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Interrogazione su "Accertamento dell'esistenza in vita del consigliere Giorgio Dragotto"
Archivio legislatura 2009 - 2014
Ferrara, 3 dicembre 2012 (P.G. n. 89134 del 3/12/12)
- Al Sig. Sindaco del Comune di Ferrara
Oggetto: interrogazione con richiesta di iscrizione all’o.d.g. del Consiglio, su "Accertamento dell'esistenza in vita del consigliere Giorgio Dragotto"
PREMESSO CHE
- dagli atti del Comune di Ferrara risulta che, tra gli eletti a far parte del consiglio comunale, dal 2/7/2009 è compreso anche il dott. Giorgio Dragotto, fino al 13/12/2011 componente del gruppo "Il Popolo della Libertà" (del quale è stato anche capogruppo per un certo periodo), poi passato al gruppo "Liberi e Forti";
- il dott. Giorgio Dragotto aveva ricoperto lo stesso incarico nel nostro Comune per l'intera precedente consigliatura (13/6/2004 - 6/6/2009), mentre nel periodo 16/5/2005 - 28/3/2010 era stato anche consigliere della Regione Emilia Romagna (con incarico di capogruppo), in entrambi i casi a seguito di elezione nelle liste di "Forza Italia";
- non esiste alcuna incompatibilità di legge fra gli incarichi di consigliere regionale e comunale, mentre la decadenza per mancata partecipazione alle sedute del consiglio è regolata dall'art. 15 dello Statuto comunale ("mancata partecipazione a cinque sedute consecutive ovvero a dieci sedute nell'anno senza giustificati motivi"), al quale fa riferimento anche l'art. 17 del regolamento del consiglio comunale;
- è anche vero che mentre l'incarico di consigliere regionale comporta una retribuzione tale da consentire un agevole sostentamento dell'eletto e della sua famiglia, al consigliere comunale vengono invece corrisposti solo gettoni di presenza insufficienti ad un mantenimento decoroso senza il concorso d’altre entrate lavorative o patrimoniali;
- esiste tuttavia, al di fuori d’ogni considerazione legalitaria o burocratica, un implicito patto di coerenza e correttezza che il politico è moralmente impegnato a rispettare nei confronti degli elettori che lo hanno scelto a rappresentare l'intera comunità per tutelarne gli interessi ed il bene comune: le istituzioni vanno in ogni caso servite dagli eletti –indipendentemente dalla remunerazione che questi ultimi ne possono ricavare– con assiduità e continuità di presenza e impegno personali;
- chi non è in grado di servire adeguatamente le istituzioni e i cittadini, qualunque sia la causa responsabile –anche rispettabilissima, come potrebbe essere un altro incarico pubblico, magari più importante, oppure gli impegni soverchianti di un altro lavoro indispensabile a mantenere nel decoro la propria famiglia– sarebbe allora opportuno che rinunciasse alla carica elettiva che non riesce ad onorare, ben sapendo che in ogni caso le sue funzioni sarebbero immediatamente surrogate dal primo dei non eletti nella sua stessa lista;
CONSIDERATO CHE
- dai gettoni di presenza corrisposti risulta che tra il luglio ed il dicembre 2009, il dott. Giorgio Dragotto non avrebbe partecipato ad alcuna seduta del consiglio comunale, risultando così assente 16 volte nell’arco di sei mesi; anche alle 50 sedute di commissioni consiliari tenutesi nello stesso periodo egli non avrebbe mai preso parte; tuttavia dai registri di presenza del Consiglio risulterebbero invece 6 presenze (e dunque ‘solo’ 10 assenze) in quei 6 mesi;
- sempre dai gettoni di presenza, nel 2010 il dott. Giorgio Dragotto avrebbe partecipato soltanto a 9 delle 33 sedute di consiglio tenutesi nel corso dell'anno (realizzando così 24 assenze), e a nessuna delle 93 sedute di commissione svoltesi in quei dodici mesi; tuttavia dai registri di presenza risulterebbe invece che egli avrebbe partecipato a 13 sedute su 33 (quindi con ‘solo’ 20 assenze nell’anno);
- nel 2011 le presenze del consigliere Dragotto a sedute consiliari sono state sicuramente 10 su un totale di 31 (dunque 21 assenze) per quell’anno, con nessuna partecipazione alle 76 sedute di commissione;
- nel 2012 la presenza a sedute consiliari è sicuramente stata di 2 su 20 finora svoltesi (con un'unica presenza nelle 70 sedute di commissione); la prima presenza in consiglio è stata il 16 gennaio (seguita da 14 assenze consecutive: un vero record), l'ultima il 23 luglio;
- dal 23 luglio di quest’anno non si hanno più notizie del consigliere Dragotto.
SI INTERROGA IL SINDACO
- affinché venga accertata l'esistenza in vita del consigliere Giorgio Dragotto, allo scopo di fugare ogni dubbio sulla sussistenza, ancora oggi, di un requisito fondamentale perché egli possa continuare a ricoprire una carica elettiva;
- per sapere poi, in caso di accertamento positivo, se si prevede che possano essere presto superate le ragioni, che lo scrivente non intende in alcun modo sindacare ma che in ogni caso hanno determinato negli ultimi tre anni e mezzo un 70-80% d’assenze dai lavori consiliari (70% se fa fede il registro delle presenze, 80% se fanno fede i gettoni corrisposti: si vorrebbe anche sapere da cosa deriva questa discrepanza) e un’unica presenza a lavori di commissione; oppure se gli impedimenti in questione continueranno immutati, o addirittura ingravescenti come nell’ultimo anno;
- per sapere infine se il Sindaco non ritenga di dover chiedere al consigliere di rassegnare le dimissioni (per i motivi d’opportunità enunciati all’ultimo punto del premesso e indipen-dentemente dall’eventuale sussistenza, tutta da valutare, degli estremi per avviare un procedimento di decadenza a norma di statuto e regolamento), in modo da permettere che le funzioni dell’interessato siano svolte più proficuamente da chi gli potrebbe così legittimamente succedere.