cui centro era collocata una sontuosa fontana dorata, a cui si accompagnavano 2 logge, sullo stile architettonico di Leon Battista Alberti, già riscontrabile nell’arco del Volto del Cavallo;

Tenuto conto
 
di quanto emerso da colloqui del sottoscritto con architetti degli uffici comunali competenti e assessori competenti;
 
Tenuto conto altresì
 
che attualmente sono in corso lavori di risistemazione delle parti in muratura attorno al cortile citato.
Che   tali  progetti di restauro degli spazi in muratura attorno al cortile  prevedono a) ristrutturazione di facciata e ingresso nord con nuovo accesso verso Largo Castello, per i quali sono già stati allocati i fondi per un cantiere che durerà almeno 24 mesi; b) Intervento sul lato ovest (dove insiste il cosiddetto edificio “Oliva” ) in spazi anche pertinenti all’Hotel Annunziata; c)  interventi sulla facciata est (dove insiste un arco di proprietà della ditta Zanolini) che non escludono la ricreazione di una loggia rinascimentale;
 
Considerato che
 
la zona del “Giardino delle Duchesse” si presta ad essere valorizzata dal punto di vista urbanistico e turistico.
La creazione di un giardino rinascimentale strutturato nello spazio  en plein air del cortile si concretizzerebbe come un nuovo asset turistico in zona di grande afflusso pedonale  (collegamento dalla piazza dell’antico palazzo marchionale e ducale al Castello Estense , da Piazza Municipale a   Largo Castello).
Nella nostra città manca  un giardino rinascimentale in centro storico (peraltro poverissimo di spazi verdi pubblici).
La documentazione oggi esistente, come accennato in “premesso” consente di risalire al suo aspetto pur essendo difficile ricostruire la sua esatta struttura.
Siamo in possesso di fonti archivistiche dove vi sono numerose descrizioni di giardini rinascimentali , orti dei semplici, fontane rinascimentali, broli e giardini formali quattrocenteschi e cinquecenteschi.
Un altro  giardino rinascimentale era anche presente in epoca estense sul lato nord del Castello Estense (Giardini del Padiglione, nella zona compresa fra via Armari, via Alberto Lollio , via Borgo dei Leoni e il castello Estense, dove oggi insistono il palazzo della camera di Commercio e il palazzo  ex  Monte di Pietà), di cui abbiamo dettagliata descrizione;
 
Osservato che
 
la creazione o riproposizione in chiave anche turistica  di giardini rinascimentali nel centro di città storiche o nelle pertinenze di palazzi storici (citiamo a titolo di esempio il giardino Giusti a Verona, tipico giardino tardo rinascimentale  in parte all’italiana con spazi geometrici e fonti d’acqua e il famoso giardino dei Boboli a Firenze), con le dovute differenze di contestualizzazione e senza voler stabilire un paragone con il giardino delle duchesse estense, hanno creato valore aggiunto dal punto di vista turistico e allo stesso tempo mantenuto o incrementato spazi verdi in zone storicamente rilevanti.
Fra le motivazioni che hanno sancito l’inserimento di Ferrara fra i 51 siti protetti dell’Unesco in Italia figurano esplicitamente menzioni al rinascimento e alla gestione antropizzata del territorio inteso anche come paesaggio e spazi verdi;
 
Ritenuto che
 
tale proposta possa essere implementata a Ferrara nello spazio indicato, assieme a  lavori di infrastrutturazione idraulica, e compatibilmente con le ristrutturazioni previste negli edifici in muratura , come del resto è già stato fatto  sia in città (nel giardino sul lato sud di palazzo Costabili sede del Museo di Spina) sia in provincia (a Gambulaga nello spazio adiacente alla delizia del Verginese dove, in base a fonti documentarie, è stato ricreato un “brolo” rinascimentale inclusivo di  orto dei semplici, che si ispira in parte all’antico giardino della Delizia di Belriguardo, come appare nella pianta del 1590 conservata all’archivio estense di Modena);
 
