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Interpellanza su "Dichiarazione non veritiera del capogruppo PpF al fine di ottenere il pagamento con fondi comunali..."
Archivio legislatura 2009 - 2014
- Al Sig. Sindaco del Comune di Ferrara
Oggetto: interpellanza su “Dichiarazione non veritiera sottoscritta dal capogruppo di Progetto per Ferrara nel tentativo di ottenere il pagamento con fondi comunali di materiale elettorale di propaganda a favore del consigliere e del segretario del gruppo stesso”
PREMESSO CHE
- tra i gruppi attualmente costituiti nel consiglio comunale di Ferrara è compreso anche quello denominato "Progetto per Ferrara” (PpF), dotato come ogni altro gruppo di una sede nella residenza comunale, di personale di segreteria e di una dotazione finanziaria a totale carico di spesa del Comune;
- a Ferrara opera anche un'omonima (PpF) associazione privata costituita a fini politici: Valentino Tavolazzi ne è il presidente ed unico rappresentante eletto in consiglio comunale, mentre tra i restanti soci fondatori e componenti del consiglio direttivo c’è anche un dipendente del Comune di Ferrara, l’istruttore amministrativo (cat. C/C4) Angelo Storari;
- appena eletto, il consigliere Tavolazzi ha chiesto ed ottenuto il trasferimento e l’assegnazione di Angelo Storari alla segreteria del gruppo PpF, dunque alla stessa parte politica della quale Storari è socio fondatore, portavoce, componente del consiglio direttivo, selezionatore delle candidature, pluricandidato finora mai eletto (omissis);
- non è rappresentato in consiglio comunale, invece, il "Movimento 5 Stelle" di Beppe Grillo, anche se PpF vi ha aderito per le elezioni regionali del marzo 2010, candidando al Consiglio della Regione Emilia Romagna anche Valentino Tavolazzi e Angelo Storari, risultati poi non eletti;
- la normativa vigente prevede che le dotazioni assegnate a ciascun gruppo operante in consiglio comunale devono essere utilizzate esclusivamente per le attività consiliari, mentre non è consentito alcun uso diverso, compreso quello per attività elettorali;
CONSIDERATO CHE
- il giorno 20 ottobre 2010 il capogruppo di PpF ha trasmesso alla Ragioneria comunale, perché fosse pagata con la dotazione del suo gruppo consiliare, una fattura datata 28/02/10 di €520 della Tipografia SATE di Ferrara relativa alla produzione del numero 9 della rivista “La Testata”, pubblicato in data 20/2/2010 e dunque in vista delle elezioni regionali di quell’epoca;
- il giorno successivo (21/10/10) il Presidente del Consiglio comunale annotava in calce all’atto di liquidazione di quella fattura il proprio parere: “Dai documenti allegati risultano spese per campagna elettorale e quindi non liquidabili con il fondo dei Gruppi”;
- qualche giorno dopo (26/10/10) il capogruppo di PpF insisteva sottoscrivendo di suo pugno, sullo stesso atto di liquidazione, la seguente dichiarazione: "Per il Presidente. La Pubblicazione Testata, oggetto della fattura, non è collegata alla campagna elettorale. Essa è un numero ordinario del periodico del gruppo consiliare PpF";
- infine (28/10/2010), il dirigente del Settore Affari Generali e Vice-Segretario Generale del Comune, Dott.ssa Luciana Ferrari, annotava sulla richiesta originale "Concordo con il Presidente del C.C. vista anche la nota originariamente allegata che chiede l’applicazione 4% IVA per materiale originale. Inoltre rilevo che la fattura è del febbraio 2010. Non si procede alla liquidazione”;
- nel "numero ordinario" della pubblicazione cui la fattura in questione si riferiva (v. allegato), una facciata intera delle quattro totali era occupata da una pubblicità elettorale invitante a votare, alle elezioni regionali, il Movimento 5 stelle BEPPEGRILLO.IT e con esso i candidati ferraresi di PpF, compresi gli stessi Tavolazzi e Storari;
SI INTERPELLA IL SINDACO PER SAPERE
- come valuta la richiesta del Consigliere Tavolazzi di far pagare con fondi del Comune una fattura ove l’IVA è ridotta al 4% proprio in quanto "materiale per campagna elettorale", ai sensi dell'art. 7 legge n° 90 dell'8 aprile 2004;
- come valuta la reiterazione mediante autocertificazione, da parte dello stesso Consigliere, del tentativo di far pagare al Comune le spese per un "numero ordinario" i cui contenuti (che il capogruppo PpF non poteva non conoscere) erano rappresentati per un quarto del totale da una pubblicità elettorale in favore non solo dello stesso capogruppo di PpF, ma anche del dipendente comunale suo segretario, Angelo Storari;
- come valuta la dichiarazione fornita dal consigliere Tavolazzi su un documento contabile ufficiale, nell'esercizio delle proprie funzioni di capogruppo PpF, con l’intento di scaricare sul bilancio comunale una spesa per materiale elettorale relativo a candidature sia del consigliere stesso che del segretario del gruppo PpF.