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Una scelta importante

Archivio legislatura 2009 - 2014
Nel Consiglio Comunale di lunedì 5 ottobre si è discussa, tra le altre, la delibera riguardante le nuove rette della refezione scolastica, già esaminata e approfondita in due incontri della II Commissione, in cui, secondo il parere unanime di tutti i Commissari, si è lavorato con un positivo e produttivo spirito di collaborazione. La discussione consiliare, che pure ha visto maggioranza e opposizione rimarcare le proprie posizioni, ha infine condotto al voto unanime della delibera in oggetto.
Il Gruppo Consiliare PD ritiene che, a fronte dei tagli sempre più gravosi che il Governo nazionale impone ai Comuni -tagli che pesano enormemente sull’Ente locale e che rendono difficile mantenere l’eccellente livello dei nostri servizi scolastici- questa delibera salvaguardi le fasce di reddito più deboli (la prima ad esonero totale, le successive tre tutelate su segnalazione dei servizi sociali), le quali pagano meno rispetto all’anno scorso. Ribadiamo inoltre che, in ottemperanza al principio di gradualità, vengono tutelate le fasce medie, che non possiamo più considerare a reddito alto e che rappresentano la parte più consistente dell’utenza delle nostre scuole. Riteniamo altresì di poter affermare che, a fronte dell’aumento dei costi per la refezione a carico del Comune (+ 10% circa) la diminuzione dei costi a carico delle famiglie appartenenti alle fasce medio basse (4/6%) rappresenti già di per sé un elemento forte di tutela. Per quanto riguarda l’utilizzo dei maggiori introiti derivanti al Comune dal pagamento per intero delle rette da parte degli utenti appartenenti alle fasce di reddito isee superiore ai 42,000,01 €, la soluzione individuata prevede che essi siano vincolati all’implementazione dell’offerta dei servizi educativi per la città. Questa è senza dubbio una decisione positiva che evidenzia la volontà dell’Amministrazione di continuare ad investire nei servizi educativi per l’infanzia che rappresentano una punta di eccellenza della nostra città. Tale volontà assume un rilievo ancor maggiore se consideriamo la politica nazionale in materia di Scuola che si concretizza nella cosiddetta manovra finanziaria d’estate - ”Legge n° 133 del 06 agosto 2008“ e decreto legge 137, denominato “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”- con cui il Governo prevede nel periodo 2009/2012 tagli alla scuola per 8 miliardi di euro, un aumento del rapporto alunni docenti, una drastica riduzione del personale docente (36.870 unità) e ATA (15.000 unità), l’emanazione di regolamenti, che provvedano a modificare l’assetto organizzativo e didattico, attraverso l’accorpamento di classi di concorso, la modifica di piani di studio dei quadri orari, della formazione delle classi e della didattica nella scuola primaria. Sulle conseguenze di questa politica, sulle sue ricadute sul sistema scolastico nel suo insieme e sugli Enti locali, varrebbe la pena di avviare una riflessione accurata, il più possibile obiettiva e priva di posizioni preconcette ed ideologiche.

Ultima modifica: 30-01-2013
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it
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