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Interpellanza ex caserma Pozzuolo del Friuli; Centro storico “città universitaria” e patrimonio Unesco
di Ilaria Morghen - 11.9.2018
P.G. 110583/2018
La sottoscritta consigliere comunale, Ilaria Morghen INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato
PREMESSO
che nel 1978 il Comune di Ferrara fu tra i primi in Italia ad investire sul patrimonio culturale, attivando la cooperativa Coop.R.A. Cooperativa Restauri Architettonici costituita da una trentina di giovani per la redazione dei piani di recupero del centro storico previsti ai sensi dell'art. 28 della Legge n° 457 del 1978;
che tale primato nazionale era frutto di uno strumento urbanistico innovativo che dettava rigide e fondamentali regole di tutela, che resero la città un caso esemplare per altri centri italiani ed europei. Una mostra sul nuovo piano fu esposta a Casa Romei e un'altra dal titolo "Volontà politica e assetto urbano" fu esposta anche all'estero, a Parigi, Capodistria e Bucarest;
VISTO
che nel 1992 la caserma Pozzuolo del Friuli in via Cisterna del Follo, fu dismessa dall'Esercito. Una gigantesca area di 28.000 mq. che giace nel cuore storico e monumentale della città, nella stessa via sulla quale si affacciano la splendida delizia Estense di Palazzo Schifanoia, palazzo Bonacossi, e la casa dello scrittore Giorgio Bassani;
CONSIDERATO
che per qualcuno, l’ex caserma avrebbe potuto rappresentare l’ideale cassa di espansione dell’ospedale Sant’Anna. Ma gli interessi che ruotavano attorno agli appalti del nuovo ospedale, ebbero la meglio sul buon senso. E non se ne parlò più. Poi spuntò un’altra buona idea: perché non utilizzare il grande cortile interno come ampliamento del confinante giardino di Palazzo Schifanoia mutilato all'epoca della costruzione della caserma? Ma anche stavolta niente da fare. Nulla di fatto;
RILEVATO
che nel 1999 ci furono i primi protocolli d’intesa tra Comune e ministero. Nel 2005, quando il trasferimento al Comune pareva perso a seguito della decisione del Ministero della Difesa di trasferire a quello dell’Economia il complesso di via Cisterna del Follo per la sua ‘cartolarizzazione’, il direttore generale del Demanio autorizzava la Difesa a dar corso alla permuta con il Comune. Pochi mesi dopo, l’amministrazione presentava un piano di riqualificazione dell’ex caserma. L’allora assessore all’urbanistica Raffaele Atti annunciava contatti con la Sovrintendenza regionale ai beni culturali e architettonici e annunciava: "la volontà dell’Amministrazione è quella di riqualificare il tutto ricavando spazi di utilità pubblica per arricchire il sistema museale, recuperare il vecchio giardino di Palazzo Schifanoia e ricavare un parcheggio con un numero di posti auto che vada da un minimo di 400 fino ad un massimo di 800".
L'ipotesi di progetto prevedeva, inoltre, che l’ex caserma venisse destinata a funzioni residenziali e ricettive di tipo alberghiero. Nel 2006 si venne a sapere che l’iter per la vendita della caserma si era incagliato perché il Ministero della Difesa aveva deciso di trattenere il complesso, di cui era inizialmente previsto l’inserimento tra i beni destinati alla cartolarizzazione. A metà 2008 dal Comune arrivava l’ennesimo annuncio relativo allo sblocco della vicenda. Poi tutto tacque;
che nel 2009 al Comune arrivava una proposta di convenzione, inoltrata dall’Agenzia del Demanio, per l’uso temporaneo a parcheggio pubblico del piazzale della caserma. L’assessore alla mobilità Stefano Cavallini, però, nel corso del dibattito sul Piano Urbano della Mobilità, definiva la proposta per la concessione dell’area "fuori portata per il Comune, sia dal punto di vista delle modalità di concessione che per gli oneri derivanti";
VISTO
che dopo il sisma del maggio 2012 l’Agenzia del Demanio ha deciso di cedere gli immobili alla nuova proprietà, la
C.D.P. Investimenti SGR del gruppo
Cassa Depositi e Prestiti;
RILEVATO
