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Interpellanza su moria di ittiofauna in località Boara

di Ilaria Morghen - 16.10.2015

P.G. 105805/2015


Oggetto: Interpellanza su moria di ittiofauna causata da lavori di manutenzione del manto stradale in via Copparo, località Boara.

VISTE
• le recenti notizie diffuse dai Cittadini e dalle Associazioni dei Volontari prossime Guardie Ittiche, in merito ai gravi fatti avvenuti durante i lavori di manutenzione di terrapieno e del manto stradale lungo il tratto di via Copparo che attraversa la frazione di Boara, che ha provocato la moria di diversi quintali di fauna ittica;
• nonostante l’intervento di Stefano Lovo - Responsabile P.O. Acque Costiere ed Economia Ittica, Mattia Lanzoni - Docente all'Università di Scienze Biologiche, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, l’UPE - Unione Pescatori Estensi;
• nonostante un precedente incontro svoltosi in data svolto Giovedì 10 Settembre presso la Sede della Provincia di Ferrara, Via Corso Isonzo 105, Ferrara;
presenti alla riunione:
Stefano Lovo - Responsabile P.O. Acque Costiere ed Economia Ittica
Ilaria Morghen - Consigliere Comunale M5S
Giuseppe Castaldelli - Docente all'Università di Scienze Biologiche, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie
Mattia Lanzoni - Docente all'Università di Scienze Biologiche, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie
Ing. Paola Magri
Provincia di Ferrara
Dirigente Settore Ambiente ed Agricoltura

Marco Falciano - UPE - Unione Pescatori Estensi
Assente: rappresentante ARPA

O.d.G.:
- Richiesta di accesso agli atti relativi a morie di fauna ittica e sversamenti d'inquinanti
- Analisi degli eventi registrati e segnalati in apposito report "Monitoraggio e controlli biochimici delle acque in Provincia di Ferrara" a cura di UPE e Legambiente
Progettare eventuale soluzione
La riunione si è aperta discutendo delle segnalazioni, effettuate a partire dal 2014 e presenti nel report sopracitato, riguardanti fenomeni di morie ed inquinamento nelle acque superficiali della provincia di Ferrara. Segnalazioni corredate da documentazione fotografica e brevi filmati divulgati dalla stampa e dal telegiornale locale.

L'ente competente, nelle persone dei suoi rappresentanti, ammette sin da subito di aver notato una falla, già dal 2014, nella gestione di questi fenomeni da parte degli organi incaricati di tali compiti di controllo e intervento. Il primo intervento deve essere sempre, in linea generale, garantito da ARPA, per i fenomeni d'inquinamento in acque superficiali, o dai tecnici dell'Università di Scienze Biologiche per le morie.

Concentrandosi sul fenomeno delle morie di fauna ittica si è subito chiarito che gli organi competenti, nello specifico i tecnici dell'Università, pur essendo intervenuti a seguito di segnalazioni, più volte l'intervento è risultato tardivo o comunque quasi mai si è scoperta la causa dell'evento che ha causato la morte della fauna acquatica. Si precisa che le modalità d'intervento in tali casi implicano tempi molto ristretti, ed è necessario effettuare in fretta complesse analisi in laboratorio sull'apparato respiratorio dei pesci morenti, o appena morti, per scoprirne la causa.

Preso atto di ciò, alcuni mesi fa i rappresentanti di ARPA, USL, Consorzio di Bonifica, del Comune, della Provincia, e i docenti dell'Università di Scienze Biologiche, hanno ideato una soluzione che è entrata in vigore verso la fine del Settembre 2015, (in Allegato). A fronte delle numerose morie verificatesi nel periodo invernale, fenomeni perlopiù conseguenti alla pratica di asciutta di molti canali di bonifica, è stato finalmente stabilito un battente idrico minimo di 50 cm in tutti i canali della provincia, e il Consorzio di Bonifica si è assunto l'impegno di comunicare tempestivamente, e con preavviso, le eventuali ed eccezionali variazioni che oltrepasseranno tale limite, in modo da assicurare il salvataggio del pesce prima che vada in sofferenza.

Per ciò che concerne i fenomeni di moria già in atto, qualunque sia la causa scatenante, il dr. Lanzoni e il dr. Castaldelli si sono messi a disposizione per attuare un primo intervento sul posto ogni volta che ve ne sia bisogno. In media, sono stati registrati 30 eventi di moria all'anno, nella provincia di Ferrara, concentrati nel periodo autunnale o invernale. L'intervento dei biologi avverrà a seguito di segnalazione diretta presso un numero telefonico che presto verrà reso pubblico e garantirà un ispezione ed una prima valutazione tecnica della situazione, prelievo di campioni da analizzare ed eventualmente inviare ad Arpa (se si tratta di inquinanti), report di ogni evento pubblicato su apposito sito Internet consultabile da chiunque con la possibilità di visionare la cronologia dei fenomeni.
Questa procedura, che risulta il prodotto dei diversi stakholder elencati, è stata avviata a scopo precauzionale, per evitare un ulteriori morie di pesci che abitano i canali del bacino idrico del ferrarese. Ciò nonostante, si è verificata un’ulteriore moria di gravità elevata.

CONSIDERATO
che il Consorzio di Bonifica “Pianura di Ferrara” e la Provincia sono stati i principali coordinatori dei lavori mentre i Cittadini locali, sono stati i veri organi di controllo che hanno denunciato i gravi fatti che stavano protraendosi da giorni e obbligato gli enti competenti ad occuparsene con urgenza. Che interpellato, il Presidente Dalle Vacche ha ammesso un deficit comunicativo tra gli enti interessati dall’intervento in essere e si è impegnato a redigere, previa indagine, un rapporto di analisi;
VISTA
la recente normativa L.N.68/2015 art.452 bis e art. 300 del Codice dell’Ambiente; Direttiva 2004/35/CE in tema di danno ambientale; inoltre, in corrispondenza delle singole fattispecie di reato, si rileva che l’art. 1 della Legge ha modificato l’art. 25-undecies del d.lg. n. 231/2001, estendendo il catalogo dei reati che costituiscono presupposto della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche dipendente da reato. In particolare, per effetto della modifica si prevedono a carico dell’ente specifiche sanzioni pecuniarie per la commissione dei delitti di inquinamento ambientale e di disastro ambientale.

SI INTERPELLA
il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato ad individuare:

• i responsabili dei vari enti coinvolti nei lavori di manutenzione che hanno causato questo gravissimo deficit comunicativo ed organizzativo
• l’entità del danno ambientale relativo alla quantità di fauna ittica interessata dalla moria
• l’entità del danno igienico sanitario conseguenti allo scarico delle fognature locali autorizzate in un canale senza scorrimento d’acqua

1. Allegato: modalità per la gestione e la prevenzione di morie di ittiofauna nelle acque pubbliche.

Si richiede risposta scritta.
Con osservanza.

La Presidente del Gruppo Consiliare M5S
Dr.ssa Ilaria Morghen

Ultima modifica: 23-05-2016
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Movimento5Stelle
EMAIL: gruppo-movimento5stelle@comune.fe.it