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Elezioni, stampa e ospedale di Cona - 25 marzo 2010
Archivio legislatura 2009 - 2014
Clamorosa campagna di stampa elettorale quella portata avanti contro l'ospedale di Cona. Il leit motif è rappresentato da "tredici attraversamenti di assi viari" che separerebbero il vecchio Sant'Anna dal nuovo polo ospedaliero: come se le emergenze dovessero tutte attraversare il centro fino al Sant'Anna (sosta per commemorare i vecchi tempi?) prima di essere immancabilmente avviate per la via Comacchio. Circonvallazioni, tangenziali, autostrade e superstrade: tutte rigorosamente proibite. Il contrappunto lo fanno affermazioni come "nessuno vuole Cona" (i partiti di maggioranza non contano: deve essere una nuova legge del contrappasso), "lo spostamento dell'attuale Pronto Soccorso metterà in pericolo chi necessita di interventi d'emergenza" (nell'assoluta ignoranza della dell’organizzazione delle emergenze sul nostro territorio), o pretese di mantenere in Giovecca emergenza e ogni prestazione non di ricovero (nell'ignoranza non solo delle nefaste conseguenze di una scelta siffatta, ma perfino di quali siano le prestazioni di ricovero). Per non parlare delle "odissee" e delle "deportazioni" fantasma, visto che in Giovecca rimarranno tutti gli ambulatori di primo livello di ben 20 specialità tra mediche e chirurgiche, oltre a dialisi, radiologia, chirurgia ambulatoriale e centro antidiabetico. Ma alcuni fingono di non saperlo. Eppure in Consiglio comunale tecnici e amministratori anche recentemente hanno dato ampi chiarimenti su Cona. In quell'occasione, anche il Consigliere Medico Levato del PDL ha parlato di "nuovo e unico Pronto Soccorso" a Cona, mentre il Consigliere PDL Rendine ha detto che "non è accettabile il pensare di avere un'emergenza al S. Anna e un'altra emergenza a 10 km di distanza. Sarebbe un'illusione, sarebbe un falso Pronto Soccorso, sarebbe un inganno per il cittadino". Non serve a nulla. Invece, nel paese dei Minzolini boys, perfino il casuale incrociarsi di un funerale con una festa di laurea diventa occasione di sdegno pre-elettorale.