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Interrogazione sull'organizzazione della "Giornata Mondiale per la lotta contro l'AIDS" - P.G.n.137170
di Alessandro Talmelli
Ferrara, 25 novembre 2016 P.G.n.137170
Al Sig. Sindaco del Comune di Ferrara
Oggetto: Interrogazione sull’organizzazione della GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA CONTRO L’AIDS.
PREMESSO
- Che dal 2008 la Commissione Interaziendale Azienda Ospedaliero Universitaria-Ausl di Ferrara organizza, con il sostegno del Comune di Ferrara e dell’AVIS, la Giornata Mondiale per la lotta contro l’AIDS che si tiene ogni anno il 01° Dicembre;
- Che per questo importante appuntamento, si tengono nella nostra città molte iniziative con il coinvolgimento di molti studenti delle scuole secondarie;
- Che le iniziative promosse sono rivolte ad una maggiore sensibilizzazione della popolazione giovanile;
- Che come riportato durante la Conferenza Stampa tenutasi presso la Sala Arengo del Palazzo Municipale, quest’anno la volontà è stata quelli di unire le forze realizzando un progetto comune che vede la collaborazione tra Commissione Interaziendale per la Lotta all’AIDS, costituita da professionisti della Azienda Ospedaliero- Universitaria,Azienda USL e AVIS Ferrara,l’associazioneCircomassimo-Arcigay e Arcilesbica Ferrara e Farmacie Comunali Ferrara con il Patrocinio del Comune di Ferrara e la Regione Emilia Romagna.
- Che l’organizzazione di questi momenti conferma l’attenzione che l’Amministrazione cittadina pone verso la costruzione di una comunità educante, ovvero riconoscere che vi è una responsabilità diffusa verso le giovani generazioni e che tale responsabilità viene assunta dalla forza e dalla qualità dei legami che tengono insieme una comunità. Parlare di comunità educante non significa delegare l'educazione alle istituzioni, ma piuttosto significa fare riferimento a tutti i soggetti che sono parte di un contesto umano e ai legami che possono stabilirsi tra di loro. Legami che non sono necessariamente spontanei, ma scelti, voluti, costruiti con pazienza, senza deleghe, in modo che ciascuno resti se stesso, facendo la sua parte, cercando e offrendo maggiore forza attraverso le relazioni che stabilisce.
- Che i genitori hanno l'obbligo e la responsabilità di educare i propri figli, per cui questa loro funzione non può assolutamente essere delegata;
RILEVATO
- Che a più di 30 anni dalla sua comparsa, l’infezione da HIV/AIDS continua ad essere un problema sanitario importante: secondo i dati riferiti al 2014, infatti, ogni anno in Italia Vi sono circa 3.500 nuove diagnosi di cui 400 solo nella nostra Regione;
- Che a Ferrara nel 2014 si sono registrati 29 nuovi casi che si aggiungono ai circa 600 pazienti seguiti dall’Ambulatorio HIV-AIDS del servizio malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara con un costo di quasi 4 milioni di euro a carico del servizio sanitario pubblico;
EVIDENZIATO
- Che è stato ribadita l’esigenza di una maggiore informazione e incisività delle azioni: dalla comunicazione alla prevenzione, alla responsabilità, per diffondere la consapevolezza di una malattia conseguente a stili di vita sessuale ad alto rischio;
- Che il rapporto di fine 2014 della Regione Emilia Romagna, evidenzia come solo nell’11% dei casi, il test è stato eseguito perché la persona si è resa conto di aver tenuto comportamenti a rischio, mentre il 39,9% aveva già sintomi significativi.
- Che la modalità di trasmissione principale si conferma essere quella sessuale: negli otto anni di osservazione ha raggiunto l’86,1% di tutte le diagnosi di Hiv (e il 92% nel solo 2014), e il 42% è dovuta a rapporti eterosessuali non protetti e il 50% a rapporti omosessuali o bisessuali.
- il maggior numero di casi è nella fascia di età 25-45 anni, con un critico incremento nella fascia 20-25 anni; il tema della prevenzione rimane, quindi, il cardine per il controllo della diffusione della infezione;
SI CHIEDE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE COMPETENTE
- se, alla luce dei dati rilevati, sono state coinvolte le maggiori “agenzie educative” nell’organizzazione della Giornata Mondiale per la lotta contro l’AIDS, in particolare le associazioni familiari, genitoriali e quelle che, tra i propri principi iscritti in Statuto, prevedono la promozione della prevenzione e dell’accoglienza della vita;
- se no, se ne chiede il loro coinvolgimento per le prossime edizioni a partire da quella del 2017;
- di poter relazionare circa i dati riportati durante queste giornate rappresentando oltre il dato epidemiologico, anche lo storico delle azioni intraprese, invitando durante una seduta della Commissione consiliare competente U.O. delle malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera, il Servizio Dipendenze Patologiche Ausl, l’AVIS Provinciale.
Si richiede risposta scritta.