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Interpellanza sulla vicenda profughi a Villa Modoni di Gaibanella

di Paolo Spath - 08.09.2016

Fratelli d’Italia - AN
Gruppo Consiliare


Ferrara, 08.09.2016
PG. 100283/16


Ill.mo Sig. Sindaco del
Comune di Ferrara


Il sottoscritto Consigliere Comunale Paolo SPATH, Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia–AN, INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO CHE

Molto è stato detto e scritto e non sono mancati i colpi di scena relativamente alla nota vicenda di Villa Modoni di Gaibanella;
L’impreparazione e le forti problematiche da essa scaturite hanno portato lo scrivente Gruppo Consigliare a presentare una mozione di sfiducia all’Assessore Comunale Chiara Sapigni e di richiesta di formali chiarificazioni da parte del Sindaco del Comune di Ferrara, Tiziano Tagliani;

CONSIDERATO CHE

Le Robinie s.r.l., sono proprietarie della quota di Villa Modoni che era stata oggetto della nota convenzione con Camelot, e che l’occupazione della villa da parte dei migranti è stata poi resa inattuabile a causa dei procedimenti in atto sulla proprietà specifica;

La società Robinie s.r.l. ha rivolto a Camelot formale richiesta per ottenere copia della convenzione stipulata con il soggetto conduttore Global System Service s.r.l., al fine di verificare se vi siano profili di responsabilità civile e/o penale, da parte dei firmatari, dato che tale società non aveva alcuna legittimazione a stipulare alcun contratto senza il consenso del proprietario, in primo luogo perché il contratto di locazione prevede la possibilità di sub locazione solo con il consenso scritto del proprietario (consenso che non c’era); in secondo luogo perché tale società non ha mai ottenuto le specifiche autorizzazioni per svolgere attività di “affittacamere”, essendo stata negata anche l’autorizzazione alla somministrazione di cibi e bevande; .

Camelot, inoltre, come peraltro già contestato nella nota tumultuosa assemblea tenutasi a Gaibanella alla presenza dell’assessore Sapigni, non si sarebbe preoccupata di svolgere alcun tipo di accertamento sulla GBS s.r.l.

SOTTOLINEATO CHE

da accertamenti svolti attraverso semplici visure camerali, sembrerebbe che i soggetti con i quali Camelot ha stipulato la convenzione poi risoltasi, presentino una lunga storia di inaffidabilità gestionali e amministrative, segno di una possibile assenza di verifiche e controlli da parte della cooperativa che utilizza denaro pubblico.

la società proprietaria non è riuscita ad ottenere da parte di Camelot alcun informazione né, tantomeno, copia della convenzione stipulata, senza conoscerne i termini, la spesa, gli anticipi versati, i soggetti firmatari;

EVIDENZIATO CHE

le quantità di denaro gestite dalla Cooperativa Sociale Camelot rappresentano quote di denaro pubblico, essendo fondi europei destinati all’emergenza migratoria nel nostro paese e dunque in modo diretto tasse stesse dei cittadini italiani, essendo l’Italia stessa tra i più importanti contribuenti dell’Unione Europea,

sembrerebbe che la società GBS abbia versato al custode giudiziario dell’immobile di riferimento tutte le quote di affitto per cui erano in morosità da lunghissimo tempo, proprio dopo aver stipulato la convenzione con la cooperativa Camelot;

TUTTO CIO’ PREMESSO

Il sottoscritto Consigliere comunale INTERPELLA il sig. Sindaco e l’Assessore delegato per sapere:

1. Se, in ottemperanza alla convenzione, ora risolta, e sulle base di quanto evidenziato, siano state versate somme di denaro pubblico quale anticipo;

2. Se la cooperativa intenda richiedere la restituzione di tali somme da parte della società con la quale aveva stipulato la convenzione, considerando il fatto che la società stessa si è trasferita dalla Villa Modoni a località sconosciuta, a seguito di sfratto per morosità.

Si richiede risposta scritta.
Con Osservanza.


Il Consigliere Comunale FdI - AN
Paolo Spath
Ultima modifica: 12-09-2016
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Fratelli d'Italia-AN
EMAIL: gruppo-fratellitalia-an@comune.fe.it