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Interrogazione - Bambini “writer” alla scuola primaria Corrado Govoni
di Claudio Fochi - 6.8.2018
P.G. 97588/2018
Premesso
che apprendiamo a mezzo stampa ma anche tramite segnalazioni dirette di cittadini residenti che gruppi di bambini sono stati coinvolti nella dipintura, anche con bombolette spray, di una parte del muro del cortile interno della scuola primaria Corrado Govoni, situata fra Via Fortezza e via Paolo V;
Accertato
che l’attività sopra descritta rientra in un progetto dell’Ufficio Integrazione del Comune di Ferrara con autorizzazione della dirigenza scolastica della scuola citata;
Osservato
che i bambini (come anche riportato in fotografie pubblicate a mezzo stampa) hanno utilizzato bombolette spray e mascherine di protezione e hanno operato , sotto la guida di esperti “writer”, sul muro con mattoni a vista in corrispondenza dell’accesso disabili nel cortile delle suddetta scuola;
Considerato che
la zona nella quale insiste la scuola primaria citata, ormai tristemente denominata “Zona GAD” (più che con l’antico nome di Quartiere Giardino) e gli stessi muri esterni della stessa scuola su via Fortezza sono stati oggetto di scritte e grafica deturpanti prontamente segnalate dai residenti e dal sottoscritto e in seguito cancellate con interventi non privi di costi;
che inevitabilmente l’utilizzo di bombolette spray sui muri e tecnica correlabile sono facilmente associabili nell’immaginario collettivo e nella realtà delle nostre periferie e di centro urbano, soprattutto in zone degradate o a rischio di degrado , ad atti di pseudo espressione artistica ai limiti del vandalismo;
Ritenuto che
nell’ambito di un progetto didattico focalizzato sull’integrazione di etnie diverse attraverso le arti visive o grafiche, l’apprendimento della tecnica dei “writer” con bombolette spray, sia per spirito di emulazione a cui possono essere soggetti i bambini, sia per il gas liberato dalle bombolette, sia per lo sfondo utilizzato (mattoni a vista del cortile della scuola), potrebbe non costituire una priorità didattica o si sarebbe potuto comunque attuare con modalità meno invasive e tuttavia creative (ad esempio su pannelli asportabili e con gessetti o altri materiali) senza futuri costi di rimozione;
Convinti
che nel raggiungere obiettivi di integrazione nell’ambito della scolarità estiva con gruppi di bambini di etnie diverse potrebbero rivelarsi altrettanto efficaci altre modalità di grafica, meno invasive, costose e anche meno guidate e nella fattispecie, anche e piuttosto, attività mirate ad un apprendimento rapido ed intensivo della lingua italiana (vera soglia sulla porta dell’integrazione) unitamente all’insegnamento dei valori di rispetto verso gli altri e verso le strutture edilizie e logistiche , rispetto che non sempre viene considerato come un obiettivo di cittadinanza da certi “writer” , anche nel quartiere in cui si trova la scuola citata;
Perfettamente consapevoli
tuttavia, che la Street Art e l’opera di alcuni writer (basterebbe citare su tutti il britannico Bansky) sono legittimamente inseriti nel panorama dell’arte contemporanea , sia per la qualità delle opere che per la connotazione di denuncia sociale;
Tutto ciò premesso
si interroga il Signor Sindaco e per esso l’assessore delegato nei termini seguenti:
- essere portati a conoscenza del progetto didattico dell’Ufficio Integrazione del Comune di Ferrara attuato alla scuola primaria Corrado Govoni ed eventualmente altre scuole (scuola del Grattacielo) per quanto riguarda: a) aspetti didattici ; b) costi dei materiali utilizzati e voci di bilancio preventivo afferenti; c) fondi stanziati per la retribuzione del personale docente o “writer”; d) Se sono previsti costi di futura cancellazione dei disegni sulle pareti di mattoni a vista o se le opere realizzate si intendono permanenti.
Si chiede di fornire risposta scritta.
Con osservanza.
Il Consigliere Comunale
Gruppo M5S
Claudio Fochi