che da dicembre 2013 la proprietà dell'area è passata dall'Agenzia del Demanio alla Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr che si occuperà direttamente del recupero e valorizzazione dell'area;
che il 19.8.2014 è stata consegnata negli uffici dell'assessorato all'Edilizia del Comune di Ferrara una comunicazione di inizio lavori per la messa in sicurezza delle aree e dei manufatti ubicati all'interno del complesso edilizio ex caserma Pozzuolo del Friuli di via Cisterna del Follo;
che la proprietà ha commissionato alla Beni Stabili Property Service Spa tutte le attività di presa in carico delle aree e degli immobili, i sopralluoghi, le ispezioni e i rilievi per completare il progetto;
VISTO
che nel settembre 2017 Unife rilevava che è
boom di iscrizioni. Raddoppiate le matricole. Erano 543 un anno fa ora sono 1252 con un balzo in avanti di 700 nuovi studenti;
che il 20 dicembre 2017 il rettore
Unife evidenziava che ci sono 7mila nuove matricole;
VISTO
il progetto urbanistico di trasformazione dell’ex caserma commissionato da CDP a Studio Performa Architettura + Urbanistica in corso di elaborazione (allegato)
che prevede:
- centro congressi mq. 1.281;
- albergo ristorante mq. 4.287;
- aree commerciali e residenze mq. 17.332;
CONSIDERATO
- che il centro storico di Ferrara non può essere una “rassegna di centri commerciali” (vedi allegato) nel rispetto del centro storico patrimonio dell'umanità dal 1995;
- che Ferrara ha già il record europeo per la presenza della G.D.O. La grande distribuzione organizzata come moderno sistema di vendita al dettaglio attraverso una rete di supermercati;
- che il centro storico di Ferrara è stato riconosciuto dall'Unesco nel 1995 come città d'arte e di cultura patrimonio dell'umanità;
- che l'ex caserma è confinante con la “delizia Estense” detto Palazzo Schifanoia;
- che in sede di costruzione della caserma vennero penalizzati i giardini della Delizia Palazzo Schifanoia;
- che pertanto nel progetto di recupero deve essere previsto che si sani questo vulnus”;
- che Ferrara è città universitaria;
- che l'ex caserma è pure “centrale ” alla città universitaria;
- che il progetto in elaborazione per conto di CDP (vedi allegato) deve essere inserito nel “contesto urbanistico” voluto dal Comune con il Prg del 1978-2018 ( recupero del centro storico previsto ai sensi dell'art. 28 della Legge n° 457 del 1978 e conforme al centro storico patrimonio dell'umanità dal 1995;
TUTTO CIO’ PREMESSO
si interpella il Signor Sindaco e per esso l'Assessore competente per sapere se:
- nel progetto di recupero della ex caserma Pozzuolo del Friuli in itinere da parte di CDP intendano ricomprendere il ripristino di parte dei giardini della delizia Estense Palazzo Schifanoia, “sacrificati” in sede di costruzione della caserma in conformità al centro storico patrimonio dell'umanità dal 1995;
- fare adeguare il progetto in elaborazione per conto di CDP (vedi allegato) onde poter essere inserito nel “contesto urbanistico” voluto dal Comune con il Prg del 1978-2018 ( recupero del centro storico previsto ai sensi dell'art. 28 della Legge n° 457 del 1978; in conformità al centro storico patrimonio dell'umanità dal 1995;
- faranno rispettare alla nuova proprietà pubblica CDP - nell'ambito del progetto che ha in elaborazione - quanto espresso dall'assessore Atti nel 2005: "la volontà dell’amministrazione è quella di riqualificare il tutto ricavando spazi di utilità pubblica per arricchire il sistema museale, recuperare il vecchio giardino di Palazzo Schifanoia e ricavare un parcheggio con un numero di posti auto che va da un minimo di 400 fino ad un massimo di 800"; tenuto conto che il centro storico è “città universitaria” e patrimonio dell'umanità dal 1995;
- faranno esporre questo progetto in itinere presso l'Urban center; istituito con lo scopo di migliorare il livello d’informazione, conoscenza, trasparenza, partecipazione e condivisione rispetto ai processi decisionali delle politiche urbane del Comune.
Si chiede risposta scritta.
Con Osservanza.
La Consigliera Comunale M5S
Dr.ssa Ilaria Morghen