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Intervento in Consiglio Comunale del 22 dicembre 2017 sul Bilancio Preventivo 2018/2020
di Alessandro Talmelli
Grazie Presidente,
nel mio intervento cercherò di focalizzare l’attenzione del consiglio su un aspetto che preme molto il nostro gruppo consiliare: l’impegno dell’amministrazione sul tema del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Infatti per cura del futuro di Ferrara si intende avere la priorità della crescita economica nell’azione di governo, perché la crescita non ha a che fare solo con economia e beni materiali ma anche con la voglia di vivere, con progetti individuali e collettivi che si realizzano, con lo sguardo fiducioso nel domani. Puntare alla crescita di un territorio è importante anche per la cura delle persone e dei loro desideri, la cura della “passione che fa crescere un progetto” ma anche la consapevolezza che le risorse necessarie a supportare le istituzioni della vita pubblica – scuole, ospedali, tribunali – vengono dal valore aggiunto del settore privato.
Ferrara, come sappiamo, non ha una vocazione economica mono-settoriale: storicamente abbiamo una tradizione di grande impresa, che ha fatto maturare nelle Istituzioni locali la capacità di misurarsi con grandi multinazionali (a partire dall’area del Petrolchimico) e di produrre strategie di politica industriale locale basate sulla valorizzazione del contesto sociale e non su incentivi a pioggia. In questa tradizione e cultura di relazioni industriali va collocato un impegno di promozione strutturata del territorio, nel senso di favorire nuove sinergie e collaborazioni più strette tra agenzie e strumenti di promozione territoriale, continuando coerentemente nel percorso di razionalizzazione dei costi e delle risorse pubbliche. Un modello di sviluppo basato sulla coesione sociale, su una pubblica amministrazione efficiente, sull’offerta di scuole e formazione professionale, ha consentito l’attrazione di investimenti importanti sul nostro territorio in un momento in cui le multinazionali preferiscono delocalizzarsi dall’Italia.
Ma sul tema dello sviluppo economico di Ferrara vorrei provare a fare un po’ di chiarezza in merito ad alcune FAKE-NEWS (che oggi rappresentano ormai il nuovo metodo per fare politica):
LA PRIMA FAKE-NEWS “FERRARA NON CRESCE”
I dati del terzo trimestre dell’anno 2017 confermano indicatori positivi per l’industria manifatturiera ferrarese e le previsioni per il valore aggiunto risultano in miglioramento. A fronte di un valore aggiunto che continuerà a crescere anche nel 2017, le nuove stime prevedono una crescita per le costruzioni solo per il 2018, mentre la contrazione delle vendite nel commercio non sembra arrestarsi. Sono risultati positivi anche i segnali dai mercati esteri: la crescita dell’export delle imprese ferraresi ha accelerato la ripresa nel corso del terzo trimestre dell’anno, come sottolineato dall’Osservatorio economico della CCIAA.
In questo quadro di miglioramento generalizzato, la crescita del valor aggiunto ferrarese per il 2017 appare condizionata dall'andamento positivo dell’industria (+2,2%) e da quello, in misura di poco inferiore, dei servizi (1,4%). A rallentare l’aumento è ancora il trend delle costruzioni, che ha rimandato di un anno l’inversione di tendenza, tornando a crescere solo nel 2018 (+2,0%), ad un ritmo inferiore solo al manifatturiero.
Nel terzo trimestre il trend della produzione è positivo e in forte ripresa solo per l’industria alimentare. Cresce anche la produzione per la meccanica-automotive.
QUINDI FERRARA CRESCE!
LA SECONDA FAKE-NEWS E’ “MEGLIO CHIUDERE IL PETROLCHIMICO PERCHE’ MORTO E BOMBA ECOLOGICA”
L’economia ferrarese come detto inizialmente non è monosettoriale, per cui mi pare importante riuscire a tracciare alla fine del 2017 qualche bilancio e qualche prospettiva su alcuni dei settori strategici del ns. territorio:
- IL POLO INDUSTRIALE E TECNOLOGICO
Il Petrolchimico di Ferrara che vede 1750 dipendenti + 600 di indotto è sempre stato nelle attenzioni dell’attuale amministrazione comunale seguendolo sia come vera e propria fonte di eccellenza per quanto riguarda la particolarità delle produzioni, ma anche per le attività di Bonifica al proprio interno. Infatti con l’entrata in vigore del DM n. 471/99 che disponeva l’obbligo di attivare le procedure per la bonifica dei siti contaminati le Società insediate nel Polo chimico, il Comune e la Provincia di Ferrara, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero dello Sviluppo Economico e le OO.SS Confederali e di Categoria, hanno convenuto sulla necessità di riqualificare il Polo chimico di Ferrara e di promuoverne lo sviluppo ecocompatibile, sottoscrivendo nel 2001 un Accordo di programma volontario. Con tale accordo, successivamente rinnovato ed integrato nel 2008 e tutt’ora in corso di validità, si sono gettate le basi per la riconversione del Petrolchimico a Polo Industriale e Tecnologico.
Gli obiettivi fondamentali dell’Accordo:
• creare le condizioni ottimali di coesistenza fra tutela ambientale e lo sviluppo del settore chimico
• bonificare anche per evitare di consumare altro territorio
• promuovere l’attrazione di nuove imprese
• ottimizzare le infrastrutture e i servizi
• potenziare la logistica e le modalità di trasporto: gomma ferro e acqua.
