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Mozione sulla realizzazione di un emporio sociale a Ferrara - P.G. n.90611

di Dario Maresca
P.G.n.90611 del 10/10/2014

Al Presidente del Consiglio Comunale

OGGETTO: Mozione sulla realizzazione di un emporio sociale a Ferrara


PREMESSO

- Che la questione della povertà è un tema che si fa sempre più pressante con il perdurare della crisi economica e che richiede un’attenzione non episodica e una capacità di adottare soluzioni innovative;
- Che il Comune di Ferrara è impegnato a sostenere famiglie e persone in difficoltà su diversi livelli attraverso vari progetti del Piano Salute e Benessere Sociale e dell’assessorato Salute e Servizi alla Persona;
- Che nelle linee programmatiche di mandato il Sindaco, richiamando la centralità della persona e la necessità di dare risposta a vecchie e nuove povertà, ha ricordato che “da parte nostra dovremo anche farci carico di individuare, nel rispetto della libertà di ognuno, criteri di equità nella distribuzione finale degli aiuti per evitare che a qualcuno vada troppo e ad altri nulla. Importante anche in questa direzione la proposta, fatta propria dall’assessore Sapigni, di mutuare la esperienza modenese di un market alimentare controllato gestito dal volontariato in un quadro di trasparenza e senza uso di denaro.”

CONSIDERATO

- Che le risorse, pubbliche, private e di volontariato, che già la nostra comunità impiega per rispondere alle criticità socio-economiche si trovano a far fronte ad un aumento crescente della domanda, per cui è necessario sperimentare nuove soluzioni, ampliare i soggetti coinvolti e lavorare in rete, ottimizzando risorse già disponibili ed estendendo gli interventi anche a fasce di nuove povertà;
- Che per dare risposte efficaci alle esigenze delle persone che vivono situazioni di disagio è opportuno conoscerne le storie, personalizzare gli interventi e trovare soluzioni che rispettino la dignità di ciascuna persona;
- Che è già stato avviato un percorso per la progettazione di un emporio sociale, nell’ambito del progetto “Beni di prima necessità” del Centro Servizi per il Volontariato Agire Sociale, con il coinvolgimento di una rete di istituzioni e associazioni, di cui si allega parte della scheda di progetto riportante la definizione, il funzionamento e i destinatari dell’emporio sociale;
- Che l’emporio sociale, così come pensato nel progetto richiamato e nell'esperienza già attiva a Modena, si configura come un luogo non solo per la distribuzione controllata di generi alimentari, ma dove convergano servizi e attività rivolti a persone e famiglie in difficoltà, un luogo in cui costruire relazioni e offrire strumenti personalizzati, in cui "produrre solidarietà" dando possibilità a ciascuno di mettere a disposizione qualcosa (tempo, denaro, beni, competenze);

RITENUTO

- Che occorra ora dare seguito a tale percorso, passando ad una fase operativa, anche assegnandovi priorità;
- Che l’efficacia di un emporio sociale sia maggiore se organizzato secondo i principi del welfare generativo, ossia non in una logica dell’assistenza ma in una logica del coinvolgimento, della promozione della persona e della partecipazione alla vita pubblica e sociale, ad esempio sostenendo gli utenti nell’attivarsi per la ricerca di lavoro o la formazione, per attività di utilità sociale o per la gestione stessa dell’emporio;
- Che una città che voglia farsi carico degli ultimi debba saper mettere in campo sinergie tra istituzioni, associazioni di volontariato e i settori della produzione e del commercio, anche con forme di agevolazioni per i soggetti donatori (come già avviene con i progetti “Last minute market” e “Brutti ma buoni”), favorendo in questo modo la solidarietà, la responsabilità sociale delle imprese e la coesione sociale;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

- Ad individuare e mettere a disposizione gratuitamente locali opportuni per le attività dell’emporio;
- Ad istituire un gruppo di lavoro qualificato interassesorile, con il coinvolgimento anche delle associazioni, con il compito di predisporre un progetto dettagliato e completo per la fattibilità e sostenibilità di un emporio sociale secondo i principi richiamati in premessa e quanto già elaborato dal progetto “Beni di prima necessità”, e che successivamente ne monitori lo sviluppo;
- A completare la stesura del progetto entro febbraio 2015 e ad avviarne la realizzazione nel corso del 2015, compatibilmente alle condizioni che si verificheranno.

(Allegato)
"AgireSociale – Centro servizi per il Volontariato
Emporio Sociale Ferrara
Studio di fattibilità

Progetto BENI DI PRIMA NECESSITÀ
Poveri si diventa.
La povertà è una costruzione sociale

Cos’è
L’emporio sociale è un nuovo modello di prossimità a singoli e nuclei familiari fragili che si
sta sperimentando da alcuni anni in diverse zone d’Italia. E’ innanzitutto un progetto di
comunità che nasce per favorire la sinergia tra diversi soggetti impegnati nel contrasto alle
povertà e nella riduzione degli sprechi alimentari. Si propone di razionalizzare la
distribuzione di beni alimentari e di rendere il più possibile dignitosa la distribuzione alle
famiglie attraverso un luogo tipo “market” che permetta la scelta dei prodotti più adeguati
alle esigenze delle famiglie, tenendo conto di criteri legati al soddisfacimento del
fabbisogno nutrizionale . Emporio però non è solo un piccolo supermarket, ma un luogo in
cui leggere meglio i bisogni dei beneficiari e offrire servizi o attività di orientamento e
supporto alle persone che accedono: attorno al market infatti si vuole offrire un punto di
ascolto ed orientamento alle risorse del territorio, che verrà meglio definito e specificano
nei contenuti a seconda dei partner di progetto e delle competenze che verranno attivate
(bilancio di competenze, preparazione cv, segnalazione opportunità formative-lavorative,
accesso al microcredito, sostegno psicologico,ecc.).

Come funziona
Ogni nucleo familiare è dotato di una tessera a punti gratuita con la quale è possibile “fare
la spesa”. Il prezzo dei prodotti esposti non è infatti espresso in euro, bensì in “punti”. Le
famiglie mensilmente godono di un certo quantitativo di punti commisurato al nucleo
familiare, previa valutazione dei criteri di accesso individuati dalla “commissione
valutazione accessi”.

A chi si rivolge
Si rivolge a persone e famiglie in difficoltà a causa della crisi economica e della perdita del
lavoro. L’accesso è determinato da criteri decisi dalle associazioni capofila di concerto con
i servizi sociali (ASP Ferrara).
L’intervento non sostituisce le attuali distribuzioni eseguite da gruppi ed associazioni, ma
si pone come servizio integrativo. Ovviamente durante il periodo di accesso all’emporio le
famiglie assistite non potranno beneficiare di altri supporti dai centri di distribuzione di
alimenti cittadini."


Approvata in Consiglio Comunale il 3/11/2014
Ultima modifica: 19-11-2014
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it