salta i contenuti principali a vai al menu
Il conferimento delle quote di Agea Reti
Archivio legislatura 2009 - 2014
Il Consiglio comunale ha esaminato oggi (26 ottobre '09) la delibera di conferimento ad Hera della quota parte delle reti gas corrispondente al 60% di Agea Reti. Il gruppo consiliare del PD ha preso in esame tutte le obiezioni sollevate all'operazione in questione nei vari passaggi in commissione e consiglio e, dopo attenta analisi, le ha ritenute insussistenti. Ha deciso pertanto di procedere all'approvazione della delibera stessa, anche in considerazione del fatto che l’operazione fa parte del programma elettorale sottoposto con successo all’approvazione dell’elettorato alle recenti elezioni amministrative. Per quanto riguarda il valore della rete il PD ha preso atto che esso è stato stabilito da un perito esperto in materia appositamente nominato dal tribunale di Bologna in ottemperanza a quanto disposto dal codice civile. Sul metodo di valutazione che l'esperto del tribunale ha seguito (comunque non sindacabile al di fuori di una impugnazione davanti al tribunale stesso) l'Amministrazione comunale ha recepito anche un parere pro-veritate appositamente richiesto ad un perito di propria fiducia, che ha pienamente confermato la valutazione peritale suddetta. Anche sull'entità degli interventi di manutenzione straordinaria effettuati da Hera (società che è soggetta a procedure sia interne che esterne di certificazione di ogni propria spesa, manutenzioni comprese) il perito ne ha già accertato e certificato la consistenza ed il valore economico e valgono per questa parte le stesse considerazioni già espresse sull'insieme della perizia depositata in tribunale. Sul cash flow di Agea Reti si deve prendere atto che esso dovrà essere destinato pressoché interamente al rimborso degli investimenti effettuati dal gestore al termine dell’attuale contratto di affitto della rete. Sul possibile danno alla concorrenza che l'operazione potrebbe determinare, si deve considerare che il canone di locazione delle reti non è stabilito dal proprietario delle stesse, ma dall'Autorità garante nazionale che ne stabilisce l'entità utilizzando parametri oggettivi e prestabiliti. Ciò in analogia, per fare un esempio, a quanto già avviene per le reti telefoniche, dove infatti la proprietaria è Telecom, che per questo però non è in grado di intralciare in alcun modo la concorrenza degli altri gestori telefonici. La verità è che l'operazione è certamente vantaggiosa: il Comune si libera della onerosità di una rete (vecchia di molti anni e con lunghi tratti da sostituire perché non più a norma) senza alterare le possibilità di concorrenza per il servizio gas e continuando ad incassare il canone di concessione dal distributore; future diminuzioni del canone di affitto di equilibrio (pressoché inevitabili allo scadere degli attuali oneri finanziari, a salvaguardia delle bollette dei cittadini) non potranno incidere sulle casse del Comune; il risultato netto dell'operazione è comunque positivo visto che la plusvalenza patrimoniale è di circa tre milioni ed il beneficio economico al 2014 di più di due milioni. Infine, un patrimonio indisponibile (le reti del gas) viene scambiato con un patrimonio disponibile (anche se per metà vincolato per un triennio) che genera oltretutto dividendi, denaro assolutamente prezioso per le nostre casse comunali.