Comune di Ferrara

salta i contenuti principali a vai al menu Audizione UDI (Unione Donne in Italia)
alla Commissione Comunale Speciale “Donne Elette” del 7 gennaio 2010

L’excursus storico dell’evoluzione dell’UDI dal 1945 ad oggi, l’informazione sul materiale documentale e d’archivio di cui è generosa, attiva e consapevole custode, il consuntivo delle battaglie, degli eventi, degli impegni di questi ultimi tempi (solo per citarne alcuni: 50E50, femminicidio, il progetto “anfora”), l’anticipazione sul prossimo obiettivo (un progetto relativo “alle città libere dalla pubblicità offensiva poiché essa legittima e genera violenza sulle donne”) e infine il forte impegno sul fronte salute-donna. È quanto hanno illustrato Liviana Zagagnoni, Micaela Gavioli, Stefania Guglielmi e Luana Vecchi, autorevoli rappresentanti dell’Unione Donne in Italia di Ferrara, alla Commissione Donne Elette in occasione del ciclo di audizioni che la Commissione Comunale sta svolgendo, invitando di volta in volta tutte le associazioni di genere presenti nel nostro territorio.
Un incontro vivace e partecipato, ricco di spunti di lavoro per un percorso che si è auspicato condiviso tra ambito pubblico e ambito associativo, specie quando l’ambito associativo è, come in questo caso, appassionato, fortemente qualificato e soprattutto di consolidato riferimento.
Alla presenza delle Assessore Sapigni e Zadro si sono toccate problematiche relative alla geografia della violenza: violenza fisica ma anche “violenza indotta”, quella che subliminalmente ci irretisce nella pubblicità, nella televisione, nell’avvilente linguaggio dei luoghi comuni; problematiche relative alla carenza dei servizi: scuole, asili e asili nido con orari inadeguati per le madri che lavorano, come ha ben illustrato la Consigliera Corazzari; problematiche relative alla messa in sicurezza delle conquiste raggiunte: la legge 194 ad esempio, alla quale garantire un’applicazione integrale, blindandola alle linee guida messe in atto dalla nostra regione; e ancora, violenza indotta dalle problematiche relative all’aspetto “culturale” delle differenze di genere: la trasversalità dell’educazione come base fondante della cultura per debellare la discriminazione, come ha precisato la Vicepresidente della Circoscrizione 4 Marzola, e perché “i diritti non sono di genere”come ha affermato il Consigliere Civolani. Ma è stato sul fronte della salute che l’incontro ha avuto il maggior numero di interventi e la massima attenzione: il coinvolgimento dell’UDI al “tavolo salute/donna”, il ruolo del consultorio, le campagne di prevenzione per combattere il cancro alla mammella e al collo dell’utero, sono obiettivi che in anni di attività e di sensibilizzazione, L’UDI ha contribuito a radicare come attività di prevenzione nelle donne e nell’opinione pubblica in generale. Le sollecitazioni al riguardo del Consigliere Durante e della Consigliera Ricciardelli si sono indirizzate anche nel fornire informazioni sui progetti in fase avanzata di processo (al tavolo di salute-donna, il progetto delle endometriosi).
Un incontro positivo, quindi, che all’esigenza di una necessaria informativa sul fronte delle associazioni di genere del nostro territorio, ha unito il valore della reciprocità negli obiettivi: il doveroso ascolto da parte delle istituzioni ha raggiunto lo scopo di sintonizzare il confronto ad un livello di realizzazione pragmatica, pur nelle necessarie, talvolta diverse priorità (cosa fare e come fare) che culturale e di merito (quali le motivazioni del “perché fare così”).
Le audizioni proseguiranno con tutte le associazioni di genere del territorio, incrementando e monitorando le attività dell’importante rete della partecipazione associativa, in un percorso di reciproca attenzione e collaborazione.