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Interrogazione su procedura ASP di allontanamento e ricongiungimento familiare e informatizzazione della banca dati

di Ilaria Morghen - 12.7.2018
P.G. 87663                                                            
 
Premesso che:
 
 La Costituzione garantisce il diritto del minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia e il diritto del genitore a poter crescere i propri figli. Analogamente, la legge quadro in materia di adozione e affidamento, legge n. 184 del 1983, come modificata dalla legge n. 149 del 2001, delinea un ampio sistema di norme a tutela dell'interesse primario del minore a crescere e ad essere educato nel proprio nucleo familiare e sancisce che, al fine di prevenire l'allontanamento dei minori dalle proprie famiglie di origine, è fondamentale il sostegno alla genitorialità da parte dello Stato e quindi la messa in atto di tutti gli interventi di prevenzione e aiuto nei confronti dei nuclei familiari più fragili sotto il profilo culturale ed economico; infatti, la sottrazione del minore alla famiglia è considerata come un’extrema ratio, praticabile solo laddove tutte le misure di sostegno al nucleo familiare non abbiano dato gli esiti auspicati. A tal riguardo è importante sottolineare come la legge abbia previsto espressamente che l'inidoneità della famiglia di origine non può essere intesa e valutata in termini prettamente economici; infine, è stabilita la temporaneità come uno degli elementi che caratterizza l'istituto dell'affido, che rappresenta una breve parentesi di vita al di fuori del contesto familiare di provenienza, protesa a consentire al minore un percorso di crescita sereno senza tuttavia spezzare il legame con la famiglia di origine, poiché, secondo la legge, l'esperienza dell'affidamento deve essere volta al recupero di quel legame ed al reinserimento del bambino nella propria famiglia nel più breve tempo possibile.
 
Tutto ciò premesso:
 
Gli ultimi dati dei bilanci approvati ASP sulla situazione dei minori «fuori famiglia» risalgono al 2016. Secondo tali dati ASP Ferrara seguiva: 1.868 minori in carico; 49 minori in affido; 107 minori in strutture. In tale bilancio non rientrano i minori collocati presso i parenti affidatari.
I genitori che si rivolgono ai quotidiani cittadini per denunciare gli abusi a cui sono sottoposti sono davvero pochissimi, molto probabilmente a causa delle dichiarazioni rese anche pubbliche dalla dott.ssa Buccoliero che richiama all’ordine e “bacchetta” giornalisti e genitori e assistenti sociali che osano denunciare  le ingerenze dei servizi sociali nella vita delle famiglie ( almeno tre dichiarazioni maggio 2016, luglio 2016 e 19 u.s.).
Pertanto, di recente sono state riportate all'attenzione dalla stampa locale solo sporadiche criticità raccolte in poche denunce di situazioni estreme, come:  l'eccessiva durata dell'allontanamento dei minori, errori di valutazione delle realtà familiari, motivazioni generiche o addirittura prive della scelta di allontanamento, allontanamenti ex art. 403 c.c. ed ex art. 9 della L. sull’adozione speciale (Cass. Civ. n. 20928/2015) esercitati senza le preventive dovute indagini dell’autorità giudiziaria, allontanamenti ex art. 403 privi della sottoscrizione  del Sindaco o di un suo delegato, mancanza di controlli delle strutture di accoglienza, arbitrarietà degli assistenti sociali e degli psicologi, divieto di rapporti fra il minore e la famiglia di origine o addirittura predisposizione di incontri protetti volti ad un graduale distacco dalla famiglia di origine. Circostanze che violano apertamente la protezione dell'unità familiare e contrastano con l'obiettivo primario di garantire sempre la centralità della relazione tra figli e genitori.
Quanti i 403 c.c. che vengono predisposti unicamente dall’ASP Ferrara!  A loro dire in forza di un rapporto contrattuale di servizio con il Comune, rapporto di cui si chiede la visibilità per accertare la liceità dei provvedimenti di allontanamento preventivi.
Si rilevano, anche, i ruoli ricoperti dalla dott.ssa Buccoliero di Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minori dell’Emilia Romagna e di Responsabile dell’Ufficio Tutela dei Minori. Ci si chiede se non ci sia conflitto d’interessi ? I criteri per la nomina e la conferma e sullo status dei Giudici Onorari Minorili per il triennio 2017-2019 all’art.7 (incompatibilità),comma 6,dispone: “Se il giudice onorario minorile svolge attività di operatore socio-sanitario dei sevizi territoriali, pubblici e privati, o vi collabora a qualsiasi titolo, è necessario che ne sia assicurata la posizione di terzietà rispetto ai procedimenti trattati; in ogni caso, il giudice onorario minorile non può trattare procedure seguite dai servizi territoriali con il quale egli a qualsiasi titolo collabora …”
Infine, emerge, a giudizio dell'interrogante, l'inadeguatezza del sistema di rilevazione dei dati relativi ai minori fuori la famiglia d’origine che non permette di avere una chiara dimensione del fenomeno.  Ricordo una mia richiesta di accesso atti al riguardo a cui non ha voluto dare seguito appellandosi all'eccessivo carico di lavoro degli operatori ASP.
 
Si chiede al Sindaco e all’ Assessore competente
 
se il Comune sia a conoscenza delle criticità esposte in premessa, con riguardo alla situazione dei minori «fuori famiglia»; se e quali iniziative intenda adottare, nell'ambito delle sue competenze, per garantire il diritto del minore a crescere nel proprio nucleo originario, nonché, nel caso di allontanamento, al fine di supportare la famiglia in vista di un reinserimento del minore; quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di verificare l'idoneità delle comunità in cui i minori sono ospitati e delle strutture che erogano prestazioni socio-sanitarie in cui si trovano minori con gravi problematicità fisiche o psichiche; quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di garantire che siano assicurati i livelli essenziali delle prestazioni sociali; se intenda adoperarsi per la realizzazione di un sistema informativo di raccolta dati che fornisca in tempo reale il numero complessivo di minori «fuori famiglia» e la loro collocazione.
Infine, quali sono le modalità utilizzate dall’ASP per prevenire gli allontanamenti e i ricongiungimenti familiari?
 
La Consigliera comunale
Gruppo M5S
Ilaria Morghen
 

                                                                                              
                                                                                           
Ultima modifica: 29-08-2018
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Movimento5Stelle
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