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Sul Consiglio comunale del 28 febbraio 2011 e l'odg sulla Libia
Archivio legislatura 2009 - 2014
I gruppi di maggioranza hanno presentato al consiglio comunale la richiesta di discutere con urgenza un ordine del giorno che, condannando le repressioni del regime libico, intendeva esprimere solidarietà a tutti i movimenti democratici del mediterraneo.
La discussione dello stesso è stata impedita dai voti contrari del PdL e dalle astensioni di FLI e Io Amo Ferrara. L’argomento subdolo dei rappresentanti dei partiti di Governo è la “non urgenza” della discussione.
Ci piacerebbe sapere quale logica abbia portato le stesse forze politiche a discutere e votare pochi giorni fa in provincia un Ordine del Giorno sulle medesime vicende.
Alla luce del diniego alla discussione nelle sedi preposte il Partito Democratico di Ferrara chiede pubblicamente al centro-destra ferrarese su quale di queste richieste al loro Governo ed ai loro Ministri sia in disaccordo:
Quando si chiede di assumere una posizione di chiara e piena condanna verso il regime del colonnello Gheddafi?
Quando si chiede di sostenere le legittime rivendicazioni di libertà e giustizia del popolo libico?
Quando si chiede, conformemente alle deliberazioni ONU, di adottare l’embargo alla Libia rispetto alla vendita di armi? O quando si chiede l’impegno a vietare visti al dittatore e al suo entourage, congelandone i beni mobili ed immobili nel nostro paese?
Quando si prospetta il crollo di un regime autoritario e violento, quando è evidente la richiesta di un popolo di essere governato secondo principi e regole di democrazia e di libertà, le nazioni democratiche hanno l’obbligo morale di sostenere in ogni sede ed in ogni modo tali istanze, anche nelle realtà locali.
In questo senso il centro-destra locale si conferma in linea con il suo governo: si nega, temporeggia, confonde. In attesa del momento in cui non resterà altro da fare se non contare i morti.