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Mozione per promuovere politiche per il contrasto della criminalità e in difesa dei cittadini
di Paolo Spath - 15.12.2014
FRATELLI D’ITALIA – AN
Gruppo Consiliare
Ferrara, 15.12.2014
PG. 116711/14
Al Presidente del
Consiglio Comunale di
FERRARA
OGGETTO: Mozione per promuovere politiche per il contrasto della criminalità e in difesa dei cittadini, a seguito dell’evidenza del PROBLEMA SICUREZZA a Ferrara.
PREMESSO
che, nonostante in alcuni ambienti si continui a negare che l'aumento dei reati (soprattutto quelli connessi alla cosiddetta microcriminalità) sia correlato all'aumento dell'immigrazione, ci sono indicatori chiari e concordanti che i due fenomeni sono invece legati a doppio filo, come per esempio l’analisi delle cronache locali e la percentuale di detenuti stranieri negli Istituti di Pena, in rapporto alla popolazione residente;
che la sopra citata microcriminalità è quella che più di tutte incide sulla sensazione di insicurezza nella popolazione, che sempre di più sta prendendo ben coscienza del fenomeno e dei suoi effetti, che delineano una vera e propria criminalità diffusa;
ACCERTATO
che gli operatori delle Forze dell'Ordine ben conoscono la reazione scoraggiata della popolazione, colpita costantemente da piccoli furti, intrusioni nelle proprie dimore e truffe oppure costretta a sopportare comportamenti che , seppur non costituenti reato, creano notevole disturbo, come schiamazzi e risse, come la mancanza di minime accortezze igieniche e soprattutto il fatto che ormai quasi nessuno si curi più di intervenire, lasciando un’amara percezione di perdita di autorevolezza dello Stato e della possibilità di una convivenza civile. A questo si aggiunge la percezione che decreti come lo “svuota carceri” ed indulti vari, uniti alla minore presenza di pattuglie sul territorio hanno instillato in gran parte dei cittadini un disagio che mai, nel passato, avevamo avuto modo di verificare. Tesi avvalorata dopo aver ascoltato le parole di chi opera in strada e che di conseguenza riceve “in diretta” le lamentele, preoccupazioni e perplessità dei cittadini;
ACCERTATO INOLTRE
che essendo previsto un turn over degli addetti limitato al 55%, in uno scenario già di per se tetro e desolante, ci si dovrà adattare a lavorare con sempre meno operatori delle Forze dell’Ordine;
che i PM avranno la possibilità di archiviare pratiche per reati punibili con pene inferiori ai 5 anni di detenzione, rischiando di vanificare la maggior parte dell'attività compiuta dalle Forze dell’Ordine;
RITENUTO
che i cittadini (che pagano le tasse), sono degni di ricevere un servizio qualitativamente migliorabile, scongiurando ed evitando la chiusura di importanti avamposti come quelli della Polizia Postale;
che il DL 92/2008, sia stato un tentativo di arginare il senso di insicurezza percepito dai cittadini, ma ad oggi tale misura risulti inefficace, soprattutto nelle zone soggette ad un maggior gettito di immigrazione in particolare clandestina;
CONSIDERATO
che il Sindaco siede nel Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza, e sente periodicamente le criticità che affliggono varie zone della città, quindi dovrebbe aver ascoltato più volte la cittadinanza e percepito le sue preoccupazioni;
che è compito del Sindaco in tale sede sensibilizzare le Autorità ed i suoi referenti politici, affinché si intraprendano azioni incisive volte a risolvere la problematica della sicurezza, ciascuno nei limiti delle proprie competenze ed attribuzioni;
che i cittadini ferraresi lamentano un notevole ed a volte eccessivo rigore da parte dei Vigili Urbani nel comminare sanzioni relative ai divieti di sosta e nel far rispettare norme relative ad infrazioni minori, segno che l’azione dei Vigili Urbani in città è molto presente e capillare;
VISTO
che come sancito dall’art. 1 del Codice Europeo di Etica per la Polizia attuato il 19.09.2001 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa con Raccomandazione (2001) 10:
“1. Gli scopi principali della polizia in una società democratica in cui vige lo stato di diritto sono:
-mantenere la quiete pubblica, la legge e l’ordine nella società;
-tutelare e rispettare i diritti e le libertà fondamentali dell’individuo, contenuti, in particolare, nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo;
-prevenire e combattere la criminalità;
-indagare sul crimine
-fornire assistenza e funzioni di servizio alla cittadinanza.”
