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Richiesta informazioni in merito a risposta Ass. Ferri "Quadrante Est di Ferrara"
di Ilaria Morghen - 16.1.2015
P.G. 5627/2015
Oggetto: richiesta informazioni inerenti risposta P.G. 119049/14 del 22/12/14.
Gentile Assessore Ferri,
riteniamo la Sua pur cortese risposta in merito alla nostra nota P.G. 108746 del 24.11.2014, inerente la trasmissione delle informazioni ambientali sul Quadrante Est di Ferrara, assolutamente aleatoria ed aspecifica. Ci chiediamo infatti come mai il report di una campagna di monitoraggio del periodo maggio 2013 marzo 2014 dopo 9 mesi dal termine della campagna non è ancora stato pubblicato (la “gravidanza” dovrebbe essere terminata?).
Le faccio presente che le campagne di monitoraggio indoor e outdoor di sostanze clorurate volatili ed in particolare del CVM sono molto complesse e delicate e che, soprattutto, dovrebbe intercorrere poco tempo (la letteratura consiglia 48 ore) tra il momento del campionamento e l’analisi del campione, motivo per cui dovrebbe rimanere traccia (obbligo di legge: Dlgs 152/06) di tutto il percorso dal campionamento all’analisi, ed i Cittadini hanno il diritto ad acquisire (Dlgs 195/05), anche i verbali di campionamento ed i rapporti di prova relativi ad ogni singolo campione. I Cittadini non si possono accontentare di un report con tabelle confezionate pubblicate 10 mesi dopo ed oltre.
La situazione è grave. Come prima del luglio 2012: relativamente alle campagne di monitoraggio eseguite nel 2010 e 2011 è stato pubblicato a luglio 2012 sul sito web istituzionale solo un report con tabelle confezionate. La richiesta di accesso atti presentata da un rappresentante medico dell’ISDE (associazione medici per l’Ambiente) datata 09/07/12 per acquisire i verbali di campionamento e i rapporti di prova, non è stata mai evasa, e dopo vari ricorsi adesso è approdata e gestita presso la Corte di Giustizia della Commissione Europea. Mi creda, daremo massima pubblicità alla gravità e alla mancanza di trasparenza che emerge dalla situazione. Le ambiguità che emergono consistono inoltre:
- non risulta che sia mai stato pubblicato sul sito web istituzionale il progetto integrale “Messa in sicurezza del Quadrante Est: primo intervento per la realizzazione di un sistema di rimozione del percolato”; al massimo, è stato pubblicato per un periodo di 15 giorni il bando o l’estratto del bando, che è tutt’altra cosa rispetto al progetto;
- ci chiediamo: perché viene pubblicato a gennaio 2015 un progetto datato novembre 2013? TRASPARENZA DIFFERITA di 14 mesi.
- perché l’aggiornamento del sito viene fatto a gennaio 2015? Forse le richieste del M5S stanno portando i loro frutti? Non siamo ancora soddisfatti come può ben derivarne da questa Nostra ennesima richiesta.
L’art. 1 comma 1. lettera b) del Dlgs 195/05 recita: “ … garantire, ai fini della più ampia trasparenza, che l'informazione ambientale sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa, anche attraverso i mezzi di telecomunicazione e gli strumenti informatici, in forme o formati facilmente consultabili, promuovendo a tale fine, in particolare, l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione …”.
Visti gli aggiornamenti sporadici, incompleti e molto tardivi del sito web istituzionale, questo articolo non è rispettato dal Comune di Ferrara. Pertanto,
in applicazione dell’art. 1 comma 1. lettera b) del Dlgs 195/05, il M5S chiede all’Assessorato all’Ambiente e con la supervisone ed il controllo del Presidente della Provincia di Ferrara, ora Area Vasta, a cui chiediamo una presa di posizione in merito alla vicenda, di pubblicare sistematicamente e progressivamente tutta la documentazione integrale che riguarda il Quadrante Est.
