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Intervento in Consiglio Comunale del 21 luglio 2014 - Linee programmatiche 2014-2019

di Alessandro Talmelli
Ferrara, lì 21 luglio 2014

Presidente del consiglio comunale,
Sindaco,
Assessori,
Colleghi consiglieri

Nelle linee programmatiche di mandato presentate in quest’aula giovedì
Per parlare dell’economia locale non si può non considerare il contesto di riferimento in cui ci troviamo:
1. INTERNAZIONALE
Secondo il rapporto annuale 2014 dell’Istat “nel 2013 la crescita economica internazionale è rimasta debole e inferiore ai ritmi pre-crisi. Secondo i dati del Fondo monetario internazionale, il tasso di espansione del prodotto interno lordo si è attestato al 3,0%, in lieve rallentamento rispetto al 3,2% del 2012. Stati Uniti e Giappone sono state anche le economie trainanti della ripresa.
2. ITALIANO
Nel corso del 2013 il Pil italiano è diminuito dell’1,9% “riportando il livello dell’attività economica leggermente al di sotto di quello del 2000”; in termini pro capite il PIL è invece tornato ai livelli del ’96. Ma va segnalato che questa caduta, per la prima volta dopo diversi anni, mostra segnali di arresto: nel terzo trimestre del 2013 il PIL italiano è infatti rimasto pressoché invariato rispetto al trimestre precedente. Si tratta di un primo, importante segnale per l’economia italiana. Le previsioni ipotizzano che la ripresa si farà via via più sostenuta nel corso del biennio 2014-2016. La crescita del PIL si prevede però per il 2014 limitata a un +0,7/0,8%.
3. REGIONALE
Per quanto riguarda il contesto emiliano romagnolo, l’edizione più recente dello scenario di previsione macro-economica di Unioncamere Emilia Romagna in collaborazione con Prometeia prevede un “appesantimento dello scenario regionale”. Rivede infatti in aumento la flessione de PIL prevista per il 2013 (da -1,4 a -1,5%) e riduce la crescita attesa nel 2014 a +1% (da +1,1%). Di conseguenza il PIL regionale 2013 “dovrebbe risultare superiore solo di un decimo rispetto ai livelli minimi toccati al culmine della crisi nel 2009. L’andamento regionale risulta leggermente migliore rispetto a quello prospettato a livello nazionale).

In questo contesto si inserisce l’analisi di un’economia locale che risente inevitabilmente dei riflessi esogeni quanto endogeni: in un contesto congiunturale regionale e nazionale ancora debole, con una domanda interna che ha subìto una forte flessione, l’economia provinciale continua a registrare segnali di difficoltà che contribuiscono a ritardarne il ritorno alla crescita. Il 2013 l’economia ferrarese si chiude con un’ulteriore diminuzione tendenziale del fatturato complessivo (-4,5%), il cui ritmo di ridimensionamento, però, rallenta fortemente rispetto alla prima metà dell’anno. Se poi si considera che gli investimenti registrano un deciso incremento (+47,2%) e che riprendono a crescere le spese per retribuzioni (+4,1%) mentre seguitano a aumentare quelle per formazione, si può ipotizzare che i pur evidenti effetti della crisi (ancora visibili nel forte rallentamento dei consumi) lascino comunque spazio a reazioni positive che potrebbero preludere a dinamiche di recupero.
L’economica locale si può sostanzialmente suddividere in due grandi categorie, che si portano dietro per evidenti differenze dimensionali, ma anche per rilevanza di rischi, attenzioni e provvedimenti differenti:
1. IL POLO CHIMICO
2. IL RESTO DEL MONDO

