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Interpellanza su contestazione ANAC sull'affidamento diretto del progetto SPRAR sui richiedenti asilo
di Paolo Spath - 26.08.2015
Fratelli d’Italia - AN
Gruppo Consiliare
Ferrara, 26.08.2015
PG. 87160/15
Ill.mo Sig. Sindaco del
Comune di Ferrara
Oggetto: INTERPELLANZA su adeguamento contestazione ANAC sull'affidamento diretto del progetto SPRAR sui richiedenti asilo
Il sottoscritto Consigliere Comunale Paolo SPATH, Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia–AN, INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO
Che l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha sostanzialmente imposto al Comune di Ferrara di revocare dalle mani di Camelot l’affidamento diretto del progetto Sprar per l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo e rifugiati per il triennio 2014-2016.
Che per tale operazione il costo complessivo – in gran parte finanziato dallo Stato – era stato stimato in 904.412 mila euro all’anno per 64 migranti ordinari, più un centinaio di migliaia di euro per gli ordinari “aggiuntivi” e oltre 260mila euro per gli 8 rientranti nella categoria “disagio mentale”. La spesa complessiva prevista per il 2016 (ovvero per l’unico anno rimanente) è di 1.093.261 euro così suddivisa: 723.287 euro per i migranti “ordinari), altri 109.550 euro per l’ampliamento (da 64 a 80) e, infine 260.424 euro per la categoria “disagio mentale”.
CONSIDERATO
Che la giustificazione addotta dalla Giunta Comunale di Ferrara, parla di “mutato contesto interpretativo” della normativa, al tempo dell’affidamento diretto avvenuto nel 2013, e quindi di non conoscere la successiva delibera 7/2014 dall’Anticorruzione richiamata dall’Anac.
OSSERVATO
Che l’Autorità Anticorruzione già nella determinazione 2012 (quella su cui poggiava l’operato dell’Amministrazione) sosteneva che “in caso di utilizzo di risorse pubbliche, nell’ambito di un progetto di co-progettazione, l’individuazione di un soggetto privato cui affidare lo svolgimento di servizi debba essere effettuata mediante il ricorso ad un confronto concorrenziale nel rispetto dei principi generali della trasparenza e della par condicio”. E tale norma è contenuta nel Codice dei Contratti pubblici, datato 12 aprile 2006.
VISTO CHE
Secondo la Giunta comunale, Camelot continuerà però a gestire il progetto fino alla fine dell’anno per garantire la continuità dei servizi: secondo la Giunta, infatti, “i tempi necessari all’espletamento delle procedure di gara non consentiranno di pervenire ad un’aggiudicazione definitiva, in caso di pluralità di offerte, prima di almeno 90 giorni dalla pubblicazione del bando e che quindi non è possibile ipotizzare di giungere ad un nuovo affidamento prima del gennaio 2016″.
CONSTATATO
Che l’appalto attualmente in vigore, e in corso fino a dicembre, nasce proprio da un bando i cui criteri risultano talmente stringenti che sembrano quasi calzati su misura, con unico partecipante la cooperativa CAMELOT, che ha quindi vinto l’assegnazione del servizio.
CONSTATATO ANCHE
che Camelot è presente con i propri servizi erogati, tra i quali Sparar, nei seguenti comuni: Copparo, Cento, Portomaggiore, Argenta, Comacchio, Ostellato, Codigoro, Bondeno, Mirabello, Vigarano Mainarda, Ostellato, Lagosanto, Masi Torello, Voghiera, Sant’Agostino.
RICORDATO INFINE
l’impagabile azione di sostegno e assistenza sociale svolta dalle persone impiegate, spesso giovani e con contratti atipici, che non possono e non devono essere accomunate e adombrate da dubbie gestioni amministrative.
TUTTO CIO’ PREMESSO
Il sottoscritto Consigliere comunale INTERPELLA il sig. Sindaco e l’Assessore delegato per chiedere:
1. Di adeguarsi immediatamente al parere espresso dall’Autorità nazionale Anticorruzione che ha imposto al Comune di Ferrara di revocare dalle mani di Camelot ogni affidamento diretto del progetto Sprar;
2. Di sospendere il progetto Sprar per l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo e rifugiati per il triennio 2014-2016, fino alla nuova assegnazione del servizio con corretta procedura;
3. Di ricontrollare scrupolosamente tutte le assegnazioni dirette dei servizi da parte del Comune a soggetti privati, al fine di verificare eventuali vizi che ne compromettano la regolarità.
4. Di istituire una apposita commissione comunale al fine di verificare la correttezza dei precedenti bandi e di vigilare su quelli futuri.
5. Di sollecitare la Cooperativa Sociale Camelot, tramite bilancio sociale, alla rendicontazione pubblica del proprio operato, con il fine di garantire maggiore trasparenza.
Si richiede risposta scritta.
Con Osservanza.
Il Consigliere Comunale FdI - AN
Paolo Spath