La corretta pubblicazione delle informazioni richieste ci porta ad insistere per la presa visione dei verbali di campionamento e dei rapporti di prova relativi ad ogni singolo campione sia delle campagne di monitoraggio del 2010-2011 sia di quelle del 2013-2014 e più precisamente:
1. verbali di campionamento con illustrazione della metodologia di campionamento e di custodia dei campioni eseguiti, rapporti di prova (con indicazione ora inizio e fine analisi, metodologia e sensibilità analitica) di tutti i campioni eseguiti sul “terriccio”, compresi quelli eseguiti da ARPA, eventualmente anche in contraddittorio, sia nella zona della ex-discarica Sud (di fronte a Via Cedri) sia nella zona della ex-discarica Nord (di fronte a Via Caretti). E più precisamente:
• verbali di campionamento con indicazione dello strumento di campionamento utilizzato e dei suoi limiti di rilevabilità (in funzione della durata di esposizione), dell’ubicazione dello strumento, del giorno e dell’ora di inizio e del giorno e dell’ora di fine del campionamento, della temperatura e dell’umidità relativa rilevata a inizio e fine campionamento, della rilevazione della porosità del terreno nelle immediate adiacenze durante il campionamento, della piovosità degli ultimi 2-3 giorni prima del campionamento, delle modalità di conservazione e trasporto del campione con eventuali segnalazioni di eventuali anomalie riscontrate durante il campionamento, la conservazione ed il trasporto;
• rapporti di prova relativi alle analisi eseguite su ciascun campione con indicazione del laboratorio, dello strumento analitico utilizzato e della sensibilità analitica di tale strumento, dell’ora di inizio e di fine dell’analisi di ciascun campione con eventuali segnalazioni di eventuali anomalie riscontrate durante l’analisi;
• test eseguiti per la validazione del campionamento indoor e outdoor del CVM con il radiello e per la validazione dell’applicazione usata per il desorbimento del CVM dalla fiala di campionamento, ad esempio con l’esecuzione di campionamenti e analisi con il radiello in ambienti indoor e outdoor a concentrazioni note di CVM, rilevate con altre metodologie di campionamento e di analisi già validate a livello internazionale.
• verbali della e/o delle Conferenze dei servizi relative alla validazione dei dati ambientali prodotti dall’Istituto Superiore di Sanità;
2. codice e/o codici CER con cui è stato classificato suddetto “terriccio”, che, dovrebbe essere il terreno di risulta degli scavi effettuati all’interno del sito contaminato del Quadrante Est sia nella zona della ex-discarica Sud (di fronte a Via Cedri) sia nella zona della ex-discarica Nord (di fronte a Via Caretti);
3. profondità massima a cui sono arrivati gli scavi rispetto al piano superficiale attuale del terreno, rispetto al livello del mare e rispetto ai livelli di falda misurati durante suddetti lavori di scavo all’interno del sito contaminato sia nella zona della ex-discarica Sud (di fronte a Via Cedri) sia nella zona della ex-discarica Nord (di fronte a Via Caretti);
4. nome e ragione sociale della ditta che effettuerà il trasporto di suddetto “terriccio”, attualmente stoccato sia nella zona della ex-discarica Sud (di fronte a Via Cedri) sia nella zona della ex-discarica Nord (di fronte a Via Caretti) e copia delle autorizzazioni dei mezzi di trasporto che la ditta intende utilizzare;
5. nome e ragione sociale dell’“impianto specializzato, fuori dai confini provinciali”, in cui avverrà “lo smaltimento” di suddetto “terriccio” e copia delle autorizzazioni di suddetto impianto;
6. copia di e pareri espressi dall’ARPA e dall’AUSL in merito a questi scavi eseguiti all’interno del sito contaminato del Quadrante Est sia nella zona della ex-discarica Sud (di fronte a Via Cedri) sia nella zona della ex-discarica Nord (di fronte a Via Caretti);
7. copia delle relazioni ispettive eventualmente eseguite dall’ARPA e dall’AUSL in merito a questi scavi eseguiti all’interno del sito contaminato del Quadrante Est sia nella zona della ex-discarica Sud (di fronte a Via Cedri) sia nella zona della ex-discarica Nord (di fronte a Via Caretti);
8. copia delle relazioni ispettive eventualmente eseguite dall’AUSL e da eventuali altri competenti organi di controllo in merito alla sicurezza ed alla recinzione del cantiere sito all’interno del sito contaminato del Quadrante Est nella zona della ex-discarica Nord (di fronte a Via Caretti);
9. copia di attestazioni dell’AUSL in merito all’assenza di rischio sanitario per i cittadini residenti e/o presenti nei dintorni di suddette attività di scavo;
10. copia di monitoraggi outdoor (attorno all’area degli scavi) almeno delle sostanze cancerogene e tossiche volatili, che erano presenti in falda in elevatissime concentrazioni secondo precedenti studi di caratterizzazione dell’area;
11. copia dei risultati finora disponibili di un monitoraggio dell’aria ambiente indoor e outdoor eseguito recentemente presso l’asilo nido di Via del Salice, come risulta da una comunicazione recentemente ricevuta dal Capo Unità ENV.D.2 della Direzione D - Applicazione, politica di coesione e semestre europeo, Gruppo 2 della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea;
12. il progetto generale e il progetto esecutivo di Messa in sicurezza “Quadrante Est”: primo intervento per la realizzazione di un sistema di rimozione del percolato.
Distinti Saluti.
p. il Gruppo Consigliare M5S Ferrara
la Presidente
Dr.ssa Ilaria Morghen