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Interpellanza in merito alla gestione del progetto richiedenti asilo da parte della Cooperativa Camelot

di Paolo Spath - 19.03.2015

Fratelli d’Italia - AN
Gruppo Consiliare

Ferrara, 19.03.2015

PG. 27063/15


Ill.mo Sig. Sindaco del
Comune di Ferrara


Il sottoscritto Consigliere Comunale Paolo SPATH, Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia–AN, INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO

che per il 2015, il Ministero dell’Interno dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione ha approvato la graduatoria presentata dagli enti locali, per le categorie di beneficiari, ammettendo la domanda del Comune di Ferrara. La domanda è stata approvata integralmente per i 64 posti richiesti a fronte di un costo complessivo per l’anno in corso di 904 mila euro;

OSSERVATO

come iniziative e investimenti di questo tipo passino sottotraccia all'interno del nostro Comune, senza alcun passaggio pubblico o all'interno del Consiglio Comunale, ma esclusivamente attraverso un'azione del Ministero di concerto con la Giunta di questo Comune;

CONSIDERATO

che dal 2006 il Comune di Ferrara partecipa, in collaborazione con la Coop Sociale Camelot che in regime monopolistico lo gestisce, alla realizzazione del progetto richiedenti asilo, categorie ordinarie. In particolare è stata affidata alla Cooperativa, in comodato d’uso gratuito, la struttura comunale di via Vallelunga;

che facendo una semplice divisione matematica, ognuna di queste persone costerà alla macchina pubblica oltre € 1000 al mese, mentre è noto come di questi soldi davvero pochissimi vanno direttamente a costituire un “pocket money” in mano a questi cittadini;

che un pensionato sociale italiano percepisce appena € 448 al mese;

che gli operatori delle Cooperative Sociali percepiscono per le loro prestazioni uno stipendio di carattere decisamente irrisorio;

RITENUTO

di voler scongiurare in qualsiasi modo la possibilità anche remota che si possa fare business su questa povera gente come invece è accaduto in altre situazioni analoghe;

che la maggior parte dei richiedenti asilo siano donne e uomini già raggirati da facili e demagogiche promesse di una vita migliore;

che lucrare sulla disperazione di chi scappa da guerre e devastazioni sarebbe una pratica molto triste e inaccettabile;

VISTO

che come è noto, è sufficiente aggirarsi per il centro storico e nei parcheggi pubblici per vedere quale sia la prospettiva data a queste persone che, disperate, fuggono da situazioni drammatiche con il miraggio di un posto migliore in cui vivere;

CONSTATATO

che la proposta di progetto, avanzata e finanziata in parallelo dal Ministero e dal Bilancio Comunale, parte dall’Amministrazione Comunale stessa, che dovrebbe avere anche ben presente quale sia la situazione di ghettizzazione degli immigrati in città, confinati lontani dagli occhi nella tanto famigerata zona GAD, zona che un tempo godeva di una qualità di vita più che dignitosa e che oggi è invece nota alle cronache per situazioni di degrado, di controllo dell’ordine del pubblico, di spaccio endemico di droga;

SOTTOLINEATO

che ci troviamo in un momento di grave crisi internazionale, in cui la minaccia del terrorismo fondamentalista mina le basi della nostra sicurezza nazionale. Per questi motivi, da più parti, si vuole porre un freno ai flussi migratori per gestire il problema nelle stesse zone di partenza ed evitare l’infiltrazione di cellule terroristiche nel calderone dei migranti, dato infatti che soltanto una piccola parte di coloro che chiedono rifugio e protezione godono in effetti del diritto di accedere allo status di richiedenti asilo;

VISTE INFINE

le reali possibilità di controllo a carico della Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale, che più volte hanno lamentato problematiche legate alla carenza di personale, all’età avanzata degli agenti e alla sostanziale impunità dei soggetti che delinquono;

TUTTO CIO’ PREMESSO

Il sottoscritto Consigliere comunale INTERPELLA il sig. Sindaco e l’Assessore delegato per sapere:

1. Quali siano nello specifico le azioni intraprese tra l’Amministrazione Comunale e la Cooperativa Sociale Camelot, rendicontando in modo trasparente la gestione dei finananziamenti locali e nazionali;

2. Se non intenda presentare progetti analoghi da prevedere in co-finanziamento nazionale e territoriale a favore dei cittadini e famiglie ferraresi e da tempo residenti in città, che si trovano ad oggi in condizioni di indigenza;

3. Per quale motivo vengono sempre coinvolte le stesse Cooperative Sociali e non vengono mai coinvolte nuove associazioni che operano in questo settore;

4. Come verranno ripartiti i 40 euro giornalieri, previsti per legge, tra i richiedenti asilo e la cooperativa che si occupa di tali soggetti;

5. Come si intende evitare che i 64 richiedenti asilo si riversino poi nei parcheggi o nel centro storico, o peggio siano coinvolti in attività di spaccio di droga.


Si richiede risposta scritta.
Con Osservanza.


Il Consigliere Comunale FdI - AN
Paolo Spath




Ultima modifica: 20-04-2015
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Fratelli d'Italia-AN
EMAIL: gruppo-fratellitalia-an@comune.fe.it