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Interpellanza in merito alla ricerca e allo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi
di Ilaria Morghen - 9.3.2015
P.G. 23515/2015
La sottoscritta Consigliera Comunale Ilaria Morghen INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO CHE
- lunedì 27 ottobre 2014 il M5S ha portato in aula consiliare una prima discussione sul decreto Sblocca Italia, svuotata nel dibattito e respinta da maggioranza e restante opposizione, pur contenendo elementi di grande preoccupazione quali la ripresa di politiche di incenerimento rifiuti, grandi opere, cementificazione e trivellazioni per ricerche idrocarburi su tutta la penisola;
- relativamente a quest’ultimo tema, dall’ articolo 38 del decreto in oggetto si evince che:
• tutte le attività connesse allo sfruttamento dei giacimenti nazionali di idrocarburi, con trivelle, e infrastrutture, diventano di interesse strategico nazionale;
il titolo concessorio sarà unico, mentre prima era suddiviso in tre fasi: permesso di ricerca, prospezione ed estrazione;
tutte le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale per le attività di ricerca, prospezione ed estrazione in terraferma saranno tolte alle Regioni e accentrate allo Stato;
• la concessione viene accordata con decreto del Ministero dello sviluppo economico e a seguito di procedimento unico di durata pari a 180 giorni e tramite apposita conferenza dei servizi in cui viene svolta anche la valutazione ambientale strategica (VAS) dei lavori;
CONSIDERATO CHE
- in forza dell’approvazione nel mese di Novembre 2014 del decreto in oggetto, stanno partendo nel ferrarese due nuovi permessi di ricerca: a Ostellato, progetto Corte dei Signori, pozzo “trava 2 dir” di Aleanna Resources ( in area protetta Iba); a Cento- Poggo Renatico ( in piena area sisma 2012) la Po Valley Operation Pty Ltd inoltra richiesta di concessione di coltivazione di gas col pozzo “S. Maddalena 1 dir” già perforato nell’anno 2004;
- le procedure legate ai vecchi progetti, sospese in attesa del cambio normativo, ora rischiano di riprendere vigore mettendoci di fronte ad uno scenario di vera e propria occupazione del territorio rurale, un’ ondata di pozzi di trivellazioni per attingere gas naturale dal sottosuolo anche in aree di pregio naturalistico e paesaggistico, sia sulla terraferma che nel mare;
- recentemente si sono espressi in maniera inequivocabile e pubblicamente contro le trivellazioni le associazioni agricole di categoria in maniera unitaria e il consorzio di bonifica. Le motivazioni addotte, spiegate con cognizione di causa, vanno nella direzione della tutela della sicurezza idrogeologica del territorio e della tutela del patrimonio agricolo rurale che riveste un particolare valore e peso economico per la provincia;
- il comitato No TRIV a Fe, sempre attivo sul territorio ferrarese e in stretto collegamento con i numerosi movimenti di opposizione di cittadini nati in tutto il Paese ed in crescita dopo l’approvazione dello Sblocca Italia, chiede da tempo collaborazione ed iniziative politiche concrete alle varie amministrazioni sulla provincia, avendo ricevuto soltanto, vaghe dichiarazioni di intenti;
- la posizione del Sindaco Tagliani è sempre stata dichiarata, di totale contrarietà alle trivellazioni sul territorio, per le dannose conseguenze che ne derivano, ma a tutt’oggi, non abbiamo potuto ancora prendere visione di un qualche atto politico di rilevante contrasto;
APPURATO CHE
- i rischi, ben noti ed inconfutabili, sono quelli di aggravare il fenomeno della subsidenza naturale del nostro territorio alluvionale;
- il sospetto, rinfrancato un anno fa dal rapporto della Commissione Ichese e da diversi episodi verificatisi presso l’Amministrazione Regionale pregressa, di scarsa trasparenza, correlati alla vicenda, che, gli eventi susseguentesi alle trivellazioni ed estrazioni di gas dal sottosuolo sono fenomeni sismici;
- gli svantaggi per la popolazione, anche sotto l’aspetto energetico ed economico, sono nettamente superiori agli eventuali vantaggi;
TUTTO CIO’ ESPOSTO
SI INTERPELLA
il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato per capire come intenda muoversi relativamente alla problematica in oggetto;
si chiede in particolare:
1. se l’Amministrazione stia valutando una strategia per intervenire su questa problematica che sta suscitando grosse preoccupazioni nella popolazione;
2. se intenda farsi concretamente promotore, come più volte chiesto dai comitati dei cittadini, di una rete di lavoro tra sindaci dei comuni dell’intera provincia ferrarese e l’Amministrazione Regionale per creare un fronte compatto di opposizione;
3. se intenda allargare questo fronte convocando un tavolo di emergenza in tempi brevi con tutti i soggetti della rete di cui sopra, i comitati No TRIV e tutti i cittadini che presentano istanze di protesta, le associazioni di categoria, in particolare quelle agricole, il Consorzio di bonifica, al fine di valutare tutti insieme, un’ urgente ed efficace azione politica di forte di opposizione da portare politicamente direttamente al Ministero e al Governo;
4. se, riguardo al progetto Ponte del Diavolo e al pozzo Tombellina 1, particolarmente vicino alla città e all’ospedale, e il cui permesso è stato prorogato di 3 anni, si intenda procedere, e in che tempi, con la conferenza dei servizi così come atteso lungamente dai comitati dei cittadini;
5. nel caso il nuovo scenario normativo non lo permetta più, si chiede quali strumenti concreti e efficaci possa mettere in campo, in virtù della responsabilità conferita dal proprio ruolo sul territorio, relativamente alle numerose istanze di trivellazione, che a breve arriveranno ad impattare su numerose porzioni di territorio.
Si richiede risposta scritta.
Con osservanza
La Presidente del Gruppo Consiliare M5S
Dr.ssa Ilaria Morghen