SOTTOLINEATO
che nonostante per legge gli siano attribuite funzioni di Polizia Giudiziaria, non vi è alcuna pretesa che la Polizia Municipale di Ferrara si sostituisca ai Corpi che si occupano di Ordine Pubblico;
che nonostante i regolamenti previsti dalla legge Quadro sull’Ordinamento della Polizia Municipale, siano in numerosi casi disattesi, essi prevedano che i Vigili Urbani siano tenuti a perseguire i reati connessi alla microcriminalità e a far rispettare le normative sull’Immigrazione. L’auspicio è che tale Corpo possa diventare una vera e propria “Polizia di Prossimità”, capace di dare ascolto alle necessità dei cittadini;
che la costante denuncia da parte della presente Amministrazione Comunale di pochi fondi disponibili per il comparto Sicurezza, non trova coerenza con la costituzione, al tempo stesso, di un Nucleo Fluviale della Polizia Municipale, sulla cui opportunità esistono dubbi e perplessità;
ACCLARATO
che da quanto si evince dai recenti estratti di cronaca, siamo di fronte a reati reiterati, costanti e con un espansione a macchia d’olio in diverse zone della città;
che tali reati vanno dallo spaccio alla detenzione di droga, dallo sfruttamento della prostituzione ai furti in appartamento, dalle rapine alle minacce;
che coinvolgono soprattutto le fasce più deboli della popolazione come donne, anziani e non da ultimo giovani che sono “ospiti” universitari nella nostra città;
RITENUTO
che sia un elemento importante per fare diagnosi di allarme diffuso nella popolazione il fatto che ormai costantemente assistiamo alla nascita e aggregazione di Comitati di Cittadini per la sicurezza, e che in alcune aree della città si è arrivati addirittura a ipotizzare da parte dei condomini la sovvenzione una forza di “sicurezza privata”, grave sintomo di una percezione di insicurezza sempre maggiore e del fallimento della gestione della sicurezza da parte di chi da 70 anni ha l'onere e l’onore di amministrare la città;
TENUTO CONTO
che quelle che sono considerate delle vere e proprie zone a rischio della città come le zone Gad, Barco, Doro, sono ormai divenute delle vere e proprie “zone ghetto” nella città e oggetto di una vera e propria svalutazione edilizia , spesso dopo che le stesse abitazioni sono state acquistate dai proprietari dopo anni di sacrifici personali e familiari;
RICORDATA INFINE
l’esternazione di appena qualche mese fa da parte di un’assessore di questa Giunta Comunale riguardo alle “percezioni soggettive” della sicurezza da parte della cittadinanza, mentre la realtà che i ferraresi si trovano a vivere è ormai divenuta insopportabile e a tratti esasperata come diverse testimonianze dirette ci ricordano;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
1. A riconoscere in modalità formale la presenza di un “PROBLEMA SICUREZZA” a Ferrara;
2. A impartire direttive forti sull’utilizzo della Polizia Municipale nell’ambito dell’ente territoriale e nei limiti delle proprie attribuzioni, affinchè questa eserciti oltre che ai compiti di Polizia Amministrativa, anche quelli di Polizia Giudiziaria, di Polizia Stradale come richiamato ai sensi dell’art. 12 del Codice della Strada, e funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza;
3. A concentrare particolarmente l’attenzione sui reati connessi alla microcriminalità, comprese le numerosissime inottemperanze alla normativa sull'Immigrazione, e quelle commerciali, come vendita di alcol in strada e fuori dagli orari consentiti, abusivismo commerciale; oltre che a intensificare l’azione verso la verifica di guida senza Patente di Guida o Patenti di Guida falsificate, fenomeno sempre più dilagante tra i cittadini extra-UE;
4. A caldeggiare nell’ambito del Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza di cui il Sindaco è componente, la creazione di servizi mirati “interforze” che prevedono le Forze dell’Ordine ordinarie con le relative competenze, accanto alla Polizia Municipale a garanzia di un contatto più stretto e conoscenza del Territorio;
5. A emanare ordinanze urgenti ai sensi dell’art. 54 del Decreto del Ministero dell’Interno del 5/08/2008, preventivamente comunicati al Prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione, in tema di:
a. situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di
violenza legati anche all’abuso di alcol;
b. le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana;
c. l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili tali da favorire le situazioni indicate ai punti a) e b);
d. le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico;
e. i comportamenti che, come la prostituzione su strada o l’accattonaggio molesto, possono offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero turbano gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l’accesso ad essi
Il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia –AN
Paolo Spath