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Ordine del Giorno su “Disparità di trattamento dello Stato Italiano nei casi di sequestri di persona"

di Paolo Spath - 29.01.2015

Fratelli d’Italia - AN
Gruppo Consiliare


Ferrara, 29.01.2015
PG. 10103/15


Al Presidente del
Consiglio Comunale
SEDE


Oggetto: Ordine del Giorno su “Disparità di trattamento dello Stato Italiano nei casi di sequestri di persona e risoluzione immediata della vicenda relativa ai nostri due Marò.”

PREMESSO
che i recenti fatti di cronaca relativi alla liberazione di due italiane sequestrate dai ribelli siriani hanno generato un acceso dibattito nel nostro Paese, in particolar modo sull’entità e l’opportunità del pagamento di un riscatto;

RITENUTO
che in Italia occorra colmare il vuoto legislativo attuale, introducendo norme che impediscano allo Stato di pagare riscatti, per di più con soldi pubblici;

VISTO
che esiste una legge in base alla quale quando una persona viene sequestrata, scatta immediatamente il blocco dei beni suoi e della famiglia per impedire il pagamento del riscatto, e che questa legge è stata studiata per contrastare l’attività delle bande dedite ai rapimenti;

RITENUTO
che non sia giustificabile il fatto che se un sequestro avviene all’estero, lo Stato non applichi le stesse norme che regolano i sequestri in Patria;

inaccettabile che l'Italia possa pagare un riscatto a delle organizzazioni terroristiche che sicuramente utilizzerebbero quei soldi per scopi di violenza ulteriore e che probabilmente servirebbero anche a finanziare atti terroristici in ogni parte del mondo;

che la nuova situazione creata dal terrorismo in Europa richiede una linea di condotta di fermezza e che eviti ogni forma di aiuto ai gruppi armati che finanziano i sequestratori di persona e la loro attività;

DIMOSTRATO
che il perdurare di questa situazione rischia di incentivare gli accadimenti delittuosi di tale specie ed aumenta l’esposizione dei nostri connazionali impegnati all’estero;

SOTTOLINEATO INOLTRE

che da oltre 3 anni Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sottufficiali della Marina Militare Italiana, noti ormai come “Marò” sono ingiustamente prigionieri, senza prove, senza accuse certe, senza diritti e senza una ipotesi di risoluzione dell’empasse politica e diplomatica;

che a quanto emerge, chi porta una divisa, rappresenta lo Stato e difende i confini e gli interessi dell'Italia, gode probabilmente di diritti e di una celerità di azione decisamente inferiore rispetto a quella di un privato cittadino italiano che, a suo rischio e pericolo, si reca in aree di crisi in paesi esteri;

che questo prolungamento della privazione della libertà dei Marò si sta ormai caratterizzando come un vero e proprio sequestro di persona di nostri due connazionali, denotando inoltre una condotta vergognosamente dilatoria da parte degli esecutivi che hanno gestito questa vicenda.


IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

1. A promuovere nelle sedi deputate un’azione che stimoli il Parlamento ed il Governo a porre rimedio a questa disparità di trattamento tra sequestri di persona a scopo di estorsione compiuti in Italia e quelli compiuti all’estero;

2. A sollecitare attraverso tutte le modalità previste, l’Assemblea Legislativa Regionale, il Parlamento e il Governo per la formulazione di un’apposita proposta di legge al fine di vietare il pagamento di tutte le forme di riscatto da parte dello Stato Italiano;

3. A sollecitare attraverso tutte le modalità previste, l’Assemblea Legislativa Regionale, il Parlamento e il Governo per la liberazione immediata dei due ostaggi, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, preferibilmente attraverso la modalità diplomatica, senza peraltro escludere qualsiasi altra opzione che richieda l’impiego di forze operative;

4. Ad esporre all’esterno del Comune di Ferrara, uno striscione di solidarietà nei confronti dei due Fucilieri di Marina ostaggi in India.


Il Consigliere Comunale FdI - AN
Paolo Spath
Ultima modifica: 20-04-2015
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Fratelli d'Italia-AN
EMAIL: gruppo-fratellitalia-an@comune.fe.it