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Mozione per il rispetto delle norme comunitarie in materia di accoglienza migranti

di Paolo Spath - 18.12.2015

Fratelli d’Italia - AN
Gruppo Consiliare

Ferrara, 18.12.2015

PG. 132197/15


Al Presidente del
Consiglio Comunale


OGGETTO: Mozione per sollecitare gli organi competenti al maggior rispetto delle norme comunitarie in materia di accoglienza migranti, e per estendere le procedure di identificazione ai soggetti non appartenenti ai progetti Sprar.


PREMESSO CHE

la Commissione Europea ha chiesto con forza all’Italia dove siano i 63 mila migranti sbarcati nel nostro Paese da inizio anno;

l’Italia sta per essere sanzionata proprio per il mancato rispetto del Regolamento 604/2013 sulle procedure di richiesta d’asilo;

in particolare i fatti si riferiscono al 15 giugno 2015 quando si contano 92 mila arrivi, ma di questi soltanto 30 mila vengono identificati tramite le impronte digitali come previsto dal trattato di Dublino che prevede la registrazione nella nazione in cui si sbarca e che li si rimanga dopo il riconoscimento dello status di rifugiato. L’Italia però non avrebbe fatto i controlli necessari;

CONSTATATO CHE

nella nota di infrazione dell’Unione Europea, diramata il 10 dicembre scorso, si legge che l’Italia viene esortata a rispettare il regolamento Eurodac e che “ad ottobre la Commissione europea ha inviato lettere amministrative a Grecia, Croazia e Italia, che a distanza di due mesi non hanno reagito in modo efficace. La Commissione europea ha pertanto deciso di inviare a tali paesi lettere di costituzione in mora (il primo passo di una procedura di infrazione)”. Tutto ciò potrebbe portare ad una sanzione economica. Purtroppo l’Italia dal 2003 a oggi ha pagato la cifra, record in Europa, di 183 milioni di euro di sanzioni (l’equivalente di circa 4.200 nuove volanti di Polizia o Carabinieri, per restare in tema sicurezza);

L’Unione Europea ci accusa di essere un colabrodo, con 29 mila segnalamenti a fronte di circa 65 mila ingressi, tra luglio e novembre scorso. Le attività di foto segnalamento fanno i conti con la volontà degli extracomunitari, che possono anche rifiutare di sottoporsi ai rilievi dattiloscopici. In verità esiste una sentenza della Corte Costituzionale che autorizza le Forze di Polizia a costringere lo straniero a farsi identificare, ma ci sono dei passaggi tecnici praticamente impossibili da superare per la Polizia in tempi ragionevoli. E la percentuale dei migranti che rifiuta di farsi foto segnalare dalla Polizia italiana sembra essere molto alta.

In Italia erano previsti sei Hot spot per l’accoglienza dei migranti, cioè strutture allestite per identificare rapidamente, registrare, fotosegnalare e raccogliere le impronte digitali dei migranti e individuare subito i richiedenti asilo politico. Cinque in Sicilia: Trapani, Pozzallo, Augusta, Porto Empedocle e Lampedusa e uno a Taranto. Attualmente ne funziona solo uno, che è quello di Lampedusa. Mentre d’altra parte il famoso ricollocamento dei migranti, promesso dall’Unione Europea che prevedeva una quota di 160 mila persone, non è mai partito, dato che di fatto ne sono stati ricollocati solo 160!

RIAFFERMATO CHE

Le regole finché esistono vanno rispettate, come è stato ricordato dalla UE all’Italia, anche perché sembra che tra i 63 mila invisibili, ci siano molti, troppi minori non accompagnati;

CONSIDERATO CHE

Il progetto Sprar prevede tra le procedure la verifica dell’identità della persona e la procedura del rilevamento delle impronte digitale e del fotosegnalamento del richiedente.

Non tutti i migranti presenti sul territorio comunale e provinciale aderiscono però al progetto Sprar

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

1. A farsi promotore di iniziative per sollecitare gli organi competenti al maggior rispetto delle norme comunitarie in materia di accoglienza migranti, e per estendere le procedure di identificazione ai soggetti non appartenenti ai progetti Sprar;

2. In accordo con Questura e Prefettura, ad estendere, se non già previste, le procedure di identificazione degli extracomunitari non soggetti al progetto Sprar;

3. A chiedere l’allontanamento dal nostro territorio di coloro che rifiutano di sottoporsi alle procedure di foto segnalamento e rilevamento delle impronte digitali

4. A rendere pubblici e accessibili i dati anagrafici non sensibili dei migranti in regola.



Il Consigliere Comunale FdI - AN
Dr. Paolo Spath
Ultima modifica: 22-12-2015
REDAZIONE: Gruppo Consiliare Fratelli d'Italia-AN
EMAIL: gruppo-fratellitalia-an@comune.fe.it