Ad oggi a distanza di anni si può tranquillamente dire che:
• gli investimenti ambientali e produttivi realizzati o avviati nell’arco di vigenza dell’Accordo di Programma hanno prodotto un consolidamento della realtà industriale e un deciso miglioramento delle condizioni ambientali e della sicurezza rappresentando un’importante fase di un progetto congiunto di interventi finalizzato al miglioramento ambientale, al consolidamento produttivo ed alla valorizzazione delle eccellenze presenti nel più vasto ambito del Polo Industriale e Tecnologico (investimento circa 10 milioni di euro a carico interamente delle società insediate destinate alla falda confinata iniziato in aprile 2017 + 2 milioni di Syndial per i propri terreni)
• Ad oggi il Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara presenta delle aree ove, dal punto di vista dei procedimenti di bonifica, è possibile localizzare delle nuove attività, un esempio è l’investimento Versalis per circa 200 milioni che con il nuovo impianto in avvio per l’inizio del 2018 assumerà circa 30 persone.
Questo consente di aumentare notevolmente l’attrazione verso nuove Società che vogliono insediarsi nel nostro territorio.
• Altro aspetto di non poco conto è rappresentato dal rapporto di sinergia che si è costituito nel corso degli anni tra le Società coinsediate nel Polo Industriale e gli Enti Pubblici che consente un continuo scambio di informazioni e la risoluzione rapida delle criticità o malfunzionamenti o incidenti che dovessero emergere (ad esempio: malfunzionamento impianto GP10 Versaliss, accensione torce YARA in fase di riavvio, ecc.).
• La definizione di criteri chiari con l’applicazione delle disposizioni dell’accordo di programma e del protocollo sopra citato ha portato anche a notevoli investimenti da parte delle Società coinsediate oltre per gli interventi di bonifica anche per revamping degli impianti e interventi in corso di realizzazione di impianti ex novo che portano vantaggi per l’intero territorio in termini di occupazione.
Tutto questo oltretutto si trasforma inevitabilmente in nuove conoscenze, nuovi saperi, formazione, grazie all’esperienza maturata sul campo che potranno ne siamo convinti dare luce a nuove attività: tanto che all’inizio del 2018 a Ferrara si terrà un convegno proprio sulla transizione da chimica tradizionale a chimica verde.
QUINDI IL POLO CHIMICO E’ VIVO, VEGETO, SICURO E INVESTE PER GARANTIRE E CREARE POSTI DI LAVORO.
LA TERZA FAKE-NEWS E’: “FERRARA NON AIUTA LE PMI”
- Le PMI
Tre sono i modi che il nostro Comune mette in campo per aiutare e sostenere le piccole e medie imprese:
- da una parte, grazie anche ai ns. emendamenti al bilancio, mettendo a disposizione 250.000,00 per 3 anni consecutivi sui temi della sicurezza e videosorveglianza per difendersi dai continui furti (una piaga che ormai affligge anche le ns. aree artigianali), sullo sgravio relativo alla TARI, e sulle nuove tecnologie: Lo sviluppo tecnologico dei prossimi dieci anni sarà una ulteriore rivoluzione industriale, nei modi e nelle procedure. L’Italia sarà leader nei suoi settori tradizionali e anche nelle scienze della cura della vita, dal farmaceutico al biotech. In questo ambito sarà fondamentale agganciare la crescita economica di territori a noi limitrofi per candidarci ad essere i loro subfornitori affidabili in grado di rispondere in termini qualitativi e non solo quantitativi alle loro richieste. Diventa fondamentale inoltre il ruolo di Sipro se riuscirà, come ha già iniziato a fare, ad essere il mediatore, il facilitatore il broker capace di promuovere incontri con player economici internazionali che possano da un lato investire nelle nostre aree produttive e dall’altro far conoscere le potenzialità delle ns. imprese.
- Dall’altra grazie alle gare d’appalto bandite in questi anni: consideriamo che nel 2016 il Comune di Ferrara ha fatto 60 gare per un totale di 25 milioni dei quali più del 60% se lo sono aggiudicate imprese ferraresi considerando anche i subappalti. Questo è obiettivamente un grosso polmone economico per le nostre imprese artigiane che vedono proprio nel Comune di Ferrara la maggior stazione appaltante sul nostro territorio.
- Le azioni per la crescita devono mirare ad una costante azione di semplificazione e revisione amministrativa perché si ponga al centro le condizioni di lavoro e di competitività delle imprese. In questi quasi 10 anni grazie ad un intenso lavoro di revisione dei regolamenti, la “macchina amministrativa” si è profondamente riformata e snellita. Inoltre grazie agli investimenti del Governo e della Regione Emilia Romagna, il nostro territorio potrà essere interamente cablato entro il 2020 con la banda ultralarga e già da gennaio 2018 sarà attiva la nuova piattaforma regionale SUAP-ER per la presentazione delle pratiche amministrative delle imprese, le quali potranno gestire così, con un unico strumento, i principali momenti amministrativi della vita della sua impresa e sarà poi lo Sportello Unico comunale a smistare le pratiche agli Enti di volta in volta competenti.
QUINDI FERRARA SOSTIENE LO SVILUPPO DELLE PMI
Per questi motivi sono FORTEMENTE FAVOREVOLE all’azione amministrativa che si concretizza in questo Bilancio triennale.