Il Polo chimico 2014 è totalmente differente da quello che abbiamo conosciuto nella passata consigliatura: si inserisce appieno nel contesto del settore chimico, che Federchimica definisce il più sicuro, supportato naturalmente da dati terzi e oggettivi; questo è stato possibile grazie alla massima attenzione posta dalle società insediate, dai servizi interni e condivisi gestiti dal consorzio I.F.M. che dispone di oltre 30 Vigili del Fuoco formati ed addestrati per particolari specializzazioni, di un servizio sanitario e di primo soccorso attivo h24 per 365 giorni l’anno e di un servizio di medicina del lavoro interno.
In questi cinque anni si sono intensificati sempre di più le occasioni di dialogo e collaborazione, costruendo un sistema di comunicazione istituzionale visitabile sia dalla home-page del Comune che da quella di I.F.M.: segnale questo, oltre che di attenzione verso una realtà che si è sempre più integrata nel contesto della città, anche della necessaria trasparenza che un sito industriale di questa natura deve avere.
Dal punto di vista dell’occupazione e delle prospettive di sviluppo, questo sito rappresenta ancora una risorsa preziosa per l’economia locale: sono infatti circa 2200 i lavoratori tra diretti e dell’indotto a trovare un’occupazione, pur sopravvivendo ad un periodo congiunturale certamente non favorevole.
Ma è la prospettiva che a noi deve interessare come amministratori: e, se da una parte ci sono forti preoccupazioni in merito al gruppo ENI, così come emerge dalle cronache di questi giorni, a me sembra che, come riportato giustamente anche dal Sindaco, gli investimenti promessi ed in parte anche già avviati dalla LyondellBasell, da Versalis, dal gruppo Softer, siano garanzia della volontà di mantenere e potenziare leve di sviluppo utili anche per l’ingresso di nuove realtà. In tal senso non vi è dubbio che anche la recente delibera votata dal nostro Consiglio Comunale sull’Idrovia rappresenta il miglioramento continuo infrastrutturale e ambientale di cui il Polo Chimico vuole essere partner.

Le restanti attività economiche risentono di maggiore debolezza rispetto alle performances delle altre provincie Emiliano-Romagnole, ma uno degli obiettivi che ci deve animare è cercare di invertire questa tendenza, pena una progressiva, ulteriore marginalizzazione del nostro territorio e uno svuotamento di quei valori che invece sono certo che anche noi siamo in grado di esprimere. Mi riferisco alla capacità di innovazione, al design, alla qualità dei prodotti e dei servizi, agli elevati standard dei processi produttivi. Qualità ferraresi già ora apprezzate al di fuori del territorio nazionale, se è vero che uno dei pochi indicatori economici innegabilmente positivi si riferisce alle esportazioni. A riprova di questo anche il fatto che grandi gruppi multinazionali guardino al nostro territorio e alle sue capacità produttive come a una risorsa capace di generare efficienza, qualità e profitto. Esempi virtuosi che però “non cadono dal cielo”, “non è solo fortuna”, semmai sono la conferma di un contesto favorevole, che non debbono rimanere casi isolati, ma possono e devono essere replicati. È ormai evidente che il lavoro svolto nella passata consigliatura rappresentato da un’amministrazione che si è realmente proiettata nell’intercettare i bisogni delle imprese – promozione e marketing del territorio, sburocratizzazione, mantenere i più bassi livelli di tassazione – permette oggi di avere basi solide e sicure per pensare alle azioni dei prossimi cinque anni: azioni che dovranno essere caratterizzate DAL CORAGGIO nel destinare quante più energie e risorse nel riammodernamento delle aree artigianali/PMI, nel coinvolgimento di un percorso di partecipazione e collaborazione nei confronti di quelle organizzazioni che anch’esse intendano porsi come fucina di idee, per facilitare i processi innovativi capaci di rendere sempre più efficiente, attraente e tecnologico il nostro territorio. Le infrastrutture che sono state progettate e che vedranno la loro conclusione nei prossimi cinque anni, rappresentano quel collegamento che mancava e che permetterà finalmente di “mettere in rete” tutte le nostre realtà produttive: era un passaggio indispensabile quello infrastrutturale, ma ora andrà costruito e promosso IL SISTEMA FERRARA, un sistema capace di accogliere le imprese le quali dovranno avere un unico interlocutore in grado di accompagnarle sia per ciò che riguarda il sistema relazionale istituzionale, ma anche per far conoscere le opportunità di collaborazione tra imprese già insediate tra le quali sono presenti, come già detto, realtà produttive che il ferrarese medio non conosce, ma che per le proprie performances di qualità produttiva sono conosciute soprattutto al di fuori del nostro territorio.
Come disse Paolo Borsellino “E’ normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti”.
Con questo spirito dovremo affrontare i prossimi cinque anni.
Con questo spirito consegneremo, lo spero, una città migliore alla fine dei prossimi cinque anni.
Ultima modifica: 10-06-2015
REDAZIONE: Gruppo Partito Democratico
EMAIL: gruppo-partitodemocratico@comune.fe.it