Constatato
 
che esistono numerosissimi e riusciti esempi in Italia di giardini formali rinascimentali o strutturati realizzati anche in spazi relativamente contenuti come è il Giardino delle Duchesse . Citiamo a titolo di esempio: il Giardino all’italiana di villa Fresot (TO); il giardino di Villa Gussoni Verson a Torreglia Alta nei Colli Euganei; il giardino di Palazzo Sacchetti a via Giulia dove sono state girate scene del film “La Grande Bellezza” del regista Sorrentino. Spazi verdi che attirano turisti  per la loro autonoma tipologia di giardino;
 
Verificato
 
che siamo in possesso di fonti archivistiche con descrizione precisa di spazi verdi strutturati di epoca tardo rinascimentale, come il citato giardino della Delizia di Belriguardo a Voghiera, commistione di giardino rinascimentale e frutteto .
Che a sua imitazione è stato allestito  nelle pertinenze della Delizia del Verginese (Gambulaga) uno spazio verde di tipo orticolo-ornamentale, aperto al pubblico,  con esigenze di manutenzione relativamente limitate, con generi e specie vegetali in voga già dalla fine del Quattrocento o dall’inizio del Cinquecento;
 
Consapevoli
 
che l’eventuale implementazione di codesta proposta potrebbe tradursi in parziali limitazioni di introito per la finanza municipale in termini di minori oneri riscossi per occupazione del suolo pubblico (Cosap) in occasione di mercati (bancarelle, stand gastronomici) o altri eventi commerciali ma che, contestualmente e d’altra parte, vi sarebbe uno spazio verde strutturato rinascimentale  che potrebbe pienamente essere inserito in itinerari turistici e all’uopo adeguatamente valorizzato.
 
TUTTO CIÒ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
 
ad attivarsi, compatibilmente con quanto esplicitato  nel “tenuto conto” e ai vincoli imposti dalla Sovraintendenza alle Belle Arti,  ai fini di valutare la creazione di un giardino strutturato rinascimentale (con tipologia a discrezione degli uffici tecnici competent )  nello spazio aperto denominato “Giardino delle Duchesse”, in ottica di valore aggiunto dal punto di vista turistico,  urbanistico ed ecologico, fruibile al pubblico ,  ad ispirazione di quanto descritto dalle fonti archeologiche ed archivistiche locali nello spazio in questione o ad imitazione di altri giardini formali rinascimentali ed orti dei semplici o broli, testimoniati e descritti in fonti storiche dell’epoca
Con o senza la ricreazione o riproposizione (secondo i dettami ritenuti più opportuni) dell’antica “ fontana dorata “,  ma senza escluderla a priori e ispirandosi alle fonti storiche ed archivistiche che parlano di uno spazio a giardino strutturato a croce (come ancora oggi esso figura)  con una fontana dorata al centro.
Non utilizzando  eventuali fondi che si rendessero  disponibili per convegni e seminari e progetti (che sono già stati fatti e archiviati e di cui esistono gli atti ) ma per attuazione concreta di questa proposta in sinergia con realtà locali che hanno dimostrato di saper strutturare o gestire spazi verdi (Garden Club, cooperativa il Turco con Interno Verde, ufficio municipale  del verde pubblico, istituto professionale Navarra che contribuisce alla creazione della loggia degli aranci nella terrazza del Castello Estense, Ente palio, Giardini Estensi,  …) senza quindi destinare  altri fondi in    seminari e convegni e congressi che già hanno trattato il tema (salvo un inevitabile  studio di fattibilità).
Fornire un ulteriore spazio rinascimentale nel centro storico di Ferrara che potrà entrare in sinergia con le manifestazioni dell’Ente Palio, viste le potenzialità scenografiche del giardino delle Duchesse per eventi legati al Palio, cosa di non difficile attuazione, come rievocazione storica, in uno spazio all’epoca frequentato da Lucrezia Borgia, Ludovico Ariosto , Eleonora d’Aragona, Ercole I° d’Este e i suoi figli Alfonso, Isabella e Beatrice,  nonché da illustri membri della corte estense.
Gestire e valorizzare tale nuova risorsa con opportuna strategia turistica, con o senza ingresso a pagamento, escludendo la presenza di strutture commerciali invadenti che ne possano pregiudicare la fruibilità dal punto di vista estetico.
 
 
Il Consigliere Comunale del M5S
Claudio Fochi

 



 
 
 
 
 
Ultima modifica: 14-05-2018
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Movimento5Stelle
EMAIL: gruppo-movimento5stelle@comune.fe.it